Le comunità musulmane in festa per la fine del Ramadan
Nonostante la giornata di pioggia, la conclusione del mese sacro ha coinvolto tante persone, tra momenti in famiglia e ritrovo collettivo. Quest'anno il Ramadan coincideva anche con il periodo di Pasqua cristiana ed ebraica
Il giorno di pioggia certo rende meno bello tutto, ma per le comunità islamiche è un giorno di festa: è l’id al fitr, il giorno che chiude il mese sacro di Ramadan, dedicato al digiuno e alla preghiera. Eid mubarak è il saluto che accompagna la giornata, celebrata un po’ in famiglia e un po’ collettivamente, nei luoghi di preghiera.
«Al mattino ci si sveglia e si fa la preghiera di inizio giornata, a casa. Poi si mangia un dattero e un bicchiere d’acqua, secondo la sunna del profeta» spiega Abdul Jabbar, referente della comunità di Gallarate. «Poi si va alla preghiera insieme».
A Gallarate si sono ritrovati alla tensostruttura (privata) di via Montenero, che ospita anche la preghiera del venerdì durante l’anno: «Abbiamo dovuto fare i turni perché la capienza è limitata». Soluzione “di ripiego” vista la pioggia, che ha impedito che ci fosse una festa più in grande, quella che negli ultimi anni si teneva a Cardano al Campo e anche quest’anno era programmata., non fosse stato per il brutto tempo ci sarebbe stata anche la grigliata. «Vogliamo ringraziare il sindaco di Cardano e il proprietario che ci erano venuti incontro anche quest’anno, così come ringraziamo la polizia e la Polizia Locale qui a Gallarate».
Circa 500 le persone che si sono riunite a Legnano, qui con clima un po’ meno festoso a causa della pioggia e della necessità di trovarsi in uno spazio aperto: la comunità cerca un posto per poter si ritrovare al coperto. A Castano Primo anche il sindaco Giuseppe Pignatiello è andato a portare il suo saluto alla tensostruttura dove si raccolgono i musulmani della zona intorno a Malpensa, sul confine tra province di Milano e Varese.
Per i musulmani la festa collettiva è anche un momento di condivisione tra diverse culture, da quelle africane al maghreb, a quelle asiatiche.
Quest’anno il Ramadan coincideva anche con il periodo di Quaresima e poi con la Pasqua cristiana, cattolica e ortodossa, oltre che con la Pesach ebraica : una coincidenza di periodo che è stata sentita là dove (come nei Balcani) è diffusa la coabitazione storica tra fedi diverse. Ma anche in Italia sono aumentati i momenti di incontro tra comunità, come quello che abbiamo raccontato proprio a Saronno.
Ai fedeli musulmani è arrivato anche il saluto dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini: «Sono sicuro che i tanti incontri avvenuti nelle terre ambrosiane tra le comunità cristiane e le comunità musulmane, generati proprio dal tempo di Quaresima e di Ramadan, ci hanno fatto crescere in questa esperienza di dialogo, che è prima di tutto un percorso spirituale, un itinerario di conversione a Dio».
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