La pizza e i panini a Varese sono tra i più costosi in Italia, la crisi mette in ginocchio bar e ristoranti
Nell’anno appena trascorso le imprese hanno conosciuto l’altra faccia della crisi post-pandemica: da quella della domanda si è passati nel volgere di pochi mesi ad affrontare a quella dei costi
L’informazione che incuriosisce di più l’occhio del consumatore è la classifica dei prezzi dei principali beni di consumo nei capoluoghi italiani (scoprire che la pizza costa mediamente di più a Varese che a Milano e che in generale è una delle più costose d’Italia fa un certo effetto) ma il rapporto annuale sulla ristorazione appena pubblicato da Fipe racconta molto di più: parla delle difficoltà di un settore nel quale fare impresa è diventato una corsa a ostacoli sempre più insormontabili.
Il Rapporto Ristorazione 2023 racconta di un “rovesciamento” di fronte, poiché nell’anno appena trascorso abbiamo visto rivelarsi l’altra faccia della crisi post-pandemica: dalla crisi della domanda si è passati nel volgere di pochi mesi ad affrontare una crisi di costi. Dunque, pur avendo recuperato, magari non completamente, ma piuttosto solidamente, i livelli dei consumi pre-Covid, l’impatto del forte aumento delle bollette (anche oltre il 200%) e, seppure meno intenso, delle materie prime, hanno messo a dura prova la tenuta dei conti economici delle aziende.
La crisi della manodopera
Alla crescita dei costi si aggiunge il problema ormai strutturale nel settore del reperimento del personale. Dalle pagine redatte da Fipe si evince che quasi un’impresa su due ha effettuato almeno una ricerca di personale nel 2022 e due su tre hanno incontrato difficoltà di reperimento (8 su dieci nel caso dei bar). Senza contare che dal mercato del lavoro restano ancora fuori una parte di contratti a tempo indeterminato, di donne e di giovani.
L’inflazione
La ripresa dell’inflazione ha caratterizzato l’intero anno. La variazione media annua dei prezzi è stata nel 2022 pari al 5,1% per la ristorazione commerciale e allo 0,4% per la ristorazione collettiva portando l’intero settore ad un incremento del 5,0% a fronte del +8,1% per l’intera economia.
I prezzi al consumo
I prezzi di punta dei servizi di ristorazione possono offrire una panoramica del diverso livello di costo del servizio da nord a sud della penisola. Nelle tabelle che seguono vengono riportati i prezzi medi rilevati nei capoluoghi di provincia che rientrano nel piano di rilevazione dei prezzi al consumo per: caffè; cappuccino; panino; pasto in pizzeria.
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