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Assumere personale e potenziare il territorio: il direttore della Sette Laghi spiega il suo programma

Il commissario straordinario Micale chiude il 2023 pubblicando ulteriori bandi per assumere infermieri, tecnici e medici. Fa il bilancio di un anno di lavoro e indica le linee del suo nuovo mandato triennale

giuseppe micale

Fino all’ultimo giorno utile del 2023 sono usciti bandi per reclutare personale. Solo oggi, venerdì 29 dicembre, sono stati emessi avvisi pubblici per il reperire di medici in formazione specialistica da assegnare alle strutture di pronto soccorso, per 12 tecnici di radiologia per 12 posti da infermiere a tempo determinato.

Il tema del personale è stato il punto più critico di questo anno da commissario straordinario di Giuseppe Micale che si appresta a ricoprire l’incarico di Direttore generale dell’Asst Sette Laghi per i prossimi tre anni.

115 BANDI PER REPERIRE PERSONALE E 60 DIPENDENTI IN PIÙ

«Questo tema è stato al centro dell’attività dei mesi scorsi perché gli ospedali senza personale non possono funzionare. Abbiamo condotto ben 115 procedure di reclutamento stabilendo, credo, un record a livello regionale. Il saldo tra dicembre 2022 e la fine di quest’anno, però, vede un segno positivo di 60 dipendenti in più. Sono soddisfatto, perché è comunque un risultato importante di questi tempi, ma lo sforzo da parte degli uffici è stato notevole e abbiamo ancora carenze».

Nel dettaglio sono stat eseguiti:  17 avvisi pubblici aperti alla dirigenza, 5 avvisi di mobilità, 12 concorsi per il comparto di cui due per infermiere e un terzo ( da 100 posti) si chiude a inizio gennaio. 16 avvisi a tempo determinato sempre per il comparto, due mobilità di comparto, altri 33 avvisi per altri incarichi.

SALDO NEGATIVO DI 113 INFERMIERI

Oggi, i dipendenti dell’Asst Sette Laghi sono 5278: « L’azienda tiene, nell’area dei medici, grazie alla presenza dell’università e, rispetto a un anno fa, ne abbiamo 30 in più, salendo a 968 – commenta il commissario – C’è un saldo positivo da 76 a 86  anche per le altre figure della dirigenza sanitaria (biologi, farmacisti, psicologi). Ci sono più amministrativi. Siamo riusciti a reclutare sette tecnici di laboratorio, nonostante ci sia una carenza generalizzata. Abbiamo 65 OSS  in più. Vediamo ancora un segno negativo nel saldo degli infermieri. Siamo diminuiti di 113 dipendenti che solo parzialmente potremo coprire, grazie ai bandi a tempo determinato, a cui accennavo prima, e che coinvolgono i neo laureati dell’Insubria, oltre al personale reclutato in Sud America, attraverso il modello di “Erasmus intercontinentale” che ci permetterà di avere ulteriore personale. Già 17 domande sono arrivate per attivare questo percorso di tirocinio».

L’ORGANICO SOTTODIMENSIONATO COSTRINGE ALLA CHIUSURA DI 40 LETTI AL CIRCOLO

A livello di piena capacità operativa, però, alla Sette Laghi mancano circa 170 infermieri, una carenza che obbliga a tenere chiusi una quarantina di letti, solo all’ospedale di Varese, e a non aumentare l’attività chirurgica: «Abbiamo pronti 14 posti al terzo piano del monoblocco da destinare a supporto del pronto soccorso, ma non potrò attivarli prima del 7  gennaio proprio a causa della carenza di personale. La mancanza di strumentiste limita il numero di interventi Non posso potenziare l’offerta di servizi sul territorio».

WELFARE INTEGRATO PER RECLUTARE E FIDELIZZARE PERSONALE

La sfida del neo DG Micale nel 2024 è di attirare personale e, soprattutto, di fidelizzarlo: « Dobbiamo puntare su un welfare integrato. Fornire servizi, agevolazioni, sostegno, offerte che possano alleviare le difficoltà. Mi riferisco a sconti per i trasporti, o convenzioni con supermercati, agevolazioni per i parcheggi. Da parte nostra vorremmo sistemare una palazzina di proprietà per ricavare una trentina di camere con bagno da destinare a chi verrà a lavorare all’Asst. È un segnale di apertura e accoglienza. Come azienda non possiamo prevedere benefit economici o premi perché saremmo bocciati dalla Corte dei Conti dato che non sono previsti da alcuna normativa. Potremo vincere la sfida con l’estero ma anche con il privato, solo se investiremo su forme di welfare integrativo».

MANCANO I TECNICI DI RADIOLOGIA

Il discorso non riguarda solo gli infermieri ma anche tecnici di laboratorio e soprattutto di radiologia: « Questi tecnici sono preziosi e, al momento, non possiamo nemmeno cercarli all’estero perché la nostra tecnologia è all’avanguardia, più avanti rispetto a quella di altri stati».

Per un’azienda come quella varesina, in area di confine, battere la concorrenza diventa davvero un’impresa  «Sarebbe utile un intervento da parte del legislatore, regionale o nazionale. Se ci dessero strumenti per aumentare la nostra attrattività potremmo investire con maggior serenità e avremmo argomenti per trattenere e fidelizzare. Se non c’è il personale, a cascata l’attività viene penalizzata».

