Proseguono le indagini tecniche per l’omicidio di Castelveccana
Massimo riserbo dalla Procura che invoca il segreto: «In corso l'intreccio fra i rilievi di polizia e quelli medico-legali»
Sull’omicidio di Castelveccana di un mese fa, dove è morto il 34 enne Nachat Rachid a causa di un colpo d’arma da fuoco esploso sembra a distanza ravvicinata, proseguono le indagini tecniche. Lo conferma il procuratore di Varese Massimo Politi che specifica la delicatezza del momento, invocando la segretezza delle indagini, che sono in corso in questo momento.
«Indagini complesse che consistono nell’intrecciarsi di elementi legati alle risultanze tecniche della polizia scientifica e di quelle medico-legali» spiega il magistrato che si sta occupando del caso dopo la tragica notte dello scorso 10 febbraio.
Dall’autopsia sul corpo della vittima è difatti emersa la causa di morte legata ad una palla in gomma calibro 12, esplosa da un fucile compatibile con un’arma da caccia: è probabile che si tratti del Browning sequestrato al sottufficiale dei Carabinieri indagato per omicidio volontario.
Nulla emerge invece sul ruolo della persona in compagnia della vittima e che avrebbe effettuato la chiamata di soccorso al 112 indicando il punto in cui venne rinvenuto il cadavere: è stato identificato e sentito dagli investigatori? «Su questo punto non rispondo», ha specificato il procuratore Politi.
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