Cento nuovi infermieri laureati in tre giorni all’Università dell’Insubria tra Varese e Como
La commissione presieduta dal professor Giulio Carcano, con la partecipazione del professor Fabio Angeli, presidente del corso di laurea in Infermieristica, ha svolto i lavori dall’8 al 10 novembre
Cento nuovi infermieri laureati in tre giorni, tra Varese e Como: così l’Università dell’Insubria risponde alla crisi del settore e dà il suo contributo per fornire nuovi professionisti al Servizio Sanitario Nazionale. La commissione presieduta dal professor Giulio Carcano, con la partecipazione del professor Fabio Angeli, presidente del corso di laurea in Infermieristica, ha svolto i lavori dall’8 al 10 novembre nelle due sedi dell’Ateneo a Varese e Como.
La commissione ha valutato tesi di laurea con argomenti diversi ed approfonditi, come il ruolo dell’infermiere nella gestione dell’arresto cardiaco, la prevenzione delle infezioni e la gestione di specifiche problematiche cliniche. «Una eterogeneità di argomenti di tesi – spiega il professor Carcano, direttore del Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica – che testimonia la formazione degli studenti a 360 gradi garantita dal nostro corso di laurea; questo permette di formare professionisti preparati ad affrontare tutte le principali problematiche clinico-assistenziali e pronti per contribuire al cambiamento, ormai necessario, della nostra Sanità. Una preparazione universitaria che è anche stata recentemente riconosciuta dal Censis che ha classificato il nostro Ateneo tra le prime 10 migliori Università per la qualità della didattica erogata nell’ambito delle professioni sanitarie».
L’Insubria ha anche avviato sperimentazioni per fornire ulteriori risposte alle necessità del sistema sanitario. L’ateneo sostiene il progetto Magellano, insieme con la cooperativa Gulliver, l’associazione di categoria del settore sociosanitario no profit Uneba ed altri enti. L’Università dell’Insubria ha iniziato la stipula di atti convenzionali con tre atenei del Paraguay e del Perù per favorire lo scambio di studenti, modello Erasmus: l’Universidad Católica Sedes Sapientiae di Lima-Perù, l’Università Nazionale di Villarrica del Espiritu Santo e l’Universidad Nacional de Asuncion, entrambe del Paraguay. Gli studenti sudamericani potranno frequentare l’ultimo semestre di studi a Varese, conoscere così la realtà lombarda e decidere, magari, di continuare la carriera ai piedi delle Alpi.
L’Insubria ha anche realizzato un corso per integrare la formazione (su regole deontologiche, leggi specifiche, ed utilizzo di farmaci particolari) di venti infermieri peruviani che verranno assunti nelle prossime settimane da Asst Sette Laghi. Questo corso continuerà, poi, ad essere fruibile online per continuare a supportare la formazione di infermieri non italiani che decideranno di lavorare nel nostro paese.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.