Tra ambiente e algoritmi si è conclusa la “gara di scienza” dei 145 studenti delle scuole europee a Varese
All'inizio della settimana gli studenti hanno presentato i loro entusiasmanti lavori presso le strutture JRC di Ispra e sono stati valutati e selezionati da una giuria di 10 esperti composta da docenti e ricercatori universitari
Le Scuole Europee organizzano ogni anno un Simposio delle Scienze con lo scopo di favorire l’incontro tra allievi delle diverse Scuole in Europa e permettere agli stessi una ricerca e una riflessione sulle tematiche scientifiche attuali. È con orgoglio che domenica 26 marzo 2023 la Scuola Europea di Varese con il patrocinio del Comune di Varese ha inaugurato presso la sala comunale Estense la 18° edizione che si è tenuta Varese per la terza volta.
Cori e intermezzi musicali hanno fatto da cornice agli interventi di personalità istituzionali locali ed europee. Particolarmente apprezzato soprattutto dai ragazzi è stato l’esilarante intervento di Papadopoulos Vassilis un giovane ricercatore ex studente della Scuola Europea di Varese che nel 2013 aveva vinto la medesima competizione. La sua appassionata testimonianza ha subito risvegliato l’interesse del pubblico più giovane e non mettendo al centro dell’attenzione gli studenti e il loro ruolo in qualità di futuri scienziati centrando quindi l’essenza della manifestazione stessa.
Numeri alla mano il programma ha visto la partecipazione di 145 alunni provenienti da 19 scuole europee, autori di 66 progetti.
All’inizio della settimana gli studenti hanno presentato i loro entusiasmanti lavori presso le strutture del Centro comune di ricerca (JRC) di Ispra e sono stati valutati e selezionati da una giuria di 10 esperti composta da docenti, ricercatori universitari ed esponenti del JRC stesso. Per la prima volta in assoluto e a rimarcare l’importanza della diffusione del pensiero scientifico presso i giovani, si è avuto come sponsor che, come partner ufficiale, il centro brevetti internazionale EPO (European Patent Office). Molte aziende del territorio hanno generosamente aderito in qualità di sponsor dell’evento.
Lunedì 27 i partecipanti hanno dunque presentato il loro progetto alla giuria presso il JRC. I progetti coprono tutti i campi dell’ambito scientifico e quest’anno i nostri giovani scienziati hanno posto particolare attenzione alle tematiche ambientali con progetti sullo studio della qualità dell’aria nelle città, nelle abitazioni e persino nelle aule scolastiche, sistemi di riduzione dei consumi energetici civili mediante biomasse o sistemi di ventilazione degli elettrodomestici per migliorarne l’efficienza, ecosostenibilità delle coltivazioni sia nell’uso di fertilizzanti naturali che di avveniristici metodi di impollinazione mediante droni.
Non di meno alcuni si sono cimentati nella formulazione di nuovi programmi e algoritmi per migliorare e semplificare l’uso dei Big Data. Lo studio di progetti che prevedono l’uso di app. da cellulare per monitorare qualsivoglia parametro ambientale, fisico chimico e fisiologico l’ha fatta da padrone. Studi di ingegneria robotica su bracci meccanici fatti in casa e progetti di aeronautica con ali d’aereo “morphing” che cambiano forma per aumentarne l’efficienza a seconda del tipo di volo.
Alla fine della giornata, i ragazzi hanno partecipato ad un tour guidato dei laboratori del JRC, dove hanno potuto vedere il lavoro di scienziati ricercatori di varie aree di studio.
Sono entrati in finale martedì 28 cinque progetti per categoria junior e senior, e presentano di nuovo il loro progetto, questa volta a tutti i partecipanti e tutti i giudici.
L’evento si conclude dunque oggi, mercoledì 29 marzo, con la premiazione dei vincitori di categoria presso la Conference Centre del JRC. Vincono il simposio del 2023 i progetti più promettenti e rilevanti in un mondo in continuo cambiamento e con bisogno di innovazione.
La categoria Junior viene vinta da due ragazzi di 14 anni, provenienti dalla Scuola Per L’Europa di Parma. I giovani scienziati hanno sviluppato un sistema per la cattura della CO2 atmosferica montato su di una semplice bicicletta, utilizzabile da chiunque e con basso costo. Vince la categoria Senior un progetto che analizza l’effetto tossico delle bibite energetiche sulle cellule embrionali (animali), fatto con la guida di professori dell’università KIT (Karlsruhe Institute of Technology). Arman Perrier e Isaia Petrucci della Scuola Europea di Karlsruhe, vincitori della categoria senior rappresenteranno le Scuole Europee nella competizione internazionale European Union Contest for Young Scientists a settembre a Bruxelles.
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