COOPERATIVE DI MEDICI ABOLITE DAL 2024: QUALE SOLUZIONE PER I PS PERIFERICI?

La situazione, già complessa e urgente attualmente, rischia di complicarsi dal 2024 quando verrà vietato il ricorso alle cooperative, gruppi esterni che gestiscono pezzi di lavoro come, per esempio, gli infermieri del reparto di subacuti all’Ondoli di Angera o i medici dei servizi di guardia notturna nei pronto soccorso periferici: « L’intento della delibera regionale è quella di assicurare compensi analoghi ai medici che vengono reclutati direttamente da Regione attraverso Areu. Si parla di 80 euro all’ora per incarichi di anestesia o medicina d’urgenza. Considerando la quota spettante alla cooperativa, credo che la cifra per un medico sia uguale. II contratto diretto ci darà modo di selezionare i medici in base alle capacità e professionalità richieste e garantire il rispetto delle normative sui riposi. Per la Sette Laghi, però, si pone un problema di tempo perchè il nostro contratto con le cooperative scadrà a fine gennaio. Per evitare che il meccanismo di Areu non sia ancora funzionante, io, già ai primi di gennaio, disporrò un bando per incarichi libero professionali destinati ai PS. L’urgenza di avviare la procedura risponde proprio alla necessità di arrivare a fine gennaio con nuovi contratti per non interrompere il pubblico servizio».

PER L’ORTOPEDIA DI LUINO CONVENZIONE CON L’ASST GAETANO PINI DI MILANO

Differente il discorso per l’ortopedia di Luino dove attualmente l’attività è gestita da una cooperativa ma dal 2024 sarà svolta in accordo con l’Asst Gaetano Pini di Milano, la principale clinica ortopedica lombarda che, con i suoi 45 specializzandi, arriverà in soccorso del reparto lunense: « Grazie alla regia di Regione, l’Asst Pini dislocherà per un paio d’anni suoi ortopedici al Confalonieri. I medici saranno dipendenti del Pini ma lavoreranno a Luino».
Questa soluzione mette fine, dunque, a un problema che si era aperto l’estate scorsa con le dimissioni dell’allora primario. Per risolvere la questione si era pensato a una sorta di “esternalizzazione del servizio”.  La Sette Laghi aveva pubblicato una manifestazione d’interesse per sondare il terreno: « L’abbiamo ritirata subito perchè il modello avrebbe provocato problemi di coordinamento. Chi si assumeva l’incarico avrebbe “affittato” la sola sala chirurgica portando il proprio personale che non sarebbe stato a disposizione per attività interne».

A GENNAIO I LAVORI PER OL’OSPEDALE DI COMUNITÀ A CUASSO E IN PRIMAVERA CANTIERE NEL PS DI VARESE

Sul fronte edilizio i programmi sono ormai certi: a gennaio verranno assegnati i lavori per l’ospedale di comunità a Cuasso mentre in primavera inizieranno i lavori per migliorare l’accoglienza del Pronto soccorso: « Ci sarà qualche disagio perché i lavori verranno fatti mentre l’attività prosegue e dureranno tre mesi. Si tratta di migliorare il confort delle postazioni, mettendo letti e non barelle, aggiungendo una cassetta dove riporre beni personali, prese di ricarica del cellulare e altre attenzioni per chi dovrà sostare. I 14 letti del terzo piano serviranno anche per alleggerire il pronto soccorso».
Per l’ospedale di comunità di Luino si dovrà attendere l’estate prossima, a lavori del quinto piano ultimati, sempre che ci sia sufficiente personale infermieristico.

INTEGRARE OSPEDALE E TERRITORIO

Tra gli impegni importanti del 2024 anche la gestione dei medici di medicina generale che passeranno sotto le Asst: « Lo sforzo sarà quello di armonizzare e far dialogare i due mondi. La nuova gestione sarà meno burocratica e normativa e più sinergica: è un passaggio impegnativo ma io mi auguro di riuscire a creare un modello integrato che risponda alle esigenze della popolazione. Mi piacerebbe potenziare le case di comunità, garantendo una guardia per i codici minori alternativa al pronto soccorso. Un servizio che andrebbe ad aggiungersi a quello della continuità assistenziale. Ho predisposto un bando destinato ai medici specializzandi che potrebbero garantire 8 ore settimanali.  Per questo obiettivo andrebbe arricchita la dotazione radiologica presente. Sono investimenti a cui stiamo pensando, così come vorremmo mettere una quarta TAC al Circolo per favorire le prestazioni ambulatoriali, soprattutto per quei pazienti fragili che vanno accompagnati all’interno del loro percorso terapeutico e diagnostico».

SUPERARE LA CRISI DEL PERSONALE E COSTRUIRE UN SISTEMA ARMONICO

Se il 2023 è stato un anno di “assestamento” e di completamento delle pratiche aperte, il 2024 per il neo DG Micale sarà complesso e pieno di sfide: « Il mio obiettivo è chiudere il triennio arrivando a costruire un sistema armonico e sinergico tra ospedale e territorio. Il desiderio è di superare questa fase critica e di avere tutto il personale necessario a far funzionare una macchina che continua a migliorare dal punto di vista tecnologico. Ma senza i professionisti servirà a poco».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 30 Dicembre 2023
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