Sigaretta e salute orale: i danni (da conoscere) oltre l’estetica
Nel momento in cui si chiamano in causa le conseguenze delle bionde sul benessere del cavo orale, è doveroso andare oltre ai danni che riguardano l'estetica dei denti
Siamo abituati a soffermarci, quando pensiamo ai danni provocati dal fumo di sigaretta, all’impatto sui polmoni. Il tabagismo, però, influenza negativamente la salute di tutto il corpo, bocca compresa.
Nel momento in cui si chiamano in causa le conseguenze delle bionde sul benessere del cavo orale, è doveroso andare oltre ai danni che riguardano l’estetica dei denti. Sono tra i più evidenti, su questo non c’è dubbio, e creano un forte disagio sociale frutto anche della centralità che il sorriso ha nella società dell’immagine (e della condivisione social).
Essenziale, però, è fare un passo oltre alle questioni di bellezza, documentandosi su rischi come quello dell’insorgenza di carie.
Non tutti sanno che nei fumatori è ridotta la produzione di saliva. Questo rende meno rapida ed efficiente l’eliminazione dei batteri, con conseguente aumento della probabilità di avere a che fare con diagnosi di carie.
Il fumo causa l’aumento di batteri nel cavo orale, in particolare di quelli anaerobi, anche attraverso l’inibizione dell’apporto di ossigeno alle gengive. Come sottolineano, nelle loro guide sul web che rappresentano un caso unico e virtuoso di divulgazione in Italia sulla salute orale, gli esperti dello Studio Dentistico Cozzolino, se non si interviene tempestivamente con sedute di rimozione del tartaro è molto probabile l’insorgenza di parodontite.
Questa patologia, che attacca il tessuto di sostegno del dente, portando, se trascurata, anche alla sua perdita, secondo diversi studi – uno dei più recenti ha visto impegnato un team del National Defence Medical Center di Taipei a Taiwan – potrebbe accelerare l’invecchiamento del cervello.
C’è già chi inizia a parlare della possibilità di annoverare la parodontite tra i fattori di rischio della demenza (ad oggi, non sono stati tutti classificati in letteratura medica).
Parlare di perdita dei denti vuol dire, per forza di cose, considerare anche il mondo dell’implantologia, branca che, in pochi anni, ha fatto passi da gigante verso la bassa invasività delle procedure.
Quando a essere trattato è un fumatore, il lavoro dello specialista può essere interessato da complicazioni rilevanti. A cosa sono dovute? Alla frequente necessità di ricorrere a procedure di rigenerazione a causa della scarsa rappresentazione ossea e al rischio di contaminazioni.
Per questo motivo, tra le indicazioni preoperatorie rientra la cessazione del fumo di sigaretta – possibilmente anche l’utilizzo di quella elettronica – prima dell’intervento.
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