“Volti e storie di un paese dimenticato”: a Luino un fine settimana dedicato all’Afghanistan
Una conferenza, un incontro con i giovani studenti del Liceo Sereni e dell'Isis di Luino e una mostra: questi gli appuntamenti che cercheranno di cogliere lo spirito di quel paese e della sua gente
(A cura del Tavolo per la Pace dell’Alto Verbano)
Sono ormai quasi tre anni che in Afghanistan hanno ripreso il potere i talebani instaurandovi un regime teocratico integralista. Dopo una occupazione durata 20 anni nella quale si stima abbiano perso la vita più di 50.000 civili (fonte: Watson Institute) e dopo aver speso una quantità di denaro inimmaginabile (solo l’Italia ha speso quasi 9 miliardi di euro), nell’agosto 2021 la coalizione militare internazionale che, ricordiamo, aveva invaso il Paese come risposta agli attentati delle Torri Gemelle a New York, ha abbandonato in fretta e furia il paese. Da allora di Afghanistan non si sente quasi più parlare.
Spesso i modi di dire esprimono in modo didascalico delle verità; ma non sempre ciò è vero. Per quanto riguarda l’Afghanistan, il detto: ”nessuna nuova, buona nuova” certamente non vale. Allora per avere “nuove” su quanto accade ora in Afghanistan, il Tavolo per la Pace dell’Alto Verbano con il Gruppo volontari Emergency di Varese e con il patrocinio del Comune di Luino, ha invitato a Luino il dott. Walimohamad Atai.
Il dottor Atai nasce in Afghanistan nel 1996 e si occupa di diritti umani. Viene accusato dai talebani di essere una spia dell’Occidente e, dopo un attentato a cui scampa miracolosamente, si vede costretto a fuggire dal suo Paese. Ottiene asilo politico in Italia e qui inizia un capillare lavoro di informazione e dialogo interreligioso e interculturale.
Assieme alla sorella fonda l’associazione FAWN (Free Afghan Women Now) per la difesa dei diritti delle donne afgane. Consegue una laurea triennale in scienze della mediazione linguistica e una in scienze dell’educazione a Milano, ottenendo inoltre una laurea magistrale in relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Pavia. È educatore professionale socio-pedagogico, docente, interprete e traduttore giurato, mediatore interculturale e interreligioso. Attualmente vive in provincia di Varese. Tra le sue numerose pubblicazioni si citano: “Ho rifiutato il paradiso per non uccidere”, ed. Multimage. “Il martire mancato, come sono uscito dall’inferno del fanatismo”, ed. Multimage. “L’Afghanistan alla ricerca della pace”, ed. Multimage.
Il dott. Atai incontrerà gli studenti del Liceo Sereni e dell’I.S.I.S. “Città di Luino – C. Volontè” nella mattinata del 9 febbraio. Per questa occasione è stata allestita al Liceo e successivamente sarà esposta all’I.S.I.S., una rassegna di immagini che ritraggono in particolare ragazze e ragazzi afghani a scuola, al lavoro e in momenti di svago.
Alle ore 21 di venerdì 9 febbraio, l’ospite terrà una conferenza presso Palazzo Verbania di Luino. La conferenza del dott. Atai sarà introdotta dai volontari di Emergency che illustreranno le attività che l’associazione fondata da Gino Strada continua a svolgere in Afghanistan.
Durante le giornate di sabato 10 e domenica 11 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00, sarà visitabile, sempre a Palazzo Verbania, una preziosa mostra del fotografo Giuseppe Bosio; fotografie che riescono a cogliere lo spirito di quel Paese e della sua gente. L’autore sarà presente alla conferenza del venerdì sera.
Durante gli orari di apertura della mostra, Emergency metterà a disposizione dei visitatori dei visori multimediali attraverso i quali sperimentare l’esperienza virtuale di una operazione di soccorso della sua nave Live Support.
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