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In vacanza gratis con le gite della porta accanto in provincia di Varese

Dalla A alla Z qualche suggerimento per riscoprire la regione prealpina, luogo di villeggiatura fin dal XVII secolo, e ancora oggi destinazione abituale di turisti tedeschi, svizzeri e del nord Europa, che ne apprezzano le bellezze e l’alta qualità di vita

Le spiagge balneabili in provincia di Varese 2017

Sembra che si possano dividere le famiglie italiane in due gruppi. Da una parte quelli che vanno in vacanza, nonostante i prezzi pazzi dell’estate 2023: “Una famiglia su tre pronta a indebitarsi per le vacanze estive. Si prevedono rincari del 45% rispetto all’anno precedente”, Rainews. Dall’altra, quelle che rinunciano, accorciano, limano, inventano: “Quasi 9 milioni di italiani non partiranno perché non possono permetterselo”, La Stampa. A queste si rivolge l’articolo, con qualche suggerimento per riscoprire la regione prealpina, luogo di villeggiatura fin dal XVII secolo, e ancora oggi destinazione abituale di turisti tedeschi, svizzeri e del nord Europa, che ne apprezzano l’alta qualità di vita.

La civiltà di villa

La vocazione turistica della regione affonda le sue radici nel Settecento, quando la situazione politica si stabilizzò e nel 1765, sotto la dominazione asburgica, Maria Teresa d’Austria concesse Varese in feudo a Francesco III d’Este, Duca di Modena e Reggio e Signore di Varese. Il periodo di Francesco III fu felice e prospero, anche dal punto di vista culturale, portando al secolo d’oro della villeggiatura. È proprio a partire da quel periodo che la città ha assunto l’aspetto con cui oggi si presenta: molti nobili lombardi scoprirono la bellezza dei luoghi e decisero di costruire qui le loro ville, deputando così Varese a loro luogo preferito di villeggiatura.

beni FAI
Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno

È interessante leggere in merito il commento di Anna Elena Galli, storica dell’arte. “L’ubicazione delle ville corrisponde alle nuove esigenze, proprie della società settecentesca, di luoghi di residenza e di rappresentanza, in simbiosi con le bellezze naturali. In quest’ottica si inserisce la costruzione di grandi giardini, non più considerati luoghi di sola pertinenza del dominus, ma aperti ai visitatori; spazi ispirati proprio dalla logica dell’ospitare personaggi illustri, dell’intrattenere e del fruire gioiosamente delle bellezze naturali. Il giardino incarna l’ambizione del signore che desidera parimenti condividere la vita patrizia sia con i piccoli gruppi di pari invitati a villeggiare, che destare l’ammirazione dei contadini, occasionalmente ammessi a fruire degli spazi aperti delle ville. La civiltà di villa settecentesca fa del giardino il simbolo del progresso sociale e politico-economico, nonché il luogo eminente dell’ospitalità. Il rinnovato contatto con la natura consente un’interazione tra il signore e i suoi ospiti, che possono dilettarsi, passeggiando, nel godimento di scorci particolarmente suggestivi, nell’assaporare i frutti o nel lasciarsi inebriare dai profumi dei fiori che colorano le aiuole. Il proprietario può così esprimere la raffinatezza del suo status adornando il giardino con alberi fatti arrivare da paesi esotici, o chiamando alle sue dipendenze esperti giardinieri (talora contendendoseli con altre nobili famiglie), che sappiano modellare la natura e rendere sempre più gradevole il giardino. L’aspetto dei giardini delle residenze di campagna è dunque volto “a creare il miglior effetto”, traendo vantaggio dalla felice natura dei luoghi, in perfetto accordo con l’architettura degli edifici per ottenere “un’impressione generale di perfetta armonia.

La villa, dunque, residenza temporanea o stabile, resta punto di riferimento per la comunità di appartenenza, ma assume i connotati di dimora privata, in una nuova logica secondo cui anche l’inquadratura prospettica dei fondi funge da ambientazione scenografica. L’orientamento predilige la vista sul sottostante lago di Varese e l’incomparabile quinta paesaggistica, rappresentata dai rilievi prealpini e alpini, dominata dalla maestosità del Monte Rosa”.

L’alfabeto delle destinazioni

Per aiutare l’esplorazione della regione, abbiamo, arbitrariamente e liberamente, selezionato oltre una ventina di destinazioni, presentate in semplice ordine alfabetico, dalle quali speriamo possiate trarre fonte di ispirazione.

A – Anello del Lago di Varese. Un percorso ciclabile di 28 km senza incroci stradali che circonda il verdeggiante Lago di Varese, offrendo panorami mozzafiato e la possibilità di godersi una piacevole pedalata. Consiglio: il mio posto preferito, dove fare una pausa sulla sponda sud, è il lido di Cazzago Brabbia, con baretto all’aperto all’ombra e vista cigni. Oppure, sul lato nord, per un pic-nic tranquillo, deviazione verso la foce del torrente Tinella: nulla di attrezzato, solo l’esperienza di sentirsi un po’ fuori dal mondo, a due passi dalla statale. Per gli amanti delle due ruote a questo link tutte le altre più belle ciclabili della provincia. 

