La prevenzione alla violenza di genere nelle scuole di Varese, dal nido alle superiori
Nato grazie alla donazione di un benefattore anonimo, il progetto ideato e gestito da Coop Lotta contro l'emarginazione coinvolge centinaia di minori e di famiglie
Varese e provincia, prevenzione e protezione contro la violenza di genere. Attorno a questi tre punti cardine, dettati da un benefattore anonimo gestito da Fondo Filantropico Italiano, è nato “A scuola fa la… differenza!!!” il nuovo progetto sull’educazione e la prevenzione alla violenza di genere avviato nelle scuole del capoluogo e del Varesotto.
Promosso da Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Varese, il progetto ha l’obiettivo di prevenire comportamenti di prevaricazione e violenza di genere individuando e scardinando gli stereotipi e promuovere al contempo contesti in cui riconoscere e valorizzare le differenze in un’ottica di opportunità e risorsa.
«Si tratta di un progetto pilota, concepito per valutare i risultati delle azioni previste, in modo che il modello possa poi essere spendibile anche in altri territori – spiega Sonia Bella, responsabile pedagogica del progetto – Lavoreremo con bambini e ragazzi di tutte le età, con diversi approcci e modalità nei diversi ordini di scuola, dall’asilo nido alle scuole secondarie di diverso indirizzo».
«È un progetto cui teniamo molto, che abbiamo già condiviso con il coordinamento pedagogico delle nostre educatrici e che continueremo a seguire da vicino com’è quotidiano, costante e concreto l’impegno del Comune di Varese contro la Violenza sulle donne – commenta l’assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio – La prevenzione di comportamenti stereotipati nasce e si sviluppa anche grazie a interventi educativi che mettano al centro del percorso di crescita il rispetto della persona, il potenziamento di relazioni positive e la capacità della gestione emotiva dei conflitti in un’ottica di parità».
LE SCUOLE COINVOLTE
Il progetto avrà durata biennale e sta già muovendo i suoi primi passi nei Comuni di Varese, Gallarate, Luino, Saronno e Somma Lombardo.
In particolare “La Scuola fa la… differenza!!!” prevede degli interventi di carattere formativo e informativo in 10 classi delle secondarie di secondo grado: 2 classi per ciascuno dei 5 istituti di scuola superiore del territorio provinciale coinvolti, diversi per indirizzo e tipologia e riportati di seguito.
Liceo Scientifico “Sereni” di Luino
IPC (Istituto professionale commerciale) Einaudi di Varese
Ial (Innovazione apprendimento lavoro) Lombardia di Saronno
Cfp (Centro formazione professionale) di Somma Lombardo
Isis (Istituto statale istruzione superiore) “Andrea Ponti” di Gallarate
Inoltre saranno coinvolte due classi anche presso la primaria Galilei e altre due della secondaria di primo grado Vidoletti, entrambe dell’Istituto Comprensivo Varese Innovativo sarà l’intervento educativo previsto nell’ambito del sistema integrato 0-6 anni che vedrà coinvolti il nido comunale lo Scarabocchio e la scuola dell’infanzia comunale Jolanda Trolli di Varese.
BUONE PRATICHE PER PREVENIRE LA VIOLENZA
Il progetto è già partito al liceo Sereni di Luino e nella scuola Vidoletti di Varese, dove il team di esperti di Coop Lotta contro l’emarginazione ha già incontrato preside, insegnanti e genitori cui è stato presentato il progetto e cui sarà fornita una restituzione «perché il progetto sia il più possibile condiviso e partecipato anche dagli adulti, e in particolare genitori e insegnanti dei ragazzi», spiegano i promotori.
Per ogni classe o gruppo di studenti cinque incontri, con valutazione al termine del percorso e prima di cominciarlo.
Il metodo utilizzato per individuare stereotipi e scardinarli è quello ludico, a partire da giochi, testi e albi illustrati differenti in base all’età di bambini e ragazzi.
Il tutto gestito da 8 professionisti, tra educatori ed educatrici, oltre all’esperta per la valutazione.
«In particolare, per quanto riguarda l’asilo nido, il nostro team non si confronterà direttamente con i bambini perché troppo piccoli – precisa la referente di progetto Alessia Boldetti – Incontreremo solo genitori ed educatrici, per condividere osservazioni, gesti quotidiani, linguaggi e buone pratiche che i bambini apprendono e in base ai quali costruiscono comportamento e aspettative».
Nelle scuole dell’infanzia, attraverso la dimensione ludica, si favorirà la possibilità di cominciare ad esplorare la possibilità di fare scelte libere da stereotipi di genere. Bambine e bambini delle scuole primaria sperimenteranno, attraverso il gioco e la lettura, il confronto reale e simbolico tra i generi, promuovendo il benessere nelle relazioni interpersonali.
I ragazzi e le ragazze della secondaria di primo grado lavoreranno sul riconoscimento degli stereotipi e il rispetto delle scelte, costruendo nella classe un ambiente accogliente, inclusivo, rispettoso delle differenze.
Per le scuole secondarie di secondo grado si interverrà per aumentare la capacità di riconoscimento dello stereotipo nel linguaggio, nei media e nella quotidianità e diminuire gli atteggiamenti sessisti. Approfondendo poi il tema della violenza, agita e subita, per saperla riconoscere e interrompere.
Al termine del percorso bambini e ragazzi di ogni classe saranno accompagnati alla preparazione di un materiale comunicativo o di un evento per lasciare traccia a scuola o portare sul territorio un messaggio di prevenzione rispetto alla violenza maschile sulle donne.
L’ORIGINE DEL PROGETTO
Ci sono grandi donatori che preferiscono rimanere anonimi e che scelgono un’area di intervento cui dedicare la propria generosità. «Compito del Fondo Filantropico Italiano è trovare il progetto giusto o contribuire a costruirlo – spiega Loredana Di Michele, referente dell’Ente – In questo caso le indicazioni erano Varese, prevenzione e protezione dalla violenza di genere». Non un caso considerati i diversi fatti di cronaca che hanno coinvolto la provincia di Varese tra femminicidi e infanticidi commessi dai papà con il dichiarato intento di ferire le madri in quanto ex compagne di vita.
«Abbiamo avviato un’azione conoscitiva sul territorio, incontrando diverse associazioni e comunità che si occupano di violenza contro le donne – aggiunge Di Michele – Le abbiamo ascoltate e abbiamo presentato l’opportunità. Ne sono nati 14 progetti e tra questi il donatore ha scelto quello di Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, finanziandolo con 50 mila euro sui 67 mila richiesti».
«Il resto dell’investimento lo facciamo noi come Cooperativa – afferma Bella – Da molti anni ci occupiamo di educazione che contrasti gli stereotipi di genere e che aumenti la consapevolezza nei confronti di possibili atteggiamenti violenti, subiti o agiti. Troviamo nei ragazzi e nelle ragazze tantissima voglia di interrogarsi e di lavorare per un cambiamento dei rapporti di potere tra i generi, traguardo da raggiungere insieme».
Il progetto durerà 2 anni e si stima per ogni anno il coinvolgimento di 380 studenti e 100 adulti, tra genitori, insegnati, personale Ata e dirigenti.
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