I Brovelli si ritrovano a Ranco, in duecento al raduno alla Festa al Salice
Il più lontano arrivava da Siviglia altri dalla Francia e dalla Svizzera e poi in moltissimi dai dintorni. È stata un successo la giornata organizzata dalla Pro Loco di Ranco
Sono arrivati dalla Francia, dalla Svizzera e anche dalla Spagna alla ricerca di ricordi, legami, racconti e anche solo di una stretta di mano. Sono stati quasi duecento i Brovelli che hanno raggiunto il Lago Maggiore sabato 12 agosto per il raduno internazionale organizzato dalla Pro Loco di Ranco durante gli eventi del Ferragosto sotto il salice. Una giornata di condivisione e ricerca di radici, che ha portato il pienone alla tensostruttura sul lungolago. Tra partecipanti e famigliari sono giunte a Ranco circa 450 persone legate da fili più o meno remoti da parentela o semplicemente soltanto dal cognome in comune.
Alla festa sono stati accolti dagli organizzatori, gli attivissimi volontari della Pro Loco e dall’amministrazione, con i sindaci di Ranco, Francesco Cerutti e di Angera, Marcella Androni. Racconti, aneddoti, premiazioni e anche un po’ di commozione tra i presenti.
«La maggior parte dei Brovelli che si sono registrati proviene dalla zona del Basso Verbano e dalla sponda piemontese, qualcuno anche da Gallarate e dai dintorni – spiega Federico Brovelli, assessore di Ranco e tra gli organizzatori dell’iniziativa -. Non sono mancate però le presenze internazionali. Il più lontano è arrivato da Siviglia, altri da Ginevra e Parigi e poi da diverse zone di Italia, tra cui il Piemonte e Firenze…». Per l’occasione è stato realizzato un registro apposito, è stata fatta una ricerca araldica che ha ricostruito la presenza del cognome Brovelli sul territorio, sono stati raccolti i commenti dei partecipanti e per concludere è stata preparata una grande torta con lo stemma dedicato.
La festa del Ferragosto sotto il Salice prosegue ancora fino alla serata del 15 agosto. Quest’anno nel programma non sono stati inseriti i fuochi d’artificio come è avvenuto per molti anni, ma l’impegno e la creatività dei volontari non hanno fatto mancare l’originalità e di richiamare in questo piccolo borgo del Verbano moltissime persone per una delle feste ormai più partecipate e longeve del Lago Maggiore.
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