Betta Giordani e Sesto Futura: “Renderemo Sesto Calende la casa di tutti i suoi cittadini”
Primo incontro elettorale per la lista civica di Sesto Calende. Il gruppo si presenta e detta le proprie linee guida: "Il dialogo, l'ascolto e la partecipazione per cambiare Sesto Calende. La città merita di più e maggiore cura"
Far diventare Sesto Calende la casa di tutti i suoi cittadini. Con questo concetto Betta Giordani e Sesto Futura hanno dato il via alla campagna elettorale in vista dell’8 e del 9 giugno, quando la città sarà chiamata alle urne per scegliere il nuovo sindaco.
Nella serata di ieri, mercoledì 20 marzo, la prima uscita pubblica della nuova lista, nata dall’alleanza civica tra Insieme per Sesto e Sesto2030, è stata senza dubbio incoraggiante: la sala consiliare era più che gremita per sentire da vicino le idee e le prime proposte della “Maestra Betta“, insegnante premiata lo scorso settembre con la benemerenza cittadina e prima donna a candidarsi per la fascia tricolore nella storia sestese.
Accanto a Giordani presente anche la squadra di Sesto Futura, che non ancora non si può considerare né definitiva né tanto meno al completo ma già ben nutrita, a partire dalla ultima new entry: Loredana D’Agaro, la storica bibliotecaria conosciuta in città semplicemente come “Dada”, in pensione da ottobre dopo essere stata l’anima e la custode della “casa della cultura sestese”. Con lei nel gruppo (non per forza nella lista) anche Valentina dell’Orto, Michele Ponti, Barbara Mercalli, Floriana Tollini, Gianni Bullo, Cristian Gnodi, Laurence Campé, Alessandra Malini e Giorgio Circosta, quest’ultimo candidato come vicesindaco.
Proprio sul concetto di “casa” si sviluppa la visione di cambiamento ideata da Giordani insieme alla sua lista, «perché i luoghi diventano davvero “casa” solo quando sono abitati veramente. “Casa” è una parola comune e frequente, ma non vogliamo che sia un’immagine banale – sottolinea Giordani -. Alla parola casa è fortemente legata l’idea del prendersi cura del posto in cui si abita, dell’impegno, del bene comune che prevale su quello individuale».
La ricetta del cambiamento? Il dialogo, l’ascolto, il civismo e i patti di amministrazione condivisa, «un nuovo strumento per dare una base più larga e più solida alla collaborazione fattiva dei cittadini nella cura dei beni comuni, senza tuttavia de-responsabilizzare l’impegno dell’amministrazione» così spiega Alessandra Malini.
IL CIVISMO
«In questi mesi mi sono state già attaccate etichette che non mi appartengono – commenta Giordani -. Io sono e resto la persona che in molti hanno conosciuto nel mondo della scuola, con i miei valori e le mie scelte. Dietro a questo gruppo non ci sono le logiche delle segreterie di partito, tanto meno gli interessi personali. Il nostro punto di riferimento è la civitas, ovvero la città e i suoi cittadini. Saremo al servizio di Sesto Calende con un unico obiettivo: il suo bene».
Dopo la presentazione del candidato sindaco, la serata corale moderata da Gianni Bullo ha dato largo spazio al resto della squadra. Tante sono infatti “le case” che secondo Sesto Futura la città merita di avere o di vedere rinnovate, «dove vivere sicuri, dove muoversi più facilmente sia in auto che a piedi e in bicicletta».
A gettare “le fondamenta” Giorgio Circosta. Al candidato “vice” il compito di illustrare il risultato degli incontri Dialoghi svolti in inverno tutti i quartieri sestesi che hanno messo in luce i temi più sentiti, come il decoro, la pulizia e la sicurezza. Con «un piano straordinario per la manutenzione stradale e dei marciapiedi» questi saranno i punti importanti del programma insieme alla scuola, lo sport e la viabilità.
Tra le prime idee presentate, alcune a budget zero (o quasi) con l’obiettivo di «recuperare il rapporto di fiducia tra l’amministrazione e il cittadino». Per esempio, il ripristino di organi oggi inattivi come i comitati di quartiere, il consiglio comunale dei ragazzi e la possibilità di istituire il controllo di vicinato, una volta avviato un confronto con i carabinieri, la locale e i Comuni limitrofi che hanno già adottato questa misura.
