Il Comi di Luino al lavoro per realizzare un “Co-living” per anziani autosufficienti
É stato presentato martedì 7 maggio all’attenzione dei sindaci di Comunità Montana, del Direttore di ASST e della Presidente del Piano di Zona, il progetto che tenta di dare risposta a “quello che ci chiedono gli anziani nei prossimi anni”
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Una popolazione anziana in aumento, con proiezioni che indicano un crescente numero di ultra 65enni anche nel territorio dell’Alto Verbano, portando la quota degli anziani al 35% entro il 2050, con un incremento dell’11% rispetto al 2023.
Una tendenza su cui il Comi di Luino ha puntato i riflettori, presentando martedì 7 maggio il progetto “Co-Living Casa Gé”: iniziativa che mira a trasformare uno stabile esistente in piccoli appartamenti destinati ad anziani autosufficienti, con l’obiettivo di adeguare il sistema sociale e sanitario ai cambiamenti in atto. Il progetto punta a evitare l’ospedalizzazione e a privilegiare interventi mirati alla prevenzione, all’assistenza domiciliare, alla socializzazione e alla ricerca di nuove forme di abitabilità “leggera” per gli anziani.
«Sempre più spesso le persone anziane si trovano a vivere in condizioni di solitudine in relazione alla mancanza di familiari o persone a loro care – ha introdotto Gianfranco Malagola, presidente del CDA del Comi Luino -. Il progetto “Co-living Casa Gè” si propone di offrire un luogo dove le persone anziane autosufficienti possono vivere insieme, mantenendo la propria indipendenza, facendosi compagnia e combattendo l’isolamento e il rischio legato alla solitudine».
Casa Gè (nella foto), una costruzione risalente agli inizi del ‘900 e donata alla Fondazione nel 2010, ha la fortuna di essere situata a circa 50 metri dalla RSA, un aspetto cruciale del progetto, che consentirà di offrire ai residenti servizi come l’assistenza sanitaria 24h su 24h e la disponibilità di personale altamente specializzato.
Per quanto riguarda la sua riqualificazione, Malagola ha spiegato che «nel mese di luglio 2023 è stato attivato un concorso d’idee per la ristrutturazione e tra i tre architetti partecipanti, la migliore proposta è stata quella dell’Arch. Lucchina di Varese, che ha tenuto conto delle esigenze degli anziani, progettando un ambiente accogliente e accessibile anche per persone con disabilità». Un progetto che prevede la realizzazione di 7 mini-appartamenti, di cui due doppi, per un totale di 9 anziani autosufficienti e un costo complessivo di 885,500 mila euro. Il pre-progetto ha partecipato anche al Bando Housing Sociale della Fondazione Cariplo e se a gennaio 2025 dovesse essere approvato, il 50% di questi lavori potranno essere finanziati a fondo perduto dal bando.
«Con una buona organizzazione del lavoro si ritiene che il progetto sia realizzabile in circa 12 mesi a partire dalla definizione dei finanziamenti necessari per la sua realizzazione» ha concluso Malagola.
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