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Al circolo PD di Luino un incontro per commemorare la Giornata della Memoria

Lo scopo sarà quello di far conoscere, far memoria e non dimenticare ciò che è successo sul territorio negli anni 1943 – 1945. Relatore dell’incontro il professor Giovanni Petrotta

Giornata della memoria generico

Il Circolo del Partito democratico di Luino organizza, per sabato 27 gennaio dalle 17,00 alle 19,00 nella sua sede in via Manzoni, un incontro per commemorare la Giornata della Memoria.

In Italia , la Giornata della Memoria è stata istituita dal Parlamento italiano nel luglio 2000 su proposta del deputato Furio Colombo dell’allora Partito Democratico di Sinistra (Pds), per ricordare, ogni 27 gennaio, “ la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. Cinque anni dopo, nel novembre 2005, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) decide che il 27 gennaio diventi la Giornata della Memoria in tutto il mondo.

Relatore dell’incontro che verrà promosso a Luino, sarà il professor Giovanni Petrotta, “ricercatore” di storia locale, iscritto al Pd. Lo scopo sarà quello di far conoscere, far memoria e non dimenticare ciò che è successo sul territorio, negli anni 1943 – 1945, gli Ebrei in fuga verso la Svizzera e i militari italiani arrestati e deportati come “schiavi” in Germania, durante la repubblica fascista di Salò e l’occupazione nazista.

Nell’incontro si parlerà di quanto è successo a Ponte Tresa, l’11 marzo 1934 e le conseguenze avute nel mondo ebraico a Torino e nell’Italia fascista. Si comunicherà che già nel settembre del 1943, tre mesi prima del suo arresto, una spia fascista denunciava ai tedeschi la figura di don Piero Folli, quale aiutante degli Ebrei. Si parlerà, inoltre, egli Ebrei “salvati”dai “ragazzi di Villa Emma”, alla famiglia Ravenna, a Pinin Carpi, e di quelli “sommersi”, che nelle vicinanze della nostra frontiera italo-svizzera son stati più di cento. Di essi verrà comunicato il nome, la data ed il luogo del loro arresto.

Diversi Ebrei furono arrestati dai fascisti, dopo esser respinti dai doganieri svizzeri come Liliana Latis, Elsa Waktor e come capitò agli Ebrei arrestati a Voldomino con don Folli. In questo incontro, si racconterà che anche nel Luinese molti Ebrei furono consegnati da italiani, per delazione o per denaro, ai nazifascisti, come capitò, a Franco Tedeschi, fidanzato della sorella di Primo Levi, al rabbino Carlo Zelokovits di Fiume e alle famiglie Vamos, Kugler, Altmann, Berger, Herskovits con Goti Bauer, anch’esse provenienti da Fiume. E, in ultimo, si discuterà di militari italiani arrestati, deportati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 , come nel caso del sottotenente luinese Natale Schiani.

Pubblicato il 25 Gennaio 2024
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