B – Bodio Lomnago. Un tranquillo lido sulle rive del Lago di Varese, ideale per rilassarsi al sole, fare un tuffo rinfrescante e godersi la vista panoramica. Consiglio: nelle vicinanze, visita guidata alla corte del suono di Villa Bossi, con la bottega del clavicembalo e la pregiata collezione di strumenti antichi.

C – Campo dei Fiori. Un affascinante parco regionale che offre sentieri panoramici, flora e fauna uniche e la possibilità di praticare escursioni immersi nella natura. Consiglio: due percorsi artistico-sportivi: La Via del Caravati da Luvinate e il Sentiero delle Sculture di Sergio Terni a Caldana, nel Comune di Cocquio Trevisago.

Masciago Primo tour 2022 luoghi
Uno dei tanti percorsi nel verde del Parco Campo di Fiori

D – Dolci tradizionali. I dolci tipici della regione da gustare nelle pasticcerie locali, sono i famosi Brutti e Buoni di Gavirate. Consiglio: sosta a Bardello alla gelateria Fredda Tentazione, che quest’anno li ha trasformati in un gelato.

E – Escursioni nelle Prealpi Varesine. Per gli amanti del trekking, ci sono tantissime opzioni da considerare. Una breve escursione è quella verso il Monte Martica, una montagna facilmente raggiungibile che offre una vista panoramica spettacolare sulla provincia di Varese. Per una sfida più impegnativa, c’è l’escursione al Monte Campo dei Fiori, il punto più alto della provincia, che richiede una buona preparazione fisica ma offre un’esperienza indimenticabile, salendo ad esempio da Comerio per il sentiero che arriva fino alla Punta di Mezzo. Per chi ama camminare infine, c’è la Via Francisca del Lucomagno, che collega Costanza in Germania con Pavia. In questo volume trovate il racconto e la guida di Marco Giovannelli e Alberto Conte.

F – Formaggella del Luinese. Il formaggio fresco e saporito prodotto nella zona del Luinese è una vera delizia per gli amanti dei latticini. Consiglio: portatela a casa e preparate il famoso risotto con pere e formagella.

G – Ghiacciaie di Cazzago Brabbia. La visita alle antiche ghiacciaie di Cazzago Brabbia, un tempo utilizzate per conservare il ghiaccio durante l’estate, fa riscoprire la storia di questa affascinante pratica di conservazione. Consiglio: visita accompagnata dai volontari LIPU alla limitrofa Riserva Naturale Palude Brabbia.

Prime sfumature d’autunno alle ghiacciaie di Cazzago Brabbia
Le ghiacciaie di Cazzago Brabbia

H – Hotel storici. A volte soggiornare in un albergo vicino a casa è un’esperienza di lusso abbordabile. Ci sono numerosi prestigiosi hotel storici nella provincia che offrono l’eleganza e il fascino del passato, garantendo un’esperienza indimenticabile. Consiglio: Hotel Palace a Varese, dove amava soggiornare sempre Jeff Fettig, ex amministratore delegato globale di Whirlpool e fortissimo giocatore di “golf con vista” presso l’iconico Golf Club Varese.

I – Indemini. La salita al suggestivo Passo di Indemini da Maccagno permette di goder di panorami unici sul Lago Maggiore, immergendosi nella tranquillità e nella bellezza della montagna. Consiglio: la salita al Passo e fino all’Alpe di Neggia, con le sue mille curve, è fantastica per i motociclisti.

J – JRC Ispra. Il sito di ricerca del Joint Research Centre di Ispra, uno dei più grandi centri di ricerca scientifica in Europa, organizza visite specialistiche e attività educative per scoprire le innovazioni tecnologiche e le attività all’avanguardia che vi si svolgono. Consiglio: per chi è interessato alle tecnologie digitali e sostenibili avanzate, a Brunello, Elmec organizza degli Study Tour eccezionali e gratuiti. 

K – Kayak sul Lago di Comabbio. Con un kayak ci si può avventurare sulle acque limpide del Lago di Comabbio, godendo della tranquillità e del dolce paesaggio circostante. Consiglio: per chi preferisce la terra ferma, sul lago c’è il Parco Berrini di Ternate, con giochi adatti a tutti i bambini anche con disabilità.

L – Lago Maggiore a Maccagno. Sulla sponda orientale del Lago Maggiore, Maccagno è un affascinante centro con spiagge pittoresche e un’atmosfera rilassante. Ma il lago è tutto bello, specialmente se  vissuto in barca a vela o in motoscafo. Consiglio per gli sportivi: noleggio e-bike per gita fino a Pino e Veddasca oppure palestra di roccia Il Cinzanino.

Maccagno tour 2022 luoghi

M – Musei d’arte e non solo. In provincia ci sono veramente tante perle più e meno note. Meritano sempre una visita il MAGA di Gallarate, un museo d’arte moderna e contemporanea che ospita opere di artisti famosi, e la Collezione di Villa Panza a Varese, che ha una ricca collezione di arte contemporanea e un suggestivo parco. Consiglio: il Museo dei Fossili di Besano è una chicca per gli appassionati di archeologia.

