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L’Asst Sette Laghi assume 36 infermieri e 32 medici ma le difficoltà rimangono

Alla fine del 2022 erano stati 563 le dimissioni e i pensionamenti tra infermieri, oss e tecnici. Il sindacato Uil FLP si dice pronto a collaborare: "La situazione ereditata è pesante. Servono incentivi"

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L’Asst Sette Laghi annuncia l’assunzione di 211 dipendenti tra cui 32 medici e 36 infermieri  ( di cui 6 pediatrici e uno di famiglia) e 59 Oss ( operatori socio sanitari) dall’inizio del 2023. Lo scorso anno, però, l’azienda aveva registrato una perdita di 563 operatori del sanitari (esclusi i medici), tra cui 243 infermieri, 20 ostetriche, 109 OSS.

Il commissario straordinario Giuseppe Micale ha ben presente le criticità del momento: la stima di dimissioni e pensionamenti entro fine anno porteranno a una carenza di 180 infermieri, se non si riuscissero a individuare nuove strategie. Le criticità potrebbero aggravarsi già in vista delle prossime ferie estive.

«L’Azienda è impegnata al massimo per reclutare risorse – commenta il Commissario straordinario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Micale – Se da un lato c’è soddisfazione nel constatare come ASST Sette Laghi si mantenga attrattiva nei confronti di diverse categorie di professionisti, anche grazie alla preziosa partnership con l’Università dell’Insubria, dall’altro siamo consapevoli della necessità di reclutare un maggior numero di infermieri, di cui si registra una carenza a livello nazionale e oltre. Per questo motivo, non solo continueremo a pubblicare avvisi e bandi di concorso per dare la possibilità in qualunque momento a nuovi professionisti di entrare in servizio nelle nostre strutture, ma stiamo anche cercando di reclutare infermieri dall’estero, puntando su alcuni stati del Sud America dove il percorso di studi previsto per chi vuole intraprendere questa professione è almeno di durata pari a quello italiano».

Un progetto di cui si è discusso anche al tavolo sindacale: « Ne abbiamo discusso una sola volta – spiega Antonio Negro coordinatore provinciale della Uil Fpl – Ci è stato annunciato un programma per reclutare nuove professionalità, diverse figure e non solo infermieri. Molto dipenderà anche dai programmi di sviluppo che la direzione vorrà perseguire. C’è effettivamente un atteggiamento costruttivo a cui, come sindacato, vogliamo partecipare: è chiaro che la situazione che il commissario ha ereditato è davvero critica. Da parte nostra sosteniamo che occorra mettere sul piatto delle soluzioni per rendere attrattiva l’azienda, misure di welfare per risolvere alcuni problemi: proposte che vanno dall’asilo nido aziendale, ai parcheggi a prezzi calmierati o ad agevolazione per chi prende il treno.  La situaizone è delicata anche perché il nuovo contratto del comparto pone delle regole rigide  per quanto riguarda pronte disponibilità e reperibilità: è necessario tarare le attività sulla effettiva forza lavoro».

L’organizzazione delle attività nei prossimi mesi estivi è tra i temi cruciali.

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Pubblicato il 11 Maggio 2023
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