“Il Verderamo di Castello Cabiaglio è stato la nostra seconda casa ma è tempo di lasciare”
La stanchezza si fa sentire e Marit Amesz e Marco Battaggi ritengono sia arrivato il momento di "lasciare:" “Speriamo di trovare qualcuno che mantenga viva questa atmosfera e condivida la nostra visione di cucina”
Una vita dedicata agli altri e alla passione per l’arte: lui, tra i fondatori del CAST di Laveno, impegnato con le ONG già dagli anni Settanta a “preparare” progetti sostenibili per l’Africa; lei, con le mani, trasmettendo magia attraverso i suoi quadri. Poi la svolta nel mondo della ristorazione, trasformando l’arte dell’azione e della pittura in un’arte culinaria unica: la preparazione scrupolosa di prodotti locali, trasformati in delizie che per 10 anni hanno soddisfatto i palati di chi ha passato una serata al Verderamo.
E’ la storia di Marit Amesz e Marco Battaggi, che hanno preso le redini del Circolo familiare di Castello Cabiaglio il 1° gennaio 2014 ma che nell’aprile di quest’anno, hanno deciso di abbandonare il timone «perché la stanchezza inizia a farsi sentire e mantenere la qualità richiede uno sforzo sempre maggiore», raccontano.
Una notizia che ha suscitato dispiacere nella comunità e tra coloro che amavano trascorrere le loro serate al Verderamo: «Arrivano da Busto Arsizio, Varese, dalla Svizzera», raccontano i gestori che, nonostante la tristezza, ritengono che sia giunto il momento di dedicarsi alle proprie passioni e reinventarsi, una pratica a cui Marit e Marco sono ormai abituati. Per lui sarà il momento di vivere a pieno la gioia di essere nonno, immergendosi tra i momenti con i nipoti e abbandonandosi a letture senza fine. Per Marit, che ha già numerose mostre alle spalle, sarà invece finalmente il tempo di tornare al suo primo amore, la pittura, concedendosi tutto il tempo che un’artista merita.
Il loro amore per le cose belle e “buone” si percepisce immediatamente all’ingresso del locale: un connubio di storia e tradizione, unito alla modernità che contraddistingue la loro cucina. Per anni si sono dedicati esclusivamente a prodotti locali, con una forte attenzione a rendere ogni serata un’esperienza unica attraverso eventi come concerti, mostre e momenti di intrattenimento che animavano le serate del venerdì. Una sinergia, quella tra Marit e Marco, coltivata nel tempo, grazie anche all’esperienza precedente al Verderamo – nome dato tra l’altro da Marit nel 1989 quando vi lavorò per circa quattro anni e da allora mai più cambiato – svolta al Circolo a Brinzio.
Ciò che gli attuali gestori si augurano ora è «trovare qualcuno che mantenga viva questa atmosfera e condivida la nostra visione di cucina. Questo locale è come una seconda casa per noi, ma siamo stanchi, anche se un po’ tristi», raccontano rivivendo i numerosi momenti che per sempre porteranno nel cuore, come le colazioni nel circolo con alcuni cabiagliesi la domenica mattina: un appuntamento fisso, mai mancato, anche dopo un movimentato sabato sera.
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