Bancarotta da 20 milioni, coniugi in fuga alle Seichelles
La coppia se l'è data a gambe quando hanno capito che la loro società era ormai al capolinea. La Procura di Busto ha sequestrato beni per 15 milioni di euro in un solo mese grazie al lavoro coordinato di Carabinieri e Guardia di Finanza
In fuga alle Seichelles quando la bancarotta è ormai alle porte. Due coniugi di Sesto Calende, proprietari della Nord Marine snc, sede legale a Torino ma affari gestiti dalla cittadina sul lago Maggiore, sono stati denunciati dalla Procura della repubblica di Busto Arsizio per una bancarotta fraudolenta da circa 21 milioni di euro. Questa mattina, nella sala conferenze della procura bustocca, sono stati presentati i dati dell‘operazione "Ghost ship" nella quale sono stati sequestrati, prima che i proprietari potessero farle sparire, 38 eleganti imbarcazioni, 11 automezzi e 5 immobili dei quali uno è una villa di superlusso a Lavagna con parco vista mare annesso. Solo quest’ultima aveva un valore commerciale di 1 milione di euro. A portare a termine l’operazione sono stati la Guardia di Finanza di Gallarate e i Carabinieri della stessa città, dopo un lavoro molto intenso durato circa un mese e coordinato dal pubblico ministero di Busto Arsizio Francesca Parola.
Proprio il procuratore di Busto Francesco Dettori ha presentato il grande lavoro di polizia giudiziaria che ha permesso di recuperare praticamente tutto il patrimonio della Nord Marine prima che finisse svenduto e i soldi volatilizzati all’estero. Il capitano della compagnia delle Fiamme gialle gallaratesi, Paolo Pettine, ha spiegato che le indagini sono partite da strane vendite a basso prezzo di imbarcazioni da parte di questa società mentre il capitano dei carabinieri Michele La Stella ha ricostruito alcune denunce provenienti da società di leasing e da singoli cittadini che avevano avuto a che fare con la Nord Marine. La società, infatti, mostrava perdite per 4 milioni di euro a fronte di un indebitamento verso le banche per 21 milioni di euro.
Una volta scoperto che i coniugi avevano ritirato i figli da scuola rendendosi irreperibili è scattato il sequestro dei beni per un valore complessivo di 15 milioni di euro. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Antonio Morelli ha sottolineato l’importanza dello strumento del sequestro preventivo che ha permesso di congelare i beni prima che questi fossero tutti venduti. La casa di Lavagna, infatti, era già stata messa in vendita e alcune imbarcazioni erano state già svendute. Le imbarcazioni sequestrate, ben 38, sono soprattutto motoscafi di lusso e alcuni di loro avevano un valore pari o superiore agli 800 mila euro (nella foto a destra uno dei mezzi sequestrati).
Non è da escludere che nelle prossme settimane possano esserci ulteriori sviluppi della vicenda: è ancora tutto da valutare il bilancio societario e la possibile evasione fiscale che potrebbe derivare da un più approfondito esame. Al momento la coppia rimane irreperibile, non si sa se ancora alle Seichelles o in altro Stato.
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