Troppi pochi vigili del fuoco, distaccamenti chiusi o “dimezzati” in provincia di Varese
I sindacati denunciano la "grave e cronica carenza" di personale, in un comando che deve farsi carico anche dell'aeroporto di Milano Malpensa. Il 40% del personale è pendolare o in trasferta dal Centro-Sud
Ci sono caserme che vengono chiuse provvisoriamente (come nel caso di Somma Lombardo) e altre che operano “dimezzate”. È una denuncia pesante, quella che arriva da tre sigle sindacali dei vigili del fuoco, che sollevano la questione della «grave e cronica carenza di personale operativo», quello che opera sulle strade, nel soccorso e nel primo intervento di protezione civile.
La nota è firmata dai rappresentanti sindacali della Cgil, della sigla autonoma Confsal e dalla sigla di base Usb: «La carenza di personale presso il Comando di Varese è pari a 104 unità VVF, di cui 22 unità assenti per trasferimenti temporanei che costituiscono un dato costante, il tutto riferito ad una pianta organica prevista di 502 unità totali».
Avere il 20% di personale in meno, pressoché in modo stabile, «ha portato, e continua a portare, gravissime conseguenze sulla composizione del dispositivo di soccorso: sono infatti innumerevoli, negli ultimi periodi soprattutto, le occasioni in cui si è arrivati alla chiusura di distaccamenti» come nel caso di Somma Lombardo e alla «riduzione delle stesse partenze a soli supporti», come avviene a Saronno e nella caserma del Sempione a Gallarate-Busto Arsizio (in quest’ultimo distaccamento va ricordata anche l’assenza di autoscala, da tempo guasta, con ricorso a quella di Legnano, dipendente dal comando di Milano).
«Nel anno 2022 siamo riusciti a garantire il dispositivo di soccorso minimo su tutte le sedi grazie all’utilizzo dei richiami a straordinario ai sensi dell’art.79 del DPR 64/2012 per una media di circa 2500 ore (destinate per la sua quasi totalità al distaccamento Aeroportuale di Malpensa) e contestualmente l’utilizzo del monte ore per carenza qualificati ed autisti pari a circa 400 ore, che complessivamente ammontano a 2900 ore mensili».
Tra le specificità della provincia di Varese c’è anche la presenza del Distaccamento Aeroportuale di Malpensa, secondo scalo internazionale d’Italia, che «non può per ovvi motivi veder ridurre la sua operatività in ambito del servizio di soccorso e antincendio» e che comunque viene oggi coperto al minimo.
Situazione specifica del comando di Varese è anche la presenza del 40% del personale operativo «prettamente pendolare e proveniente da citta del centro/sud»: personale che ambisce ai trasferimenti temporanei o mobilità. E dal momento che non sempre questo avviene con puntualità e dovuta programmazione, il disagio si trasforma «in assenze frequenti che si ripercuotono sul dispositivo di soccorso», denunciano i sindacati.
Cosa chiedono i sindacati?
Che si affronti la questione «nella maniera più rapida possibile» in particolare prima di tutto garantendo «il monte ore di straordinario (unico strumento al momento efficace per garantire la continuità e la capillarità del servizio di soccorso)» e poi «predisponendo una programmazione di assunzioni utile a coprire le carenze manifestate».
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