La sala mostre della Pro Sesto Calende, situata sul lungofiume in Viale Italia al 3, si appresta ad ospitare un nuovo evento artistico in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni dell’aeronautica militare italiana e e i 90 anni della Crociera del Decennale. Dal 27 maggio al 6 giugno, infatti, sarà possibile ammirare la Mostra personale dell’artista Luciano Dabbene.

Figura conosciuta negli ambienti aeronautici in quanto figlio di un ufficiale caduto nei cieli di Sciacca durante il secondo conflitto mondiale, tramite le sue Luciano Dabbene spazia tra i carboncini dedicati ai Pionieri dell’Aeronautica, ai quali verrà riservato uno spazio speciale nella sala, e un tributo alle macchine protagoniste nei primi 100 anni dell’aeronautica.

Nonostante la giovane età e la perdita prematura del padre, Luciano ha mostrato fin da piccolo non solo un carattere propenso all’avventura, ma anche una predisposizione quasi naturale per il disegno. Pur essendo stato indirizzato verso una carriera artistica, il suo legame con il mondo dell’aeronautica ha preso il sopravvento, portandolo a dedicarsi all’Arma Azzurra per 10 anni.

Tuttavia, Luciano non ha mai abbandonato la sua passione per l’arte e la pittura, che ha influenzato in modo decisivo le sue opere. Queste sono esposte in maniera permanente presso il Museo dell’Aeronautica di Vigna di Valle.

La mostra, che gode del patrocinio delle sezioni dell’Arma Aeronautica di Gallarate, Tradate, Cadrezzate con Osmate e Angera, nonché quella di Milano, città a cui l’autore è legato, ha anche ricevuto il sostegno del Gruppo Lavoratori Seniores della SIAI Marchetti.

La mostra sarà aperta al pubblico a Sesto Calende dal 27 maggio al 6 giugno 2023. Il vernissage avrà luogo sabato 27 maggio alle ore 17.

Durante la settimana, la mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18:30, mentre il sabato e la domenica sarà possibile visitarla dalle 10:30 alle 12 e dalle 15 alle 18:30. Un’opportunità imperdibile per immergersi nell’affascinante mondo dell’aeronautica attraverso la pittura di Luciano Dabbene.