Due delle quattro vittime del naufragio sul Lago Maggiore erano componenti dell’intelligence italiana
Erano sull'imbarcazione affondata per un momento conviviale. L'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano ed i vertici del comparto esprimono la loro "vicinanza e il dolore per il tragico evento ai familiari delle vittime"
Due delle quattro vittime del naufragio sul Lago Maggiore erano dipendenti pubblici del comparto dell’intelligence italiana. Nell’incidente causato da un forte temporale durante il quale l’imbarcazione sulla quale viaggiavano è stata investita da una forte raffica di vento hanno perso la vita Claudio Alonzi di 62 anni – coniugato e padre di due figli – e Tiziana Barnobi di 53 anni, coniugata e madre di un figlio ancora minorenne.
I due dipendenti, appartenenti al comparto intelligence, si trovavano in zona per partecipare ad un incontro conviviale organizzato in occasione del festeggiamento del compleanno di uno della comitiva, come riporta l’Ansa.
L’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano ed i vertici del comparto esprimono la loro “vicinanza e il dolore per il tragico evento ai familiari delle vittime”.
Le altre vittime sono un cittadino israeliano di 53 anni e una donna residente in provincia di Varese, di origini russe, Anna Bozhkova, compagna dello skipper dell’imbarcazione (nella foto, le ricerche domenica sera all’imbrunire).
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