N – Navigazione sul Lago Maggiore. Una traversata in battello da Laveno alla sponda piemontese del Lago Maggiore è la più economica “crociera” in Italia, e permette di vedere i panorami da un punto di vista unico. Consiglio: da Laveno, la salita in bidonvia al Sasso del Ferro permetterà ai genitori “boomer” di raccontare come erano fatti un tempo alcuni impianti di risalita.

O – Olgiate Olona. Il Museo più lungo del mondo lungo il fiume che dà il nome alla valle. Si parte dalla chiesa di Sant’Antonio Abate a Moncucco, per poi scendere in valle Olona, con Monastero di Torba a Castiglione Olona e arrivare fino a Villa Gonzaga. Consiglio: risalendo fino a Induno Olona, si può visitare la sede della storica birreria Poretti e degustarne i prodotti.

P – Parco del Ticino. Una giornata immersi nella natura nel Parco del Ticino, un’ampia area naturale offre la possibilità di avvistare fauna selvatica e scorci poetici lungo il fiume Ticino e i canali che portano l’acqua fino a Milano. Consiglio: studiare bene gli itinerari, documentarsi e attrezzarsi, perché il Parco è un grande dedalo di vie di comunicazione in cui è facile perdersi.

Q – Questo fine settimana. C’è sempre una lunga lista di opportunità e il mio consiglio è frequentare la pagina aggiornata degli eventi di Varesenews. 

R – Rocca di Angera. L’imponente Rocca di Angera, un castello medievale affacciato sul Lago Maggiore, comprende il Museo della Bambola e del Giocattolo per un’esperienza unica. Consiglio: per chi ama le alte gradazioni, in via Puccini 20, ci sono la sede e l’outlet delle grappe Rossi d’Angera.

rocca di angera - Ulisse piana

S – Sacro Monte di Varese. Il Sacro Monte di Varese, con la passeggiata che collega le cappelle affrescate, è la “Statua delle Libertà” della città. Consiglio: immergersi nell’affascinante ed eclettica casa museo Lodovico Pogliaghi, che contiene il calco originale del portale centrale del Duomo di Milano.

T – Trasporti storici. Varese è anche chiamata provincia con le ali, perché ospita eccellenze aeronautiche di livello mondiale, che hanno fatto la storia dell’aviazione italiana. Per apprezzare questo patrimonio il sito di Volandia offre una combinazione educativo-ludica per famiglie e appassionati. Consiglio: visitare il museo Agusta a Samarate che presenta le originali motociclette ed elicotteri con lo stesso nome.

U – Siti UNESCO. La provincia di Varese vanta diversi siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Oltre al citato Sacro Monte di Varese, le Ville Palladiane di Varese e il Monte San Giorgio a Brusimpiano. Consiglio: il sentiero geo-paleontologico.

V – Villa della Porta Bozzolo. Splendida “villa di delizia” settecentesca, utilizzata dai nobili nei periodi di villeggiatura e ora di proprietà del FAI, Villa Della Porta Bozzolo offre scenografici giardini all’italiana e saloni affrescati in stile rococò. Consiglio: sceglere una delle serate speciali dal programma estivo che comprende “Pic-nic al tramonto”, “A cena con la storia” e “Astronomi per una notte”.

W – Whirlpool Comerio. La multinazionale non c’è più, ma la piscina olimpionica è sempre attiva. Dai tempi di Giovanni Borghi ha fatto nuotare e divertito decine di migliaia di giovani e famiglie. 50 metri, due trampolini, 3 scivoli e un grande prato per rilassarsi al sole. Consiglio: per evitare il troppo pubblico, meglio in settimana e al mattino fino alle 14:00, oppure dalle le 18.00 per una nuotata al tramonto.

Z – Zootecnia. La fattoria didattica Pasqué di Bernate è un centro frequentatissimo e accogliente dove avvicinare i più piccoli agli animali e rilassarsi sui grandi prati liberamente accessibili. Consiglio: per animali un po’ più esotici, c’è la Riserva Faunistica La Torbiera, che garantisce emozioni forti a contatto con grandi erbivori e predatori, protetti in grandi ambienti naturali.

Con queste destinazioni che spaziano dalla natura alle tradizioni culturali, dalla storia ai divertimenti moderni, la provincia di Varese offre un’ampia varietà di attrazioni per ogni tipo di visitatore. Doniamoci il tempo di esplorare questa meravigliosa regione e lasciamoci sorprendere dalle sue bellezze nascoste e dalle esperienze uniche che ha da offrire. Non è necessario viaggiare lontano per vivere momenti speciali: basta aprire la porta accanto, e della propria mente, e immergersi nelle meraviglie che ci circondano.

“Io de’ miei colli ameni nel bel clima innocente passerò i dì sereni tra la beata gente, che di fatiche onusta è vegeta e robusta”, Giovanni Parini, Le Odi, La salubrità dell’aria.

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Pubblicato il 14 Luglio 2023
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