Due gol nell’ultimo minuto: la IHL è dei Mastini Varese
Epilogo pazzesco all'Acinque Ice Arena: 59' sullo 0-0, poi le reti di Schina e del portiere Perla per il trionfo giallonero. Dopo la Coppa Italia, la squadra di Deveze conquista anche il campionato
Avete presente l’infinita Germania-Italia dei Mondiali 2006? Ecco, forse è l’unica similitudine che ci viene in mente per descrivervi l’epilogo di una partita, no di una serie finale, no di una stagione, che ha dell’incredibile. I Mastini Varese conquistano il campionato IHL dopo aver sollevato al cielo la Coppa Italia, al termine di un match tra lo straordinario e il mistico.
Al PalAlbani il “Fabio Grosso” della situazione è un altro difensore, Andrea Schina, veterano giallonero: è lui che a 34” dalla fine di una partita bloccata su uno 0-0 che sembrava infinito, trova il tiro vincente – forte, sporco, velenoso – che trafigge il monumentale Morandell, portiere del Caldaro. E poco dopo, con i “Lucci” che lasciano la porta sguarnita per l’ultimo assalto ci pensa nientemeno che il portiere del Varese, Rocco Perla, a fare “il Del Piero”. O forse il Totti perché dopo l’ingaggio vinto dai compagni, Perla tira un cucchiaio lungo 50 metri con il disco che scavalca tutti e scivola dolce e centrale nella porta avversaria. Mentre lì attorno, l’Acinque Ice Arena e tutta la Città Giardino esplodono di gioia.
Una gioia che ci voleva, per tanti motivi. Per i ragazzi di Deveze innanzitutto, autori di una stagione tanto splendida quanto infinita e già guarnita dalla coccarda tricolore. E poi per la società che ha lavorato in maniera eccellente, per i suoi tifosi che hanno riempito via Albani in ogni ordine di posto, accompagnando anche in viaggio Vanetti e soci in tantissime occasioni. Infine ci voleva per il mondo sportivo della città, sotto shock per la penalizzazione alla Pallacanestro, la Madre di tutte le società, omaggiata anche dai Mastini con un messaggio di sostegno all’intervallo.
Per vincere, i gialloneri hanno dovuto piegare un Caldaro altrettanto bravo, in questa Gara7 infinita. Le due squadre se le sono date di santa ragione solo sul piano sportivo, dando vita a un confronto di rarissima correttezza, pure ben arbitrato. Mica poco, pensando a certe situazioni del passato. Lo 0-0 che pareva infinito non è stato sinonimo di noia o di brutto gioco: Deveze e Prochazka hanno messo in pista due formazioni sì attente a non commettere errori e penalità ma anche capaci di provare a fare gioco, a colpire. Il Varese ha evitato quelle sbavature in uscita dal terzo che erano costate care e ha anche velocizzato le combinazioni d’attacco ma contro Morandell e soci non è bastato (fino alla rete di Schina). Gli ospiti ci hanno provato in contropiede e con staffilate da lontano a loro volta senza riuscire a trafiggere Perla.
E così è servito qualcosa di soprannaturale per completare un’opera durata 40 partite, tanto è durato il campionato. Lassù i Mastini avevano due carte da giocare, Marco e Fiorenza, e forse ci hanno pensato loro ad armare la stecca di Schina e quella di Perla in un finale thrilling. La coppa, sollevata da capitan Vanetti, si è tinta di giallonero e da domani si potrà pensare al futuro. Oggi no, oggi è solo il momento di ritagliarsi un momento di festa. Grande e meritata.
Mucchio giallonero dopo il gol di Schina – foto M. MarteganiPRIMO INGAGGIO
Quattro linee intere sia per Deveze sia per Prochazka che opta di nuovo per Morandell in porta. L’unica assenza è quella di Andreas Vinatzer, acciaccato. Pubblico stipato in via Albani; più numerosa del solito la delegazione dall’Alto Adige: una ottantina i tifosi dei Lucci, rumorosi ma corretti. Spettacolare la coreografia d’avvio con il bandierone giallonero – ornato del simbolo dei due scudetti – a coprire la Curva Nord.
LA PARTITA
I – Il primo duello è di Morandell che al 2′ ferma Franchini in contropiede; il goalie si ripete su un paio di bordate dalla blu ma i Mastini devono fare attenzione alla rapidità dei Lucci in ripartenza. Il primo intervento di Perla è su J. Oberrauch ma è il Varese a condurre le danze. Al 7′ Morandell è decisivo su Drolet imbeccato da Franchini, poi è sicuro sul tentativo di Raimondi. I Lucci crescono a metà periodo con qualche staffilata e un tentativo di Oberrauch su rebound. Al 15′ lungo bombardamento giallonero con tiro di Piroso sull’esterno della rete e salvataggi vari della difesa. Poco dopo è ancora Varese ma il disco di Franchini sfiora il palo ed esce: 0-0.
