Quantcast

“Battaglia” fiscale tra Italia-Svizzera: il governo abbassa la soglia per il Tax free e il Ticino reagisce

Dal 1° febbraio il tetto per il rimborso dell'imposta sarà fissato a 70 euro. In risposta, la Svizzera sta valutando l'abbassamento del limite di esenzione dall'IVA da 300 a 150 franchi. Vitella: "La modifica offrirà comunque numerosi vantaggi per i commercianti italiani e di confine"

spesa carrello della spesa

Se da una parte l’Italia sta per adottare una misura volta a incentivare gli acquisti dei turisti residenti in paesi al di fuori dell’Unione Europea – argomento caldo nelle relazioni con il vicino Canton Ticino – riducendo il limite di spesa da 154,90 a soli 70 euro per usufruire del Tax Free Shopping, dall’altra parte la Svizzera sta pensando a una proposta altrettante “decisa”. Si tratta dell’opzione, messa in consultazione fino al 15 marzo 2024, di dimezzare il limite di esenzione dall’IVA per le merci acquistate oltreconfine, passando dall’attuale limite di 300 a 150 franchi.

Per comprendere meglio: attualmente chi effettua acquisti in Italia per un importo massimo di 300 franchi non deve pagare alcuna imposta sull’importazione e, al ritorno in Svizzera, ha anche la possibilità – visto il superamento dei 154,90 euro – di farsi rimborsare l’IVA italiana, che ammonta al 22%. Con le nuove disposizioni in arrivo, a partire dal 1° febbraio il limite per usufruire del Tax Free Shopping in Italia sarà invece ridotto a 70 euro, mentre in Svizzera, dopo il 15 marzo, il tetto potrebbe scendere a 150 franchi.

Un aspetto che, tuttavia, non pare destinato a influire in modo negativo sull’economia italiana e dei comuni di confine, anzi.  «Certamente, questa è una spinta positiva per noi commercianti – spiega Franco Vitella, presidente di Confcommercio Ascom Luino -. e allo stesso tempo risponde alle preoccupazioni generate dalle operazioni della Svizzera, che sta valutando di ridurre l’esenzione dall’Iva da 300 a 150 franchi per scoraggiare il turismo degli acquisti all’estero».

Un “progetto”, come raccontato da Vitella, pensato principalmente per il nord della Svizzera, al confine con la Germania e l’Austria, dove gli svizzeri sono soliti recarsi per fare la spesa e acquistare beni, considerando il costo della vita notevolmente più alto del Canton Ticino.

«Questa modifica, sebbene potenzialmente bilanciata dalla proposta svizzera, ci offrirà numerosi vantaggi, soprattutto considerando il significativo differenziale tra l’IVA italiana e quella svizzera». Vantaggi che, con ogni probabilità, saranno riscontrati molto nei comuni di confine, sebbene in alcuni, come spiega il sindaco di Maccagno Fabio Passera, la situazione non subirà cambiamenti significativi: «Forse perché Maccagno è un po’ marginale da questo punto di vista, avendo ad esempio solo un supermercato. Se da un lato potrà incentivare gli attuali commercianti, sono più scettico riguardo alla possibilità di attirare nuove attività. Ciò che sarebbe necessario è un impegno a lungo termine per questa manovra, solo allora potrebbero verificarsi cambiamenti sostanziali».

Se per Maccagno la situazione rimane dunque da “esplorare”, a Lavena Ponte Tresa – visto la centralità e offerta – si osserva un notevole movimento: attualmente, presso la dogana di Ponte Tresa, sono circa 80.000 le fatture che si registrano all’anno. «Un numero che, crediamo, potrà aumentare», conclude Vitella.

Lo conferma anche il primo cittadino di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione italiana dei comuni di frontiera Massimo Mastromarino, che si augura che questa nuova modifica possa inoltre stimolare l’arrivo di “nuovi” turisti, oltre quelli tradizionalmente interessati alla spesa e ai servizi. Settori, questi ultimi, che, tra l’altro, hanno già registrato un aumento significativo nei mesi recenti, anche in considerazione dell’apprezzamento del franco svizzero nel cambio valutario.

di
Pubblicato il 03 Gennaio 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore