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Luci e magia di Natale alla Reggia di Venaria Reale

Luminografia, eventi e un'atmosfera d'altri tempi in uno dei luoghi piemontesi più amati dai turisti. Il programma degli eventi alla Reggia di Venaria

venaria reale natale

Torna Immaginaria, il grande evento delle festività natalizie alla Venaria Reale: videomapping, sfilate, proiezioni immersive che esaltano l’architettura dei palazzi storici, momenti musicali, incontri, installazioni floreali, mercatini lungo il borgo antico si alternano secondo un ricco programma previsto anche alla Reggia dal 7 dicembre al 7 gennaio. Si inizia giovedì 7 dicembre sera con l’inaugurazione di Immaginaria in piazza dell’Annunziata e l’accensione dei videomapping Luminographie nel centro storico cittadino e sulla facciata della Torre dell’Orologio della Reggia, ideato dall’artista italo-francese Gaspare Di Caro con la curatela di Guido Curto, Direttore generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

Venerdì 8 dicembre la Reggia resterà aperta per il Ponte dell’Immacolata, con la proposta (prevista anche il 9 e 10 dicembre) di una visita tematica per famiglie dal sapore natalizio alla scoperta della Festa dello Zapato, una curiosa tradizione sabauda legata allo scambio di doni. Alla visita seguirà un’attività di laboratorio in cui i bimbi, con l’aiuto degli adulti che li accompagnano, creeranno un calendario dell’Avvento speciale e a tema. Dal 14 dicembre al 6 gennaio le iniziative proseguono con le installazioni floreali di Corollaria winter editon che vestiranno gli spazi della Residenza Sabauda esaltandone le suggestioni dell’atmosfera natalizia (in collaborazione con Orticola e FederFiori). Dal 27 al 30 dicembre la Sala di Diana e la Cappella di Sant’Uberto ospiteranno Natale in Reggia con Lingotto Musica: quattro appuntamenti pomeridiani per vivere la magia del Natale fra brani salottieri romantici, gemme della musica da camera fin de siècle, ritmi spagnoli e rivisitazioni di grandi classici dal temperamento spensierato (a cura di Lingotto Musica, in collaborazione con De Sono Associazione per la Musica e Le Dimore del Quartetto). E ancora: le Sere di Natale alla Reggia con aperture serali straordinarie dal 26 dicembre al 6 gennaio a tariffa speciale (31 dicembre escluso).

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Gaspare Di Caro ha lavorato con Ettore Scola, Mauro Bolognini e Federico Fellini, e filmato due documentari: La forma della scrittura, con Italo Calvino, e Conversation autour d’une caméra, con Eugene Ionesco. Vicino a Philippe Soupault e a Samuel Beckett, per il quale ha scritto una nuova versione del découpage tecnico della sceneggiatura di Film. Ha tradotto in francese tre opere teatrali di Alberto Moravia. Ideatore del primo festival della Commedia dell’Arte di Nizza. Produttore di spettacoli di music-hall. A Nizza, la sua opera plastica viene collocata tra la “pienezza” di Arman e il “vuoto” di Yves Klein. Come Yves Klein, la sua materia prima è lo spazio. Nel 2016 Gaspare Di Caro ha iniziato una collaborazione con la città di Cannes, capitale della Costa Azzurra e del cinema, eletta per il secondo anno consecutivo “Migliore destinazione d’Europa per Festival ed Eventi” nell’ambito dei World Travel Awards. Ad oggi, ha installato più di 300 dei suoi proiettori che possono essere usati in modo permanente in tutta la città. Oggi Cannes è la città di riferimento in materia di illuminazione.

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La luminografia è una tecnica che consente di proiettare a lungo immagini e luci su particolari architettonici, senza causare inquinamento luminoso e favorendo un notevole risparmio energetico. Le immagini vengono calcolate in anticipo e disegnate in prospettiva con la Camera Oscura, tecnica sviluppata nel XV secolo da Giambattista Della Porta, che consente all’artista di proiettare la luce su una superficie perfettamente delimitata. La Camera Oscura è stata utilizzata in passato dai grandi maestri della pittura come Leonardo da Vinci, Caravaggio e Canaletto. Gaspare Di Caro ha illuminato il Cristo Redentore a Rio de Janeiro e la Cattedrale dell’Avana in occasione della visita di Papa Benedetto XVI. Il 22 dicembre 2009, l’artista franco-italiano appartenente al movimento Locative-art, ha dato per la prima volta colore al volto della statua del Cristo Redentore utilizzando la sua tecnica di proiezione di immagini su spazi misurati tramite GPS. Gaspare Di Caro utilizza il neologismo “luminografo”, contrazione delle parole “luce” e “grafica”, per definire in una sola parola le sue performance di illuminazione architettonica, sia dal punto di vista tecnico che artistico. Le misurazioni di distanze, angoli prospettici, linee di fuga, assi e parallassi si ispirano ai calcoli di Filippo Brunelleschi. Pur vantando origini antiche, questa tecnica è decisamente moderna. La luminografia è un nuovo modo di concepire l’illuminazione urbana. Le illuminazioni di Gaspare Di Caro sono considerate dei capolavori, come quelle del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Ha anche illuminato la Cattedrale dell’Avana, in occasione della visita di Benedetto XVI e del riavvicinamento fra Cuba e Stati Uniti, su iniziativa del cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino e de l Museo della Bibbia di Washington. Il documentario Iluminar La Habana, realizzato dal regista cubano Roberto Chile, svela i retroscena della creazione di quest’opera. A Santiago de Cuba ha illuminato la Cattedrale, installando i suoi proiettori dal “Balcón de Fidel”, situato al primo piano del Municipio, a più di 80 metri di distanza. Dalla Cattedrale si è poi esibito in uno spettacolo di luci su Maria. Gaspare Di Caro è stato ribattezzato “Il pittore della luce” in Spagna. Appartenente al movimento Locative-art, si ispira agli artisti dell’École de Nice e del Nouveau Réalisme. Esperto di prospettivismo filosofico, mappe e territori sono i supporti per i suoi ready-made, che traspone dall’oggetto allo spazio multidimensionale, misurato e misurabile. La sua materia prima è lo spazio e il suo strumento preferito il GPS, che gli consente di scegliere e definire uno spazio che rende sensibile, trasformandolo in un punto totemico per le sue cosmogonie, fotografie, oggetti o sculture, e in un punto di riferimento di proiezione per le sue performance luminose. Sfruttando il principio della camera oscura, si serve del GPS per individuare il punto esatto su cui proiettare la sua opera e ottenere una maggiore nitidezza nella riproduzione dell’immagine. Tenendo conto della sua struttura, infatti, è possibile ottenere la sovrapposizione lumino-cromatica delle immagini su particolari architettonici durante le proiezioni su larga scala.

 

Pubblicato il 08 Dicembre 2023
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