“Quattro chirurghi via da Luino ma l’Asst Sette Laghi ha già pronto un doppio bando per assumere”
L'azienda ospedaliera parla di turn over favorito dall'alta richiesta di specialisti e annuncia l'invio di un chirurgo dal prossimo 16 marzo
L’Asst Sette Laghi ammette: « Quattro specialisti dell’équipe del Dott. Carini lasceranno l’Ospedale di Luino nei prossimi mesi, per raggiungere altre sedi più comode, come è fisiologico. Per rendere più attrattive le nostre sedi, comprese quelle più periferiche, la nostra ASST ha investito nello sviluppo di iperspecialità come appunto la chirurgia proctologica e del pavimento pelvico per la Chirurgia generale del Luini Confalonieri. Per lo stesso motivo, l’Azienda non smette di pubblicare bandi per reperire nuovi specialisti da immettere in servizio in tutte le sue sedi, in modo da avere sempre una graduatoria a disposizione da cui attingere in caso di necessità, come in questo caso. Dal prossimo 16 marzo un nuovo chirurgo, già in graduatoria, prenderà servizio nell’équipe del Dott. Carini – uno dei 6 chirurghi appena assunti da ASST Sette Laghi per le sue varie sedi – ed è già in via di pubblicazione un doppio bando per avviso e concorso dedicato alla chirurgia: un avviso a tempo determinato, che consente di reclutare celermente rinforzi, e un bando di concorso a tempo indeterminato, per offrire ai primi un’occasione per stabilizzarsi e al contempo nuovi ingressi.
L’ASST, in altre parole, sta mettendo in atto ogni soluzione di sua competenza per garantire il mantenimento e la crescita della Chirurgia generale di Luino, e non solo di quella, compresa una comunicazione istituzionale attenta ad evidenziare non solo i risultati raggiunti, ma anche le potenzialità ulteriori di sviluppo di un presidio per il quale sono stati investiti quasi 6 milioni di euro solo negli ultimi anni: 5,3 milioni di euro destinati all’edilizia e altri 500mila per la nuova TAC appena installata».
L’Asst Sette Laghi fa riferimento alla recente assunzione di 6 medici di cui 1 strutturato e 5 specializzandi del quinto, quarto e terzo anno (come prevede il decreto Calabria) per coprire il fabbisogno aziendale, mentre tra le innovazioni tecnologiche non cita la colonna laparoscopica che avrebbe bisogno di essere ammodernata.
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