Autobus al posto dei treni Trenord, “modalità illegittime e disagi”
Rfi, gestore delle linee Fs, ha disposto la chiusura di diverse linee per lavori. Comprese quelle turistiche sui laghi. Dario Balotta, di Europa Verde, contesta però anche le modalità di gestione del servizio sostitutivo
Arriva l’estate e chiudono centinaia di chilometri di ferrovie, per le necessità di lavori. Un disagio che viene affrontato – anche su linee a vocazione turistica, come quelle del Lago Maggiore – ricorrendo agli autobus.
E proprio su questo arriva la critica di Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde: «L’inizio della stagione estiva come prevedibile è stato caratterizzato da disservizi, ritardi, perdite di coincidenze e soppressioni delle centinaia di corse autobus sostitutive dei treni programmate giornalmente da Trenord. Alla sostituzione estiva dei treni con autobus sono interessate ben 13 linee (il 30% della rete lombarda). Questa eccessiva concentrazione di lavori di manutenzione straordinaria decisa da RFI comporta l’utilizzo di numerosi autobus sostitutivi è stata affrontata da Trenord violando le norme in vigore» sostiene Balotta.
Le norme «prevedono la messa a gara dei servizi visto che viene superata la soglia massima di spesa esente dalle gare di 443 mila euro in base all’articolo 50 del TUE (Trattato Unione Europea). Con l’aggravante che l’assegnazione dei servizi sostitutivi di autobus è avvenuta di fatto in house a favore di un un consorzio controllato da Trenord che vede come unici azionisti le Ferrovie Nord e Busitalia Rail srl del gruppo FS. In pratica Trenord (50% FNM e 50% gruppo FS) affida a se stessa i servizi sostitutivi autobus. Il consorzio a sua volta sub affida a gestori locali i servizi sostitutivi».
«Già nel 2018 Trenord quando in un ricorrente periodo di “collassamento” dovette centinaia di treni per sei mesi affidò la gestione ad un suo consorzio dei servizi che si risolse nel modo più conveniente ma meno efficiente dei sub-appalti a piccole imprese. A rendere platealmente illecita questa soluzione c’è la lettera del marzo scorso dell’Antitrust alla Regione che “anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sono presenti specifiche misure volte a incentivare maggiormente le regioni a organizzare gare per i contratti regionali di servizio pubblico”. L’Autorità in quell’occasione aveva individuato anche il mancato rispetto della normativa riguardo i servizi automobilistici che sostituiscono o integrano la modalità ferroviaria in modo continuativo. Per questi ultimi, infatti, la norma impone l’affidamento tramite gara pubblica».
La ferrovia tra Gallarate e Laveno chiuderà per tutto il mese di agosto
Linee ferroviarie con chiusure nel periodo estivo in Lombardia
A i lavori sono interessate 13 linee regionali e ,parzialmente, inter-regionali per un totale di 600 km di binari che, sui 1.700 km ,costituiscono oltre il 30% della rete. Alcune chiusure dureranno tre mesi, come la Monza-Lecco (45 km), la Colico Sondrio-Tirano (67 km), la Como-Lecco (42 km), la Gallarate-Domodossola (64 km), la Pavia- Mortara-Vercelli (67 km).
Per due mesi (luglio e agosto) resterà inattiva la tratta Milano Lambrate – Milano San Cristoforo (13 km), mentre a Giugno saranno ferme le linee Cremona-Treviglio (Km 65) e la Cremona-Fidenza (34 km). Nel mese di agosto verranno interrotte le linee Brescia-Cremona (52 km), Gallarate-Luino (32 km), Pavia-Torreberetti-Alessandria ( 65 km) e Laveno Mombello-Gallarate (30 km) .
Va ricordato che dall’inizio dell’anno sono anche chiuse, per il raddoppio della linea e lo saranno per almeno tre anni, le tratte Bergamo-Ponte San Pietro (8 km) e Mantova-Bozzolo (26 km). I treni soppressi delle varie linee saranno sostituiti da autobus con aumenti dei tempi di viaggio e dei disagi ,sia per i pendolari che per i turisti.
«È svantaggioso concentrare i lavori nella sola stagione estiva,in particolare in agosto , perchè sarà difficile per Trenord organizzare e gestire centinaia di sostituzioni di treni, già carenti in tempi normali, con autobus e dare le relative informazioni alla clientela. Molti cantieri in passato venivano gestiti da RFI senza chiudere le linee, solo con parziali interruzioni notturne, festive o con rallentamenti di velocità. Alcune linee sui laghi di Como, Maggiore e Valtellina, come la Colico-Sondrio-Tirano, la Laveno Mombello- Luino-Gallarate e la Domodossola-Stresa-Gallarate ,sono turistiche e molto frequentate dai pendolari. Alcune tratte interrotte fanno parte di importanti itinerari del trasporto merci ; anch’esso subirà una forte penalizzazione con soppressioni di treni e trasporto alternativo su Tir».
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