Bianchi risponde a Pellicini sull’ospedale di Luino: “Sindaci già uniti per evidenziarne i problemi”
Il primo cittadino: "Ringraziamo l’Onorevole Pellicini per l'attenzione all'ospedale ma credo, e parlo anche a nome dei sindaci che già presero posizione, che sia auspicabile una azione territoriale più coordinata e condivisa"
«Vorrei far presente all’Onorevole Pellicini e membro della nostra minoranza che i sindaci del distretto hanno già fatto una nota dove si era evidenziato in modo molto puntuale tutte le problematiche relative all’ospedale Confalonieri».
Così inizia la missiva inviataci dal primo cittadino di Luino, Enrico Bianchi, in risposta a quanto dichiarato dall’Onorevole Andrea Pellicini in una lettera indirizzata all’Assessore Regionale del Welfare, Guido Bertolaso, nella quale l’ex sindaco esprime la sua preoccupazione riguardo al possibile depotenziamento dell’ospedale.
«I primi cittadini, riuniti in assemblea, hanno infatti scritto una lettera ad inizio agosto al commissario dell’Asst Sette Laghi Giuseppe Micale e per conoscenza al direttore di Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez e all’assessore regionale Guido Bertolaso. Tema: la situazione di crisi in cui verso l’ospedale di Luino e le difficoltà che quotidianamente la popolazione incontra» spiega ancora Bianchi che, inoltre, sottolinea in estrema sintesi «che la replica dell’ASST Sette era stata “Problemi diffusi nel paese ma grande l’impegno per risolverli”, ma quello che vorremmo adesso è una replica dell’assessore Bertolaso dopo che il territorio si è compattato per evidenziare questi gravi disagi e la situazione di un polo sanitario fondamentale per la zona frontaliera».
I punti già menzionati da tutti i sindaci del Distretto di Luino nella missiva inviata ad inizio agosto:
- Ricostituzione di un’area di ricovero chirurgica disgiunta dall’attuale logistica che vede una condivisione promiscua con la degenza internistica /subacuta.
- Implementare i letti di degenza subacuta
- Medicina riabilitativa soppressa: non è possibile attivare una collaborazione più stretta con Varese viste le attuali difficoltà di ricovero anche delle strutture private convenzionate? Erano 20 letti ora tutti soppressi. Pazienti operati restano poi bloccati nei reparti di degenza in attesa che si liberino spazi nelle strutture riabilitative aumentando ulteriormente le difficoltà sui posti letto di ricovero.
- Ortopedia: la situazione attuale è francamente paradossale. Non è possibile che un primario legittimamente nominato dopo concorso pubblico non possa esercitare al meglio il proprio ruolo e la propria professionalità di sala operatoria. La soluzione prospettata con incarico di servizio ad altra equipe oltre che essere oneroso non risolve il problema e porterebbe come risultato finale la mortificazione professionale di un primario legittimamente nominato con concorso pubblico. Un’altra equipe al lavoro si sovrappone a cosa? Rappresenta una soluzione per il territorio? Sarebbe auspicabile l’attivazione, vista l’emergenza, di ordini di servizio per avvalersi di altre due figure (una da Varese ed una dal Verbano) e dar modo all’attuale servizio di Ortopedia dell’ospedale di Luino di poter svolgere attività di sala operatoria senza elevati oneri aggiuntivi.
- Per la chirurgia vale quanto esposto per l’area ortopedica (peraltro ridotta ai minimi termini): separazione dall’area medica.
- Deve essere assicurata la presenza del tecnico di laboratorio e non la sostituzione con “point of care” di difficile gestione durante le emergenze e l’impegno del personale su altri compiti.
- Il Pronto soccorso deve rimanere tale e lo rimane se resta una presenza di reparto chirurgica e ortopedica adeguata, non deve diventare punto di Primo Soccorso. Questo lo potrebbe diventare invece la struttura convenzionata di Cunardo con una disponibilità dalle ore 8 alle 20. Molte situazioni di codice “bianco” potrebbero già essere valutate in tale presidio. Un opportuno triage potrebbe diminuire il carico ai Ps di Varese Cittiglio e Luino ed il successivo trasferimento dei casi valutati più gravi. Durante la giornata il personale medico che ruota su tale presidio potrebbe essere dedicato a questo servizio.
- Sono numerose le lamentele circa l’operatività delle cooperative di servizio al Ps nelle ore notturne. Queste giungono fino alle Amministrazioni comunali. La domanda che tutti si pongono è: con quali criteri vengono attribuiti gli incarichi a questi addetti? Con quali costi per la comunità? Vengono fatte valutazioni precise e costanti sul loro operato?
- Una valutazione del numero di addetti sull’ospedale di Luino rivela che dal 2018 al 2023 non vi è stata una differenza estrema (326 – 2018 vs 313 – 2023). Eppure la situazione è notevolmente cambiata in peggio. Quali le ragioni?
- L’elenco fornito delle diverse attività ambulatoriali praticate c/o il presidio di Luino non risulta corretto. Né per gli orari e neppure per le disponibilità e possibilità reali. Chiediamo che vengano fornite informazioni precise alla popolazione, ai medici di Medicina generale ai pediatri Dls ed alle Amministrazioni su quanto veramente è attivo a Luino e in quali orari e giorni.
- La struttura di Dialisi locale rappresenta un servizio essenziale, si chiedono rassicurazioni sulla sua permanenza e il mantenimento dell’equipe medica ed infermieristica.
- L’ospedale è un cantiere aperto, la ristrutturazione del PS è fatto positivo, auspichiamo che vengano rispettati i tempi di realizzazione. Restano forti dubbi su capacità della cabina di approvvigionamento elettrico che doveva essere adeguata entro il febbraio 2023. È adeguata alle necessità di una struttura ospedaliera? I continui guasti agli ascensori a cosa sono dovuti?
- La rivisitazione della legge sanitaria regionale, soprattutto in riferimento alle funzioni di “Ospedale di Comunità” non deve considerarsi come sostituzione delle indispensabili prerogative di una attività ospedaliera, bensì integrative e di valore aggiunto. Prima di ogni attivazione di Ospedale di Comunità e di Casa di Comunità ci si deve accertare che vi sia personale disponibile e che non venga “prelevato” dalla struttura ospedaliera;
- In merito alla Casa di Comunità gli Amministratori comunali vorrebbero prendere visione del progetto definitivo dopo che, quanto a suo tempo illustrato, non è più considerato attuabile;
- Il budget annuale per l’ospedale di Luino a quanto ammonta? Rispetto agli altri presidi ospedalieri dell’ASST 7 laghi?
«Ringraziamo quindi l’Onorevole Pellicini per l’attenzione all’ospedale ma credo – conclude Bianchi -, e parlo anche a nome dei sindaci che già presero posizione, che sia auspicabile una azione territoriale più coordinata e condivisa».
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