Un cubo sulle acque del Lago Maggiore: è l’installazione di Alessandro Puccia
L'installazione di Alessandro Puccia dal titolo "Volevo che tu potessi parlare" è stata realizzata in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua. È visibile fino al 23 aprile
A Reno di Leggiuno è possibile vedere fino al 23 aprile l’installazione dell’artista varesino Alessandro Puccia dal titolo “Volevo che tu potessi parlare”, realizzata appositamente pensando al Lago Maggiore in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2023.
L’opera è molto particolare: per trovarla bisogna affacciarsi su porto e cercare un cubo galleggiante. La superficie del cubo, grande un metro per lato, è rivestita con le fotografie di un cristallo di goccia d’acqua proveniente proprio dal Verbano, congelato e osservato al microscopio. L’opera è illuminata dall’interno e rappresenta un faro di consapevolezza per la salvaguardia della risorsa idrica del nostro pianeta.
L’installazione è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Leggiuno e il CNR di Verbania. Gli spettatori sono invitati a scattare foto o girare video dell’opera e pubblicarli su Instagram con l’hashtag #volevochetupotessiparlare e il tag dell’artista @alessandro_puccia, che spiega: «Ognuno può diventare consapevole dell’importanza che l’acqua ricopre sulla nostra Terra, contribuendo a un cambiamento collettivo. Senza l’acqua non può esserci vita».
L’installazione è uno degli eventi organizzati in occasione del UN-Water World Water Day 2023 e ha il sostegno della Delegazione FAI di Varese e dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso.
Chi è Alessandro Puccia
Alessandro Puccia è un artista italiano che trasmette attraverso la fotografia il linguaggio dell’acqua. È nato nel 1990 a Varese, dove attualmente vive. La sua arte intende focalizzarsi sull’importanza che l’acqua ha nel corpo, riprendendo attraverso un’intensa esperienza personale, i concetti legati alla memoria dell’acqua e alla sua capacità di farsi tramite con il mondo interiore e spirituale, teorizzati agli inizi degli anni 2000 dallo studioso giapponese Masaru Emoto. I suoi scatti rappresentano una goccia d’acqua congelata e osservata al microscopio, fotografata e poi ingrandita per poterne osservare il messaggio più profondo: i cristalli sono un’immagine in veloce movimento e la decisione dell’artista è quella di considerare solo il primo scatto senza cercare la perfezione dell’immagine. L’Artista, che si dedica al lavoro di ricerca e fotografia sull’acqua da oltre dieci anni, solo recentemente ha sentito il dovere di condividere le sue opere e il loro messaggio con un ampio pubblico arrivando ad esporle.
2019 e 2022 – ha esposto e tenuto una conferenza a Trieste, al Congresso Internazionale sulle Frequenze organizzato da Krisztina Nemeth.
Ottobre 2021 e gennaio 2022 – ha realizzato due esposizioni al Battistero di Velate con visite su prenotazione che hanno registrato il tutto esaurito.
Febbraio 2022 – ha esposto e tenuto una conferenza a La Spezia alle ex Terrazze Nuvoletti.
Dal 7 al 22 maggio 2022 – ha esposto all’interno della collettiva a Villa Mainona a Tremezzo (CO), sul Lago di Como, per il progetto Segreta Isola, presentato da Luigi Cavadini e come unico artista a cui è stata dedicata una giornata per raccontare della sua arte.
Giugno 2022 – ha realizzato un’installazione temporanea nella natura per la Madonna del Campaccio a Lavena Ponte Tresa (VA)
Settembre 2022 – ha tenuto una conferenza presso Venzone (UD) e organizzerà una mostra per l’Accademia di percezione e vibrazioni dell’anima di Franca Boso.
Dal 1° ottobre 2022 all’8 gennaio 2023 – “Il Dono Dell’Acqua”, mostra all’Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro a Leggiuno (VA). Dal 18 marzo 2023 fino al 10 aprile p.v. – “AFFIDATI AL MARE/il dono dell’acqua”. mostra personale presso l’Oratorio de’ Disciplinanti, complesso monumentale di Santa Caterina a Finalborgo (SV).
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