II – Si riprende in maniera vivace con i portieri a respingere i tiri di Franchini e R. Felderer, poi Piroso trova i gambali di Morandell. Al 5′ Drolet ha il disco sul bastone sottoporta (assist Franchini) ma non riesce a colpire, quindi Piroso viene murato nello slot. Si va senza sosta e con il cuore in gola: al 10′ Schina gonfia la rete ma è quella di protezione davanti alla Nord perché la sua bordata è deviata alta. La prima penalità del match (T. Virtala) arriva grazie a Franchini ma il powerplay giallonero si arena senza sbocchi salvo un tiro allo scadere del “Mago”. Al 35′ sono i Mastini a restare con l’uomo in meno (Cordiano) ma Marcello Borghi è eccellente nel difendere il disco – bravo anche Piccinelli – e causare un 2′ anche a M. Virtala. Il Varese ci prova con forza ma non basta. In parità numerica tocca a Perla disinnescare un tiro di M. Virtala, poi è Drolet a lasciare i suoi in penalty killing che però stavolta viene eseguito alla perfezione. Seconda sirena, zero reti.
III – Il botta e risposta continua senza sosta nel terzo drittel con dischi che sfrecciano dalle parti dei portieri senza mai infilarsi. Borghi ci prova in dribbling fino alla linea di porta ma chiede troppo. Quasi impossibile tenere conto dei tiri, dei salvataggi e delle emozioni sui due lati della pista. Al 53′ una bella azione di Borghi offre un disco a Desautels ma il suo diagonale è respinto da Morandell. Il difensore canadese ci prova con una giocata d’esperienza: disco davanti alla gabbia ma mischia senza frutto (poco dopo analoga situazione per il Caldaro). A 2′ dalla fine un’uscita del terzo sbagliata dei Mastini dà un disco pericoloso ma anche S. Vinatzer non trova la rete. Si entra nell’ultimo minuto, la tensione è pazzesca e a romperla ci pensa un veterano giallonero, Andrea Schina con uno dei suoi siluri da lontano: il disco è deviato, Morandell lo tocca ma quello rotola in rete facendo esplodere il PalAlbani.
Prochazka ha mezzo minuto per il contromiracolo, toglie il portiere ma i Mastini vincono l’ingaggio: disco raccolto da Rocco Perla che con un “cucchiaio” scavalca tutti e segna una rete incredibile e rara per il sigillo finale, 2-0. La doppietta Coppa-Campionato è realtà, ed è tutta giallonera.
MASTINI VARESE – CALDARO ROTHOBLAAS 2-0
(0-0; 0-0; 2-0)
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MARCATORI: 59.26 Schina (V – M. Mazzacane), 59.42 Perla (V) EN
MASTINI: Perla (Mordenti); Schina, Desauteles, E. Mazzacane, Bertin, Piccinelli, Belloni, Del Vita, Allevato; M. Borghi, Vanetti, Piroso, Drolet, Franchini, M. Mazzacane, Cordiano, Tilaro, Raimondi, Privitera, Odoni, P. Borghi. All. Deveze.
CALDARO: Morandell (A. Andergassen); Volcan, M. Virtala, S. Vinatzer, Valentini, Massar, Obexer, Anderlan, Uffelmann; De Donà, T. Virtala, M. Felderer, G. Vinatzer, J. Oberrauch, Cappuccio, Erschbamer, B. Andergasser, R. Felderer, Fink, A. Oberrauch, Gruber. All. Prochazka.
ARBITRI: Gruber e Lottaroli (Carrito e Vignolo).
NOTE. Penalità: V 4′, C 4′. Superiorità: V 0-2, C 0-2 . Spettatori: 1.105.
FINALE IHL – IL CALENDARIO
Gara 1 – Varese – Caldaro 1-5 (Raimondi; M. Felderer 2, De Donà 2, A. Vinatzer)
Gara 2 – Caldaro – Varese 5-6 d.r. (Franchini 2, Cordiano, Drolet, M. Borghi; Massar 2, M. Felderer, T. Virtala. G. Vinatzer)
Gara 3 – Varese – Caldaro 5-0 (M. Borghi 3, Desauteles, Drolet)
Gara 4 – Caldaro – Varese 6-4 (M. Borghi, Schina, Franchini, Drolet; J. Oberrauch, De Donà, M. Virtala, S. Vinatzer, Erschbamer)
Gara 5 – Varese – Caldaro 3-6 (M. Borghi, Schina, Cordiano; Erschbamer 2, T. Virtala, De Donà, G. Vinatzer)
Gara 6 – Caldaro – Varese 2-4 (M. Mazzacane, Bertin, Franchini, M. Borghi / R. Felderer, G. Vinatzer)
Gara 7 – Varese – Caldaro 2-0 (Schina, Perla)
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