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I Comuni del Verbano contro il collegamento con Mercallo della Ciclovia del Verbano

La paura degli amministratori è che il nuovo tratto in via di approvazione finisca per sottrarre tempo e risorse alla pista Sesto Calende - Laveno

Sulla pista ciclabile verso Solaro

Diverse amministrazioni dei Comuni affacciati sul Verbano hanno espresso dubbi riguardo alla costruzione del tratto di pista ciclabile che in futuro dovrebbe collegare Mercallo e Golasecca con Sesto Calende e quindi all’inizio della Ciclovia del Lago Maggiore.

A dar voce ai timori degli amministratori è il sindaco di Monvalle Franco Oregioni, tra i primi a proporre l’idea di una pista ciclabile che percorresse la sponda lombarda del Lago Maggiore. «Ritengo  – commenta Oregioni – che la scelta di includere località che non rientrano direttamente nell’area del Verbano finisca per penalizzare proprio i Comuni del Lago Maggiore. La realizzazione del collegamento con Mercallo sottrarrebbe risorse alla costruzione del tratto Sesto Calende – Laveno».

«Con il pieno sostegno – aggiunge Oregioni – dei sindaci dei Comuni che attualmente si sentono esclusi, Ranco, Ispra, Besozzo, Leggiuno e Laveno Mombello ho il dovere di esprimere una forte contrarietà a questa scelta, che rimanda a un tempo incerto e indefinito le opere a servizio dei comuni del Lago Maggiore e delle nostre comunità, che aspettano questa infrastruttura ormai da troppo tempo».

L’ampliamento della Ciclovia del Lago Maggiore

La provincia di Varese sta per approvare il tratto Mercallo – Angera della Ciclovia del Lago Maggiore (l’articolo). In particolare, nel 2020 la Regione Lombardia aveva finanziato la progettazione sia della Ciclovia del Lago Maggiore (30 chilometri di piste ciclabili da Sesto Calende a Laveno Mombello) insieme a un tratto di sette chilometri che avrebbe unito Sesto Calende con Mercallo, con l’obiettivo di collegare la nuova pista con quelle del Lago di Comabbio e del Lago di Varese.

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it
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Pubblicato il 26 Gennaio 2023
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