Quantcast

Il luinese Giostra torna sulla scena musicale con “Andrà tutto bene”, un brano che racconta la pandemia

Di come l'artista l'ha vissuta e delle riflessioni sulla decisione di vaccinarsi o meno. Lucio: "Questo brano non vuole essere assolutamente un inno al complottismo, ma semplicemente una 'denuncia emotiva' di come mi sono sentito"

generica

A distanza di quasi un anno e mezzo dall’uscita di “sono”, il rapper luinese originario del Salento Lucio Perrone – in arte Giostra – torna sulla scena musicale con il video del nuovo brano “Andrà tutto bene”. Una canzone che affronta la tematica delicata che ha coinvolto l’intera comunità mondiale: la pandemia.

In contrasto con le sue precedenti uscite, questo brano presenta un’atmosfera diversa sia in termini di ritmo che di argomenti trattati. Sembra quasi di tornare al rapper che l’artista ci ha fatto conoscere con uno dei suoi primi brani dal titolo “james.p”, sia nella strumentale creata dallo stesso Lucio, sia per la profondità dei testi.

Il brano racconta di come l’artista ha vissuto la pandemia e delle riflessioni sulla decisione di vaccinarsi o meno. «Questo brano non vuole essere assolutamente un inno al complottismo – spiega Giostra – ma semplicemente una “denuncia emotiva” di come mi sono sentito. Ho vissuto mesi di buio economico se non fosse stato per la mia famiglia e ammetto che ho avuto paura di vaccinarmi, in quanto non ho potuto fare altro per potere continuare a fare le mie attività, senza avere il tempo di rifletterci. Mi sono trovato di fronte medici che mi hanno consigliato di vaccinarmi e altri che mi hanno detto il contrario, quindi psicologicamente non ero sereno, perché non avendo le competenze, chi sono io per dire quale professionista ha ragione?».

«Inoltre – prosegue Giostra -, non è solo questa la motivazione per cui ho scritto questo brano, ma per tutte quelle persone che ahimè non hanno visto la luce dopo le tenebre, sia per il virus sia per problemi economici. È dedicata inoltre, a tutto il sistema sanitario al collasso, alle donne in casa abusate e per chi ha sofferto la solitudine più di altri e anche per chi purtroppo sì è tolto la vita. So che il brano potrà risultare anacronistico – conclude -, ma un esperienza simile ci ha cambiato, mi ha cambiato e mi ha portato dei problemi che ancora oggi sto combattendo. Ritengo che, per rispetto di chi non è più con noi, non possiamo dimenticarci di questo, il mio modo per “uscirne migliori”, fare dell’arte da un periodo buio del genere umano».

Nel video sono presenti inoltre, Davide Felini, attore che studia proprio da giostra recitazione e Antonino Trio, amico fraterno dell’artista e presidente dell’associazione “liberi e forti” dove il rapper è un pilastro fondamentale con oltre dieci anni di militanza.

«Il filmato musicale è un vero e proprio film, ma non sveliamo altro per scelta stessa mia e della casa di produzione del video – fa sapere in ultimo Lucio -. Nessuno di chi ha collaborato a questo progetto, vuole influenzare l’interpretazione degli ascoltatori».

Pubblicato il 28 Agosto 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore