Dipalma: “Premiata la strategia di attaccare sul Cuvignone”
Il vincitore del "Laghi" guarda con fiducia al suo impegno in IRCup. Spataro: "Soddisfatto, gara difficilissima". Le parole di Crugnola e De Tommaso
Il 31° Rally dei Laghi va in archivio con il secondo successo di Giò Dipalma, il 33enne pilota di Malnate che si rivelò ragazzino al mondo dei motori vincendo un campionato italiano di motocross e che vanta un feeling speciale con la gara varesina. Primo nel 2018, poi tre volte secondo (dietro a Tempestini, De Tommaso e Spataro) e ora di nuovo vincitore con la Skoda Fabia R5 navigata da “Cobra” che da anni è al suo fianco.
Un successo che in qualche modo è un “risarcimento” dopo la sfortuna del 2022. «Non è stato facile, perché le condizioni erano difficili e si scivolava tantissimo. La strategia era quella di attaccare sul primo Cuvignone per prendere un po’ di margine e poi gestire pomeriggio: ci siamo riusciti e ne siamo felici». Per Dipalma e Cobra ora si prospetta una bella avventura nella IRCup: «Un bel test perché la gara di Varese è sempre molto difficile, inoltre l’IRC inizia dall’Elba dove si scivola molto e questo è stato un bel banco di prova. Qual è la vittoria più bella? Beh, la prima non si scorda mai ma anche questa mi rende molto contento».
Primo dopo due speciali, Andrea Spataro non è riuscito a impensierire Dipalma nella seconda metà di gara e si è dovuto difendere su un terreno non suo, il Cuvignone, per mantenere la seconda piazza: «Sono però abbastanza soddisfatto: abbiamo tenuto un passo abbastanza alto con Giò, poi purtroppo io con il Cuvignone ho qualche problema e lui invece lo interpreta al meglio. Una foratura lenta ci ha fatto perdere qualche secondo che non era decisivo ma ci avrebbe permesso di stare più vicini ma poi abbiamo combinato la frittata: ci siamo girati in quarta e da quel punto in avanti non vedevo l’ora che finisse. Resta la soddisfazione di avere alle spalle una squadra fantastica che vorrei avere conosciuto prima».
Greg Hotz ha un curriculum lungo così, fatto di tanti titoli svizzeri, ma vuole bene a Varese ed è salito per la seconda volta sul podio. «Correre qui è sempre bello: il Cuvignone è una prova fantastica e sulle strade c’è sempre tanto tifo» spiega il vallesano prima di lasciare la parola al navigatore ticinese Pietro Ravasi. «Rally molto difficile e molto tecnico, ma abbiamo vinto il secondo Cuvignone e ne siamo felicissimi. Abbiamo attaccato e ci siamo riusciti. Da ticinese, mi piacerebbe che Varese tornasse nel calendario del campionato svizzero che purtroppo è più orientato verso la Francia».
CRUGNOLA E DE TOMMASO – Inutile dire che c’era una certa attenzione nei confronti di Damiano De Tommaso e Andrea Crugnola a due settimane dal “Ciocco”, prima gara di campionato italiano. «Il rally è andato così così – ammette DDT – ma è comunque servito per fare chilometri e allenamento e per lavorare accanto a Sofia (D’Ambrosio) in vista del tricolore. Prendiamo le cose positive». Stessa filosofia di Crugnola: «Sono contento proprio per le condizioni difficili che abbiamo trovato: una gara facile non sarebbe servita granché, questa mi ha permesso di fare un allenamento intenso».
GLI ALTRI VARESINI – Riccardo Pederzani, quarto, è felice con una punta di rammarico: «Ho ottenuto un ottimo risultato, difficile da pronosticare, che mi dà fiducia in vista di una stagione impegnativa: farò sia la Coppa di Zona sia l’italiano junior ed è bello partire con questo piazzamento. Che forse poteva essere migliore: sul secondo Cuvignone stavo migliorando i miei tempi quando mi sono girato e lì la macchina si è spenta. Con i secondi persi sarei forse arrivato al podio, ma sono contento ugualmente».
Soddisfatti a vario titolo anche gli altri varesotti di punta: «Un problemino al differenziale e un po’ di attenzione alle gomme, altrimenti avrei potuto puntare al podio – spiega Beppe Freguglia – ma per quest’anno va benissimo così. Dallo scorso Laghi, quando fui terzo, a oggi ho gareggiato una sola volta: è un bel risultato».
Pensotti, settimo, spiega: «Ho raggiunto David Bizzozero e sono, insieme a lui, il recordman di partecipazioni quindi un bell’obiettivo c’è. La gara è stata molto difficile, arrivare al traguardo è già un risultato». Ripoli invece guarda storto una ruota rovinata con gomma distrutta nel baule: «Senza questo mi sarei piazzato più avanti, però ero fermo da anni e ho ritrovato feeling. Purtroppo ho preso una buca che mi ha sfasciato la ruota proprio nel punto in cui terminava lo shakedown: ieri l’ho sempre evitata, oggi l’ho presa. Ma capita».
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