Per mettere i cittadini al centro, la lista ha in programma anche l’introduzione del bilancio partecipativo, sostanzialmente una quota del bilancio comunale che l’amministrazione mette a disposizione di uno o più progetti ideati e votati direttamente dai cittadini.
I VOLTI DI “SESTO FUTURA”
La serata è stata dunque anche l’occasione per permettere ai componenti della squadra di presentarsi alla città.
Il gruppo ha riconfermato alcune personalità già passate dal consiglio comunale sestese con Insieme per Sesto e Sesto2030 fra cui Floriana Tollini, Barbara Mercalli, Alessandra Malini, Leonardo Balzarini e lo stesso Circosta.
A loro si aggiungono volti nuovi per la politica locale ma conosciuti in città, tutti esponenti della società civile come la già citata Loredana D’Agaro, Gianni Bullo, scrittore locale, Valentina dell’Orto, attiva nel mondo del turismo, Laurence Campé, assistente amministrativa al JRC e trai i fondatori di Sesto2030, Michele Ponti, fondatore di una delle prime associazioni giovanili sestesi e vero e proprio padre spirituale per molte band locali, Cristian Gnodi, istruttore sportivo e presidente della squadra di basket sordi di Varese – che nel novembre 2024 ospiterà il campionato europeo.
Ogni (possibile) candidato ha mostrato una parte del piano che Sesto Futura sta ancora ideando prima di proporlo alla città: da uno strumento di dialogo con tutte le realtà, associazionismo e volontariato, alla «necessità di investire meglio e in modo trasparente le risorse derivanti dalla tassa di soggiorno lungo tutto l’anno in collaborazione con i commercianti e con la Pro Loco» fino alla gestione «programmata, non promiscua» degli spazi pubblici, come la sala culturale Cesare da Sesto, il campo sportivo, il Parco Europa, la ciclovia del Lago Maggiore e la Nuova Marna, quest’ultimo tema molto sentito in città. «Spazi a cui deve essere restituita la dignità per essere nuovamente sentiti e vissuti dai sestesi, con l’eventuale creazione di nuovi».
LA SCUOLA E IL PRENDERSI CURA
Naturalmente Giordani, insegnante, ha voluto dedicare parole anche per la scuola, che “non deve più essere vista come un costo”, ma come il primo centro di formazione, aggregazione e cultura.
«Metteremo la scuola al centro del nostro impegno per la cittadinanza – conclude -. Quando a settembre ho ricevuto la benemerenza avevo in mente i bambini, ho pensato all’impegno prima di mia madre, insegnante, e poi mio nei loro confronti. Questa è la strada per continuare a prendermi cura di loro e costruire il loro futuro, che è nostro compito. Se, come diceva Don Milani, la scuola è la finestra del mondo, probabilmente fare il sindaco è stare dentro il mondo, tutti i giorni, con le sfide e i problemi che ci possono essere. In questa sfida porto la mia conoscenza di Sesto e della sua storia, la mia esperienza non solo scolastica ma anche amministrativa nel rapporto coi Comuni, gli enti locali, gli organismi territoriali e il sistema sanitario che si occupa di infanzia».
Questo secondo il gruppo è il paradigma del cambiamento, sintetizzato in tre punti: «aver cura, prendersi cura e ricevere cura, che Giordani spiega così: «aver cura significa attenzione e rispetto verso l’ambiente, la città, le persone; prendersi cura vuole dire con azioni e gesti concreti; ricevere cura, infine, il diritto di ogni uomo e donna, vecchio e bambino».
“NON SIATE INDIFFERENTI”
Come già fatto a gennaio, in occasione della presentazione di Giordani alla stampa, anche ieri sera Gianni Bulli ha concluso la serata con un appello alla cittadinanza di tre parole, quello che potrebbe essere il motto di Sesto Futura per la campagna elettorale di questa primavera: «non siate indifferenti».
Ed è così che la sfida al centrodestra, che questa settimana dovrebbe annunciare il suo candidato, è ufficialmente aperta.
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