Boville vince la Super coppa Italia di raffa
La milanese Caccialanza , campione d'Italia, è stata battuta nella finale di Rionero in Vulture dalla compagine romana spietata nella lotteria dei pallini
Dopo la Coppa Italia vinta con Possaccio, Boville si aggiudica anche la Super Coppa Italia, giocata contro i Campioni d’Italia della Caccialanza a Rionero in Vulture in provincia di Potenza, Basilicata oppure Lucania, denominazione risalente ai tempi antichi, specialmente nel periodo dell’impero romano e, dal 1932 al 1947, in modo ufficiale per individuare la medesima regione.
Rionero in Vulture, così chiamata perché sorge accanto al monte Vulture, vulcano spento, nota fra l’altro per le sue acque minerali in località Monticchio, ricche di sali proprio per l’origine vulcanica, è stata prescelta, come afferma il presidente De Sanctis, per portare avanti un progetto promozionale esteso a tutte le regioni d’Italia.
Nel bocciodromo locale si è dunque perfezionato l’atteso rito della finalissima, a ripetizione dello scontro di semifinale di Coppa Italia, nella quale Boville aveva prevalso per 9-5 nella sfida ai pallini, essendosi concluso il match sul pareggio.
Sono cambiati in parte gli attori: Boville senza Di Nicola e Santucci, rimpiazzati da Mereu e Sartoriello, Caccialanza con l’aggiunta di Moi agli intoccabili fratelli Luraghi e ai freschi campioni del mondo Viscusi – due volte – e Savoretti.
Mutati gli interpreti, ma identica tensione in campo, in omaggio a una rivalità sportiva sempre vivace e ricca di colpi di scena, dove nulla è scontato, anzi è regola che i pronostici vengano sconvolti, anche a gara in corso. Se poi a questi fattori si aggiunge l’alea del campo e delle condizioni ambientali, l’incertezza diventa dogmatica, quasi a voler aggiungere ulteriore fascino alla contesa.
Infatti, l’incontro si snoda su questi canali: alle innegabili prodezze s’inseriscono errori, soprattutto in accosto. Davvero inusuale vedere due eccezionali puntisti come Facciolo e Paolo Nuraghi porre bocce a un metro dal pallino, sicuramente imputabile alle caratteristiche dei campi, senza dimenticare l’influenza del sole che crea zone di luce, alternate a ombre, che sicuramente non rendono agevole la visione del terreno di gioco che appare disomogeneo.
Avvengono situazioni impensabili: Viscusi parte a mille, si porta subito sul 5-0, sembra sbranare l’avversario che inverte di colpo l’inerzia del set, ricuperando in una sola mano quattro punti e poi si procede in alternanza fino al sette pari, fino all’ultimo decisivo sussulto del campione del mondo. 1-0 per Caccialanza. Sul campo adiacente la terna milanese scappa avanti sul 4-2, poi s’incarta e lascia gradualmente spazio ai romani che s’impongono 8-4: 1-1. Le rivincite sono altrettanto inattese.
La terna milanese alla prima mano si aggiudica 5 punti con una strepitosa bocciata di Savoretti che riesce a colpire il punto a terra dell’avversario spostando il boccino nella zona a fondo tavola dov’erano bellamente assise altre quattro sue bocce, facendo un bingo mortale, non solo per i punti acquisiti, ma anche per il morale dei romani, che perdono il set a zero: 2-1 per Caccialanza.
Sartoriello, memore dei fatti accaduti nel primo set, decide di sparare subito le sue migliori cartucce, sbriciola letteralmente il Luchissimo fino al 7-1: tutto finito? Neanche per sogno. Luca risale fino al 5- 7, salvo poi soccombere per 8-7: 2-2 al riposo.
Le coppie, per non smentirsi, mantengono la medesima tendenza sconcertante: mentre Paolo Luraghi/Savoretti prevalgono in entrambi i set su Mereu/Palma, altrettanto fanno Rosati/Sartoriello su Moi/Viscusi, anche con il cambio di Moi con Luraghi Marco, il tutto condito dal consueto passo avanti dei milanesi, immediatamente compensato dal ricupero dei romani.
Si va quindi alla lotteria dei pallini e, di nuovo, Boville si dimostra spietata, il capitano Palma fa tre su tre, mentre Viscusi fa altrettanto, solo in senso inverso non colpendone neppure uno: lo svantaggio è drammatico, Savoretti impatta 2-2 con Rosati, per cui a situazione disperata – avrebbe dovuto fare percorso netto sperando in tre errori dell’avversario – Marco Luraghi sbaglia subito e concede il trionfo ai romani che si aggiudicano così la seconda edizione della Super Coppa, della quale era detentrice Caccialanza.
PILLOLE DI BOCCE
16 gennaio – Bottinelli/Vergiatese – Campionati Provinciali – Serale – specialità coppia categoria B – specialità terna categoria C – specialità individuale categoria B e C
20 gennaio – Bottinelli/Vergiatese – Campionati Provinciali – Serale – Finali – specialità terna categoria B – specialità coppia categoria C
14 gennaio – Rionero in Vulture (Potenza) – SUPER COPPA ITALIA
– Boville (RM) – Caccialanza (MI) 4-4 ai pallini 5-2 Sartoriello (RM) – Viscusi (M) 7-8 8-5 Facciolo/Mereu/Palma (RM) – Luraghi Marco/Luraghi Paolo/Savoretti (MI) 8-4 0-8 Sartoriello/Rosati (RM) – Moi (secondo set Luraghi M.)/Viscusi (MI) 8-7 8-4 Mereu/Palma (RM) – Luraghi P./Savoretti (MI) 5-8 4-8
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