“Il Pronto Soccorso è sotto sicurezza”, Monti all’ospedale Carlo Ondoli di Angera
Il presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia in visita ad Angera. Escluso il rischio di una possibile riduzione a 16 ore del pronto soccorso: "L'esito del bando per sostituire le cooperative è stato molto buono"
«Il pronto soccorso di Angera non si chiude, a dispetto di chi ha invece cercato di soffiare vento sulle delle fiamme che non ci sono». A confermalo è il presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia Emanuele Monti, che, dopo l’inaugurazione dell’ambulatorio di diabetologia a Sesto Calende, nella tarda mattina di mercoledì 24 gennaio ha fatto tappa anche all’Ospedale Carlo Ondoli di Angera: un’occasione per una visita di aggiornamento e dialogo con i vari reparti del nosocomio del Basso Verbano.
Insieme al consigliere regionale, presente anche il direttorio sociosanitario di ASST Sette Laghi Giuseppe Calicchio per un confronto lungo i corridoi del Carlo Ondoli con Gianluigi Conterio (presidente del CVA di Angera e nel consiglio nazionale di Anpas), la dottoressa Elisabetta Pini (della direzione medica dell’ospedale) e infine, per Amor – l’associazione delle Mamme dell’Ondoli -, la presidente Sabrina Consiglio e la consigliera Anna Bodini.
I colloqui odierni non potevano non tenere conto anche e soprattutto del recente “stop” indetto dalla Regione ai medici e infermieri gettonisti e del successivo bando regionale per lo smantellamento del sistema delle cooperative a partire dal prossimo febbraio. Prima ancora della visita, nel corso della quale sono stati affronti singolarmente alcune problematiche concrete dell’ospedale (a lungo si è parlato dei “no show”), Calicchio e Monti hanno infatti voluto subito escludere il rischio di una possibile riduzione a 16 ore del servizio di pronto soccorso, ritenuto «un presidio fondamentale per il territorio».
«Tutti necessitano un luogo aperto, non chiuso – spiegano all’ingresso dell’ospedale riassumendo la questione -. L’interruzione del rapporto con le cooperative, creatosi con l’ex ministro Speranza, avrebbe potuto portare a una chiusura nel momento notturno dei quattro pronto soccorso (Angera, Cittiglio, Luino, Tradate). La scelta intrapresa da Regione Lombardia è stata quella avere dei medici assunti direttamente con il sistema centrale della Regione. L’esito del bando regionale è stato molto buono: le quasi novecento adesioni (851, ndr.) ci permetteranno, quasi sicuramente, di tenere il pronto soccorso aperto anche di notte, e di avere personale per garantire la continuità delle prestazioni angeresi. Possiamo dire che la situazione è “sotto sicurezza“».
«L’Ospedale di Angera è in salute, con a disposizione tanti elementi di qualità per il territorio – conclude Monti, che cogliendo della presenza di Amor propone un Open day del Carlo Ondoli -. Da sempre difendiamo questo presidio ospedaliero, questa visita con la nuova direzione è stata l’occasione per affrontare i progetti sociosanitari e ma anche le problematiche, che devono essere gestite da subito».
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