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Lombardia sempre prima per raccolta RAEE nel 2023, Varese cresce per dato pro capite

Il Rapporto regionale del Centro di Coordinamento RAEE mostra che con 62.660 tonnellate avviate a corretto riciclo la regione mantiene il primato a livello nazionale per volumi di raccolta complessivi

Generico 01 Apr 2024

Secondo il Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE – l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia – nel 2023 la Lombardia ha raccolto 62.660 tonnellate di RAEE.

In forza di questi volumi la regione si conferma al primo posto della classifica nazionale. Rispetto al 2022 si tratta di un dato in calo del 2,5%, che risulta però migliore della flessione a livello nazionale (-3,1%). Cala anche la raccolta pro capite (-2,5%) che si attesta a 6,30 kg per abitante, al di sopra della media italiana (5,92 kg/ab).

Raccolta per raggruppamenti
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE emerge che il calo dei volumi regionali deriva dalla forte riduzione (-29,1%) dei quantitativi di Tv e monitor (R3) che si fermano a 5.750 tonnellate. Il risultato è in linea con il calo fisiologico a doppio digit registrato a livello nazionale (-32,9%) e si traduce in oltre 2.360 tonnellate in meno avviate a corretto riciclo.
Pressocché invariate le raccolte di sorgenti luminose (R5), che perdono l’1,5% e si attestano a 412 tonnellate, e di freddo e clima (R1) la cui raccolta si ferma a 15.391 tonnellate (-0,3%). In miglioramento invece i volumi di raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che con il +3,7% salgono a 17.111 tonnellate, e di grandi bianchi (R2) che si attestano a 23.996 tonnellate (+0,7%).

Raccolta per province
I minori volumi regionali sono la conseguenza del calo delle raccolte di ben nove delle 12 province lombarde. Fanno eccezione solo quelle di Mantova (+4,4%), che raggiunge le 2.540 tonnellate, di Varese (+1,5%) che sale a 4.514 tonnellate e di Cremona (+1,2%) per un totale di 2.165 tonnellate. Il calo dei volumi più consistente è stato registrato dalla provincia di Sondrio (-6,3%) la cui raccolta si ferma a 1.102 tonnellate, seguita da quella di Milano (-5%) che con 21.144 tonnellate continua ad avviare a riciclo il 34% dei quantitativi regionali complessivi. Seguono Lodi (-4,3%) con 1.155 tonnellate, Bergamo (-2,7%) per 6.301 tonnellate, Monza e della Brianza (-2,1%) per un totale di 6.057 tonnellate, Brescia (-1,9%) per 8.294 tonnellate, Como (-1,8%) per 4.686 tonnellate, Pavia (-1,7%) per 2.724 tonnellate totali e Lecco (-0,3%) per un totale di 1.978 tonnellate.

La raccolta pro capite più elevata spetta ancora una volta alla provincia di Como con 7,88 kg/ab (-1,7%). Il dato pro capite comasco è determinato in particolar modo dalla raccolta di lavatrici e grandi bianchi, il cui risultato è superiore di oltre 1 kg (+57,3%) alla media nazionale (2,07 kg/ab). Più in generale, salgono a otto le province lombarde con un dato pro capite superiore alla media Italia (5,92 kg/ab): Monza e della Brianza con 6,96 kg/ab (-2,1%), Brescia con 6,62 (-1,9%), Milano con 6,58 kg/ab (-4,9%), Mantova con 6,28 kg/ab (+4,3%), Cremona e Sondrio sono a pari merito con 6,16 kg/ab, (la prima fa il +1,3%, la seconda il -6,4%) e Lecco con 5,95 kg/ab (-0,3%).

Anche gli abitanti della provincia di Milano raccolgono quasi 1 kg di lavatrici e grandi bianchi in più (+45,7%) rispetto alla media italiana, mentre le province di Brescia, Cremona, Lecco e Mantova ottengono un simile risultato nella raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo.

Al di sotto del dato medio nazionale i dati pro capite delle restanti province: Bergamo con 5,71 kg/ab (-2,7%), Varese con 5,12 kg/ab (+1,4%), Pavia con 5,09 kg/ab (-1,7%), ultima Lodi con 5,08 kg/ab (-4,3%).

Raccolta per tipologia di siti
L’analisi della raccolta regionale effettuata sulla base della rete infrastrutturale evidenza che quasi il 78% della raccolta complessiva è effettuata presso i centri di raccolta comunali (CdR), poco più del 22% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). Entrambe le performance sono in linea con l’andamento medio nazionale, ma non trasversale a tutte le province: nove delle 12 province lombarde – Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia, Sondrio e Varese – raccolgono almeno il 90% dei rifiuti elettronici presso i CdR; a Como, Monza e Brianza e Milano i cittadini consegnano, rispettivamente il 41,2%, il 32,4% e il 40,4% dei propri RAEE, presso i retailer di elettronica di consumo.

«Nel 2023 la Lombardia mantiene una situazione di stabilità rispetto al 2022: la regione conferma il primato nazionale per volumi complessivi e l’andamento di quattro raggruppamenti su cinque rimane invariato –  commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE -. Il risultato pro capite è superiore alla media nazionale e, elemento importante, aumenta il numero di province per cui questa considerazione è valida. In una regione sviluppata come la Lombardia la performance deve migliorare in maniera significativa, affinché questo accada è fondamentale che tutti i soggetti responsabili dell’attività di raccolta facciano la propria parte. È evidente come nelle province dove la raccolta viene effettuata nei soli centri di raccolta comunali si faccia più fatica a raggiungere ottimi livelli di raccolta, in particolare nei raggruppamenti 1 e 2. Proprio in questi raggruppamenti la gestione opaca di alcuni operatori borderline priva la regione di quantitativi significativi. È necessario pertanto puntare in prima battuta sulla formazione degli operatori della raccolta e poi su maggiori controlli di tutti i soggetti coinvolti da parte degli organi preposti».

«La Lombardia è la regione più virtuosa d’Italia ed è un modello europeo anche nella raccolta di RAEE –  dichiara Giorgio Maione, assessore all’Ambiente e clima della Regione Lombardia -. Un risultato rilevante, perché il corretto smaltimento di questa tipologia di rifiuti è essenziale per la tutela dell’ambiente e contribuisce a combattere la crescente carenza di risorse. La Regione Lombardia ha scelto di puntare in maniera decisa sull’economia circolare in tutti i settori. Una visione che sta premiando e che ci spinge a trovare ulteriori soluzioni innovative per incentivare il riuso e la riduzione dei rifiuti. Il comportamento virtuoso dei cittadini è la base di questo concetto e i dati dimostrano come i lombardi abbiano una spiccata sensibilità verso i temi ambientali».

Il Report RAEE 2023 in Lombardia

 

Pubblicato il 04 Aprile 2024
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