All’Eremo di Santa Caterina del Sasso la mostra “Orizzonte libero”
Un selezione di foto di Ivano Mercanzin che accompagnano i turisti durante la visita, svelando loro anche alcuni momenti della vita dei membri della Fraternità Francescana di Betania
È stata inaugurata sabato scorso, all’Eremo di Santa Caterina del Sasso la mostra “Orizzonte libero”, una nuova mostra fotografica di Ivano Mercanzin, in programma dal 26 febbraio al 2 aprile 2023, curata da Un Quadro di Te A.p.s. in collaborazione con Giulia Pozzi, collaboratrice della Società che ha in gestione l’Eremo.
L’esposizione è inserita all’interno della programmazione del festival Filosofarti, giunto alla sua XIX edizione. Il cuore del progetto di mostra consiste nell’esposizione degli scatti realizzati dal fotografo vicentino lo scorso mese di dicembre 2022 che ha saputo catturare nelle sue fotografie l’anima dell’Eremo, del lago sul quale si affaccia, delle persone che lo abitano e anche di quelle che lo visitano. Un dualismo concreto e ideale che si propone come limite del luogo, ma anche come la sua più grande forza e risorsa.
La mostra segue, quindi, il tema chiave Limite/Illimite che guida gli eventi coordinati da Filosofarti. L’artista, ispirato da questo spunto, lo ha rielaborato a livello personale, indagando l’aspetto introspettivo delle figure immortalate, quello storico degli edifici e quello naturale della riva scoscesa del Lago Maggiore. Le opere si pongono come testimoni delle relazioni umane, dei moti dell’animo e dei rapporti tra le persone e l’ambiente. L’esposizione è collocata nel programma di iniziative promosse dal festival Filosofarti il quale crea una rete di eventi di diverso carattere accomunati dal desiderio di avvicinare il pubblico alla filosofia e all’arte nelle sue varie sfaccettature, permettendo ai visitatori di confrontarsi con realtà diverse e sviluppare un pensiero filosofico e critico.
La mostra offre una selezione di foto che accompagneranno i turisti durante la visita, svelando loro anche alcuni momenti della vita dei membri della Fraternità Francescana di Betania che nel complesso conducono la loro vita consacrata alla preghiera. Orizzonte libero sarà inaugurata domenica 26 febbraio alle ore 11:30 alla presenza dell’artista, dei curatori, della Fraternità e dei rappresentanti di Filosofarti. Disponibile il catalogo.
La mostra si svolge con il Patrocinio del Comune di Leggiuno, del festival Filosofarti e della Delegazione FAI di Varese. E’ realizzata in collaborazione e con il supporto della Società Patrimoniale della Provincia di Varese e dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso.
Orizzonte libero
Mostra personale di Ivano Mercanzin.
Dal 26 febbraio al 2 aprile 2023
Eremo di Santa Caterina del Sasso, Via Santa Caterina, 13 – Leggiuno (VA).
Inaugurazione: domenica 26 febbraio alle 11:30
Ingresso libero per i partecipanti all’inaugurazione. Rimane a pagamento il biglietto per l’uso dell’ascensore.
Visitabile tutti i giorni secondo gli orari di apertura dell’Eremo e a seguito del pagamento del ticket di ingresso
Info: unquadrodite@gmail.com – +39 320 14 83 749
Eremo: info@eremosantacaterina.it – +39 0332 647014
IVANO MERCANZIN
Vive a Montecchio Maggiore (VI), studia disegno e pittura con il maestro Vincenzo Ursoleo, partecipa a concorsi di poesia ricevendo premi e menzioni. La lettura di autori classici e contemporanei accompagnano il suo percorso e lo studio dell’arte completa la sua formazione. Come un’illuminazione ecco arrivare nel 2012, “La Fotografia”. Venezia, Terra Madre, The Face (s) of NYC, Coney Island, Fornace Venini, 21 grammi, Boys don’t cry, Lio Piccolo, Presenze Assenze sono alcuni dei suoi progetti. Nel 2017 partecipa alla prima Triennale di Fotografia Italiana ricevendo una menzione speciale per Coney Island. Nel 2017-2018 partecipa al Masterclass Pro-Photographer di Paolo Marchetti, pluripremiato fotografo internazionale, per apprendere le tecniche del reportage. Ha esposto in numerose città: Venezia, Verona, Novafeltria (RN), Bassano del Grappa (VI) , Milano, Bologna, Padova, Belluno, Sirmione, Taranto, New York, La Spezia, Pescara, Bruxelles, Dublino, Tirana, Marsiglia, Costa Azzurra, Matera, Bangkok , etc. Alcune delle sue opere fanno parte di collezioni private. Ha pubblicato diversi libri che si trovano nelle piattaforme online: Venezia , The face (s) of New York, Coney Island, 21 grammi, Boys don’t cry, Terra Madre, Presenze Assenze. Ha collaborato con diversi autori per accompagnare i loro testi con le sue fotografie: “L’anima fotografata” con Tania Piazza, “Lio Piccolo” con Lino Roncali, “Solo Amore” e “Il viaggio necessario” con Raffaele Luise.
UN QUADRO DI TE
Fondata nel 2020, Un Quadro di Te è un’associazione di promozione sociale che si occupa di garantire servizi di curatela a 360°, operando a livello nazionale. L’obiettivo di Un Quadro di Te A.p.s. è quello di creare per ogni artista o ente culturale un progetto che soddisfi i requisiti e le esigenze dei clienti. La forza dell’associazione è quella di riunire in un unico gruppo diversi servizi, come per esempio l’allestimento o disallestimento delle opere d’arte, stesura di comunicati stampa e progetti grafici, per permettere controllo e trasparenza in ogni fase organizzativa. Il gruppo è composto da storici dell’arte ed esperti nell’organizzazione di eventi e della comunicazione che possono occuparsi delle diverse competenze e mansioni richieste per la gestione delle attività. La natura di Un Quadro di Te A.p.s. le permette di collaborare con enti pubblici e privati, instaurando proficue collaborazioni che la portano a contatto con realtà diverse, tali da proporre nuove sfide che arricchiscono il bagaglio esperienziale dell’associazione.
EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO
È un luogo dal fascino antico l’Eremo di Santa Caterina, in cui natura, arte e storia si fondono alla roccia del Sasso Ballaro cui è aggrappato, come silenzioso guardiano delle acque del Lago Maggiore. La leggenda ne vuole l’origine sul finire del XII secolo, col naufragio dell’avido mercante Alberto Besozzi che trova la salvezza, per intercessione della Santa d’Egitto, nel luogo in cui vivrà da eremita. Nei secoli si sono avvicendati i domenicani, i frati di Sant’Ambrogio ad Nemus e poi i carmelitani. Dopo la soppressione attorno al 1770 e quasi due secoli di abbandono è stata la Provincia di Varese, proprietaria del luogo, a farlo rinascere unendo l’anima museale a quella religiosa grazie alla Fraternità Francescana di Betania che oggi lo abita.
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