Manca il pagamento del “prelievo forzoso“ sulle slot: imputata per peculato a Varese
La donna è stata assunta da una società di gestione delle macchiette mangiasoldi: la Procura la accusa di aver omesso il versamento ai Monopoli previsto dalla Finanziaria del 2015
È accusata di non aver versato la quota prevista dalla Finanziaria 2015 che colpì, per quell’anno, il comparto delle slot machine, le macchinette mangiasoldi presenti in bar ed esercizi pubblici sulle quali lo Stato pretese un prelievo forzoso una tantum di 500 milioni di euro.
Una disposizione contenuta dalla Legge di Stabilità di otto anni fa rimasta in vigore solo quell’anno, per poi venire abrogata, ma che ha messo nei guai una donna cittadina statunitense che era in quel periodo stata assunta da una società di gestione delle slot con sede a Laveno Mombello e che operava dunque in provincia di Varese.
Alla signora finita oggi di fronte al giudice collegiale di Varese vengono contestati i mancati versamenti dell’importo complessivo di 98 mila euro, cioè dell’ammontare dei mancati pagamenti per 1200 euro per ogni apparecchio di gioco che rimaneva sotto la competenza di quel gestore (vale a dire un’ottantina di macchinette). Il motivo per cui l’imputata è finita accusata di peculato sta nel fatto che la filiera impune al gestore funzioni di incaricato di pubblico servizio, quindi una sorta di riscossore dello Stato che, se omette di versare quanto dovuto, si appropria di risorse liquide pubbliche, comportamento che integra il reato appunto di peculato.
Non a caso parte civile del procedimento è un’azienda di Roma che funge da concessionario (in pratica si tratta di un meccanismo piramidale a “cascata”: al vertice si pone lo Stato con l’agenzia dei Monopoli, sotto alla quale c’è il Concessionario dei giochi, poi il Gestore e alla fine il singolo esercente, ultimo ingranaggio della catena di valore); l’imputata, non senza difficoltà causate da momenti di forte emozione provati in aula, ha spiegato la sua estraneità alle responsabilità che le vengono contestate: la discussione si terrà il 6 luglio.
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