Furti seriali di macchine nel Luinese, il processo in tribunale a Varese
L’uomo era stato arrestato nel 2020 a Rancio Valcuvia dopo un rocambolesco incidente dove per fermare l’auto vennero sparati dei colpi alle gomme del veicolo rubato
Una vecchia conoscenza dei carabinieri di Luino con un passato (e un presente) di tossicodipendenza, e con un particolare che suona come un vezzo: per andare a comprare la droga nei boschi dello spaccio si spostava servendosi di auto rubate di persona; bastava individuare l’obiettivo e con maestria il veicolo veniva aperto e fatto partire (naturalmente questa è l’accusa, che lascia ferma la presunzione di non colpevolezza).
Poi un contorno di furti ad attività ed esercizi nella zona del Luinese, dal momento che l’uomo, poco più di trentenne, abita in uno del tanti paesini che punteggiano le montagne fra valli e lago. Sta di fatto che in questi giorni viene celebrato il processo per il furto di tre veicoli avvenuti lo scorso autunno, a quanto pare l’ultima tranche di un percorso che gli imputa il furto in totale di una decina di veicoli, tutti impiegati per muoversi nelle valli, spesso con tecniche d’ingegno, vale a dire la sostituzione di targhe dei medesimi modelli di auto con l’intento di “confondere“ i sistemi di lettura targa.
L’ultima di queste udienze è consistita nell’escussione di un militare che ha seguito le indagini che hanno sfruttato alcune riprese delle videocamere di sorveglianza nei dintorni dei luoghi dove sono stati messi a segno i furti d’auto contestati.
Il legale Corrado Viazzo nell’ultima udienza ha chiesto di poter visionare le riprese contenute in supporti informatici dai quali i militari che hanno condottole indagini sostengono di riconoscere l’imputato. Un elemento di prova importante che il il giudice vuole approfondire e pertanto è stato disposto un differimento di udienza per verificarne la presenza fra gli atti.
L’imputato è noto alle forze dell’ordine dal momento che si rese responsabile di un’azione eclatante nel novembre 2020 lungo la statale della Valcuvia: intercettato da una pattuglia del Radiomobile a bordo di un Fiat Doblò all’altezza di Mesenzana, il conducente invece di fermarsi all’alt premette sull’acceleratore cercando di seminare la gazzella che invece riuscì a bloccare il veicolo all’altezza di Rancio Valcuvia.
Ma al momento di scendere dalla macchina il trentenne tentò nuovamente la fuga sul veicolo che investì un carabiniere: il collega per fermare il mezzo esplose alcuni colpi che squarciarono le gomme. Nel frattempo il conducente riuscì in un primo momento a fuggire nella boscaglia sulla strada verso “il Brinzio“ per venire poco dopo fermato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale; gli venne pure contestata la ricettazione per essere alla guida di un veicolo rubato, oltre che senza patente, ritiratagli una settimana prima.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.