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Giugno si chiude con 89 morti sul lavoro. Nei primi sei mesi del 2024 sono 495 (+15%)

Il dossier dell'Osservatorio nazionale di Bologna "Caduti sul lavoro" di Carlo Soricelli. Medaglia d'oro per le province piemontesi Verbano Cusio Ossola e Biella con zero morti

Morti sul lavoro 2024

Giugno si chiude con 89 morti sul lavoro. Nei primi sei mesi dell’anno in Italia i decessi sono stati 495. Se si aggiungono quelli in itinere, cioè quelli che si verificano lungo il tragitto per raggiungere il posto di lavoro, si raggiunge quota 735.
L’aumento rispetto al 2023 è del 15,5%,  una cifra notevole, considerato che si parla di morti sul lavoro. Negli allegati tutte le notizie utili per comprendere le reali dimensioni di queste tragedie e della sua composizione. Lo rende noto Carlo Soricelli curatore di “Caduti sul lavoro” l’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro

La regione che detiene il triste primato è il civilissimo Trentino Alto Adige (25 morti), mentre la regione più virtuosa è il Lazio. Soricelli assegna una medaglia di carbone, bronzo, argento e oro considerando le morti sul lavoro sulla base della popolazione di una determinata regione o provincia. E così oltre al Trentino, si vedono assegnare la medaglia di carbone il Molise (6 morti), Valle D’Aosta (2 morti), Abruzzo (21 morti), Liguria (24 morti) e Basilicata (8 morti).
La provincia di Varese con 3 morti si prende una medaglia d’argento. Medaglia d’oro, invece, per le province piemontesi del  Verbano Cusio Ossola, Biella e per quella siciliana di Enna con zero morti.
Rispetto alle fasce di età sono gli ultrasessantenni quelli che muoiono di più.
«Molto si potrebbe fare per evitare tutto questo e non si fa» dichiara in una nota stampa Soricelli.

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Pubblicato il 01 Luglio 2024
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