Quattro generazioni unite da un libro e dal ciliegio di Travedona che lo ha ispirato
Diventata nonna Antonella Benigna dedica al nipotino il libro per bambini "Una storia come un seme" che racconta il rapporto speciale nonno-nipote tra il bisnonno e il papà
C’era una volta un ciliegio speciale a Travedona, stava nel giardino di nonno Luciano. Qui Daniel, il suo nipotino cresciuto in Danimarca, veniva a passare le estati e proprio attorno a questo albero è cresciuto negli anni il rapporto tra nonno e nipote. Un rapporto talmente unico che la mamma di Daniel, Antonella Benigna, ha scelto di raccontare questo posto e la sua magia nel libro “Una storia come un seme”, appena pubblicato dalla casa editrice Albatro il Filo e disponibile nelle librerie.
Il ricavato del libro andrà a sostegno dell’associazione African dream onlus, fondata nel 2006 proprio dall’autrice.
“Ho scelto di scrivere questo libro quando è nato Luca, il nipotino con cui mio figlio Daniel mi ha resa nonna – racconta Antonella – L’ho fatto per raccontargli quanto fosse speciale il rapporto nonno-nipote tra suo papà Daniel e il suo bisnonno Luciano che ci ha lasciati un anno prima che Luca nascesse”.
Il filo rosso che lega bisnonno e nipotino sta anche nei loro nomi: “Luciano, portatore di luce, e Luca, nato alle prime ore dell’alba – spiega Antonella – nomi che derivano tutti dalla radice Lux, luce. Per questo il bambino protagonista del racconto che ho scritto per loro si chiama Hikaru, che in giapponese significa luce”.
Sì perché il libro nato per celebrare questo giardino incantato nella terra dei laghi è in realtà ambientato in Giappone, il Paese dei ciliegi. Ed è qui, tra mare e vulcani, che il piccolo Hikaru e suo nonno ricevono un dono meraviglioso: un seme.
“Il libro racconta il legame nonno e nipote, l’amore per la natura, la magia e la pazienza di attendere che da un piccolo seme nasca un grande albero, rispettando i cicli delle stagioni e della vita“, spiega l’autrice che ha potuto contare sulle delicate illustrazioni di Maurizio Baggio.
In un giorno d’inverno, mentre la neve ricopre tutto con un soffice manto, Hikaru cammina per mano con il nonno. D’un tratto, un merlo dalle piume nere si avvicina a Hikaru e lascia tra le sue mani quella che sembra una caramellina rossa, ma che si rivelerà un preziosissimo seme.
Nonno Luciano ha trasmesso la passione per la natura al nipote e gli ha insegnato a riconoscere tutte le piante: “Oggi mio figlio Daniel è papà e coltiva il suo orto e giardino a Copenhagen portando avanti la passione e l’amore che il nonno gli ha trasmesso”, racconta l’autrice che, dopo aver vissuto in giro per il mondo è tornata nel Varesotto e abita a Leggiuno. Ma quell’angolo di Giappone nel giardino della sua casa d’infanzia a Travedona rimane un luogo da ricordare assieme a quel “meraviglioso ciliegio che un giorno, tanti anni fa, è stato colpito da un fulmine. Abbiamo dovuto abbatterlo – ricorda Antonella – Ma al suo posto abbiamo subito piantato un altro ciliegio che oggi è già un grande albero”.
L’autrice Antonella Benigna è anche fondatrice e responsabile di African Dream Onlus che dal 2006 si occupa di progetti educativi e sanitari, in Zambia ed Uganda (per saperne di più www.africandream.it) e parte del ricavato del libro andrà proprio a finanziare i progetti di African dream Onlus.
Il racconto illustrato è pensato per bambini di età compresa tra i 3 e gli 8 anni.
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