Legambiente contro l’eliturismo: “Una minaccia per l’ambiente”
Nonostante i numeri limitati questa modalità di accesso alla montagna è, secondo l'associazione, molto pericolosa per l'ambiente. Un flash mob questa mattina nei pressi del Ghiacciaio del Rutor
Considerare la montagna come una sorta di luna park costituisce un fattore di rischio aggiuntivo per l’ambiente alpino, sempre più fragile e sotto scacco degli effetti della crisi climatica e delle temperature record. Si inserisce in questo quadro, l’attività dell’eliturismo, ovvero l’uso ludico dell’elicottero. Una pratica piuttosto diffusa in alcune aree della Valle D’Aosta – come in molte altre regioni alpine italiane – con sei comprensori che propongono ai turisti in inverno l’eliski e nelle altre stagioni voli panoramici in elicottero sul monte Bianco, sul Rosa, sul Cervino e sul Ghiacciaio del Rutor. Sebbene il settore dell’eliturismo sia molto residuale per il costo elevato che lo rende accessibile a pochi, questo rappresenta una minaccia per l’ambiente alpino e per la sua fauna: dall’inquinamento al rumore, con il rischio di provocare il distacco di valanghe, di disturbare altre pratiche sportive o semplicemente la fruizione silenziosa della montagna, fino al provocare per la fauna, specie in inverno, l’abbandono dei quartieri di svernamento verso aree meno appropriate.
A rilanciare l’allarme, Legambiente, con un flash mob contro l’eliturismo organizzato questa mattina nei pressi del Ghiacciaio del Rutor, alla presenza di volontari, giovani attivisti ed esponenti del mondo scientifico, allo scopo di chiedere alle istituzioni nazionali una normativa in materia di voli a motore in zone di montagna che vieti l’utilizzo ludico dell’elicottero; e agli operatori turistici valdostani, e delle altre regioni, di abbandonare gradualmente questa pratica. Questo l’appello lanciato in occasione della prima tappa della IV edizione di Carovana dei Ghiacciai: la campagna internazionale che monitorerà lo stato di salute dell’alta quota dal 20 agosto al 10 settembre, promossa dall’associazione ambientalista con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano (CGI), in collaborazione con Allianz Foundation, con partner principale FRoSTA, partner sostenitori Sammontana e Seiko e partner tecnico Ephoto. Che quest’anno assume una dimensione internazionale, grazie alla collaborazione con CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) con ben due delle sei tappe localizzate in Austria e Svizzera, allo scopo di costruire nuove alleanze attraverso uno scambio con il mondo della ricerca europeo ma anche con i cittadini e le istituzioni locali.
“Per portare in quota i turisti che lo desiderano e che non sono inclini all’escursionismo è sufficiente sfruttare i tanti impianti di risalita esistenti — dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente CIPRA Italia —. Non vi è alcun bisogno di un dispendioso volo in elicottero della durata di 20 minuti. Il fastidioso andirivieni di elicotteri sopra le teste di chi cammina o sceglie l’alta quota in cerca di quiete è un invito a cambiare valle. L’Italia è l’unico Paese alpino sprovvisto di normativa in materia di voli a motore in zone di montagna, sebbene siano noti i problemi causati dal sorvolo a bassa quota, da quelli ambientali causati dal rumore, al rischio di provocare il distacco di valanghe, al disturbo arrecato ad altre pratiche sportive (in particolare lo scialpinismo e l’escursionismo) o in generale ad altre forme di fruizione silenziosa della montagna. Per questa ragione, congiuntamente al circolo Legambiente Valle d’Aosta, invitiamo gli operatori turistici valdostani a prendere seriamente in considerazione la possibilità di un’uscita graduale dall’eliturismo, estivo e invernale. E ribadiamo la richiesta alle istituzioni nazionali affinché al più presto si pervenga ad un chiaro sistema regolatorio – così come sollecitato da anni dalle associazioni ambientaliste italiane – dove sia consentito e normato l’utilizzo dei velivoli destinati a voli di soccorso, servizio, protezione civile ma che vieti l’utilizzo ludico dell’elicottero (eliski ed eliturismo in primis). Quanto richiesto già era scritto e previsto dalla proposta di legge del 2000 che arrivò ad un passo dall’approvazione del Parlamento, in larga parte condiviso da tutte le associazioni e dall’ENAC, e dalla quale si invita a ripartire”.
Dopo il flash mob inaugurale proseguono le attività della 1° tappa in Valle D’Aosta, sul Ghiacciaio del Rutor. Lunedì 21 agosto la salita al ghiacciaio con il monitoraggio e osservazione delle morfologie glaciali a cura di Paolo Pogliotti e Federico Tognetti, (Arpa Valle d’Aosta); Marta Chiarle (CNR-IRPI); Marco Giardino (CGI). Alle ore 14 il” Saluto al ghiacciaio” con Valerio Zanchetti, “bardo” e suonatore di cornamusa. La tappa terminerà martedì 22 agosto con la conferenza stampa alle ore 10.30 presso il Centro Di Servizio Per Il Volontario di Aosta.
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