Arte, storia e design: i gioielli di Carola Caputo insigniti della “De.Co” di Angera
La gemmologa e designer riceve per la seconda volta il riconoscimento di "Denominazione comunale di origine". Le sue creazioni si ispirano e hanno un forte legame con un portagioie di epoca romana, rinvenuto nella cittadina negli Anni Ottanta
Angera premia le sue eccellenze. Sono I gioielli di Angera – Linea Scrigno Segreto, che hanno ricevuto il riconoscimento di Denominazione comunale di origine (De.Co). Un risultato raggiunto dalla gemmologa e designer Carola Caputo, che ha trasformato gli antichi tesori del territorio in arte. In un’unione di tecniche millenarie e nuove tecnologie, per creare i propri gioielli la giovane artigiana ha avuto come ispirazione un’esposizione al Civico Museo Archeologico.
«Prosegue l’attività dell’assessorato alla Cultura e al Turismo nella valorizzazione delle eccellenze artigianali che sono impegnate a dare nuova vita al patrimonio e alle tradizioni angeresi – commenta l’amministrazione -. Come è noto, la Deco è un riconoscimento che i Comuni possono attribuire a prodotti tipici. Oppure, come in questo caso, a quelli che elevano il talento manuale a un progetto di riscoperta del territorio e delle sua storia».
Caputo – designer e figlia d’arte – durante una visita al Museo Archeologico era rimasta colpita dalla bellezza di alcune lamine in bronzo che decoravano anticamente uno scrigno portagioie di età romana, rinvenuto ad Angera in via Milano negli Anni Ottanta.
«Le lamine decoravano un elemento prezioso, collegato al mondo femminile e destinato a contenere cosmetici o gioielli appartenuti ad una matrona angerese vissuta duemila anni fa – racconta Valentina Dezza, conservatrice del museo -. Le lamine presentavano una decorazione a pelta, un antico scudo dalla forma particolare a cui gli antichi attribuivano un significato apotropaico. Ed è proprio a questa forma geometrica, dal valore protettivo, che Carola Caputo si è ispirata per la creazione della linea di gioielli».
I gioielli della Linea Scrigno Segreto – che includono collane, bracciali, portachiavi, anelli, orecchini e baciamano – sono realizzati con materiali ispirati a quelli in uso nel mondo antico. Come il bronzo o l’argento, con inserti ferrosi o frammenti di laterizi che contribuiscono a renderli pezzi unici e originali. «Sono ispirati al motivo a pelta, un sorta di scudo a forma di crescente lunare, molto comune in tempi remoti – spiega Carola Caputo -. Sono rimasta colpita dal fatto che le lamine di Angera, caratterizzate proprio da questa decorazione “portafortuna”, provenissero da un oggetto prettamente femminile, destinato alla cura del corpo e dello spirito. Mi sembrava un bel messaggio per un gioiello unico, che possa essere non solo acquistato ma soprattutto regalato, e che racconti un frammento della storia delle donne della città».
I Gioielli di Angera – Linea Scrigno Segreto sono il quinto prodotto ad aver ottenuto la De.Co. Così come il Pane di Angera, il Vino Muffato Mott Caré, lo Zafferano di Angera e i Gioielli di Angera – Linea Dervonia. Caputo infatti aveva già ottenuto un primo riconoscimento De.Co con un’altra parure, ispirata ad un gioiello celtico sempre custodito presso il museo locale.
Così l’assessore alla Cultura, Giacomo Baranzini: «Siamo molto felici di vedere come la storia plurimillenaria di Angera – attraverso l’attività di ricerca e valorizzazione del meraviglioso museo, che quest’anno compie 50 anni e del Museo Diffuso – continui a essere di ispirazione per i giovani e per l’imprenditoria locale. Il dialogo tra passato e presente, tra storia e creatività contemporanea sono infatti motore per lo sviluppo sostenibile del territorio».
L’inaugurazione della nuova Deco è in calendario per domenica 25 febbraio, alle 17.30, al Civico Museo Archeologico di via Marconi. Alle 15, invece, verrà proposto ai bambini tra i 7 e 12 anni l’attività “Magiche Forme al Vento”, dedicata alla forma della pelta, con un laboratorio per realizzare “oscilla”, degli arredi, che in antichità venivano sospesi in portici e giardini dell’antichità. Gli eventi sono gratuiti su prenotazione all’indirizzo prenotazioniangera@gmail.com.
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