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La stazione di Luino rinasce come nuovo polo per la formazione e la cultura giovanile

Un nuovo edificio, ispirato alla stazione e con l'aspetto di un treno della conoscenza, ospiterà tutte le scuole superiori di Luino. Questo il fulcro del masterplan presentato ieri a Palazzo Verbania, che punta a riqualificare tutta l'area ferroviaria

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Un nuovo polo scolastico, un hub della cultura giovanile internazionale, ma anche un centro enogastronomico dei sapori locali, uno spazio dedicato alla vendita e alle attività laboratoriali sul recupero e riuso degli oggetti, un museo dei trasporti, il potenziamento delle attività della Verbano Express e, nell’edificio principale, un nuovo atrio con biglietteria, spazi di coworking e una ottimizzazione degli spazi esistenti.

Sono questi gli obiettivi dell’ambizioso masterplan per la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria di Luino, presentati ieri, giovedì 4 luglio, dall’amministrazione comunale alla cittadinanza. Un’area che, secondo il progetto, sarà collegata da un loop: una pista ciclopedonale rialzata che, partendo dal parcheggio “ex parigine”, passerà sopra i binari del treno per arrivare al parcheggio “V locale”.

«L’ambito della stazione è molto interessante e strategico perché si trova in pieno centro città, ma da anni presenta problemi di sicurezza. L’edificio della stazione, emblematico per la città di Luino, è in uno stato di degrado a causa del suo sottoutilizzo. Nonostante gli sforzi di RFI e del comune per la manutenzione, l’area è spesso soggetta a usi impropri – ha aperto i lavori Francesca Porfiri, assessore all’Urbanistica -. E’ stato quindi necessario chiederci cosa avrebbe potuto creare interesse e movimento intorno alla stazione per farla tornare a vivere. Considerando i fattori ambientali e di mobilità, ma anche il fatto che gli istituti superiori nella zona di Villaggio Menotti presentano diverse criticità e hanno un forte impatto sul quartiere residenziale, abbiamo pensato di trasferire tutti gli istituti superiori nell’area dello scalo ferroviario. Questo per creare un hub per la cultura giovanile, degno del ruolo che la scuola e la formazione devono avere. Pensiamo che gli studenti in centro possano creare una massa tale da rivitalizzare tutta l’area intorno alla stazione. Portare tutte le scuole superiori lì, inoltre, permetterebbe di facilitare il confronto tra diverse attività, tra studenti, spazi esterni, attrezzature sportive, il verde e la biblioteca. Questo rappresenta il vero senso della rigenerazione urbana. Abbiamo richiesto sinergie con altri enti coinvolti in questo progetto e – aggiunge Porfiri – dopo esserci confrontati con Regione, ci è stato chiesto di buttare il cuore oltre l’ostacolo e definire un masterplan, per dare delle linee guida e per avere un costo complessivo da suddividere poi in lotti».

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Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’architetto Corrado Tagliabue, prende ispirazione dalle varie testimonianze storiche che descrivono la Stazione di Luino come un’icona internazionale. Come scriveva Piero Chiara, la cui “facciata troneggia sopra la piazza appena abbozzata”, evocando un’epoca in cui la stazione si apriva su “meravigliosi prospetti, per la mole, la varietà e l’eleganza dei grandiosi edifici” (Luigi Boniforti).

Ed è da quella grandezza e internazionalità che prende vita il progetto, con l’intento di unire modernità e sensibilità ambientale e contemporanea. Gli obiettivi sono chiari: conservare il valore storico della stazione e, nel contempo, inserire un edificio che abbia l’ambizione di fare cultura e memoria della storia e della civiltà italiana.

IL NUOVO POLO SCOLASTICO E LA PALESTRA

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Francesca Porfiri racconta che il nuovo polo scolastico pensato nello scalo ferroviario, il cui progetto esecutivo nascerà da un confronto con la scuola, punta a diventare un autentico “Treno della Conoscenza”, un centro focale per la formazione e la cultura giovanile e internazionale. In questa prospettiva, come per ogni treno, il motore iniziale e fondamentale è rappresentato dalla costruzione di una palestra, concepita modularmente per essere un catalizzatore di sviluppo, versatile e suddivisa in tre parti. A questa motrice si aggiungeranno le “carrozze”, destinate al Liceo Scientifico (40 aule), all’ISIS Città di Luino (48 aule complessive) e al CPF (18 aule). Il design, come già accennato, richiamerà quello di un treno, con l’ultima carrozza che darà l’impressione di poter essere ulteriormente estesa, non costituendo però un unico lungo edificio ma presentando una “appendice alta” che permetterà di attraversare le varie carrozze e di guardare oltre la struttura. A completare l’idea di “treno”, ci sarà un pergolato esterno che ricorda le banchine dove idealmente gli studenti attenderanno l’ingresso a scuola.

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L’obiettivo principale sarà definire, dopo gli otto mesi necessari per la pianificazione urbanistica, un accordo di programma tra tutti gli enti interessati e avviare prioritariamente la costruzione di una prima parte della palestra, che sarà a disposizione non solo delle scuole ma anche dell’intera comunità.

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Nel rendering principale, la palestra appare nella sua versione a tre campi, con una tribuna capace di ospitare fino a 1000 persone sedute, mentre all’esterno si nota una pista di atletica a quattro corsie e campi da basket e pallavolo.

Particolare attenzione è stata prestata anche all’aspetto ambientale, con ipotesi di dotare il complesso scolastico di pannelli fotovoltaici dal colore cotto, per garantire un’integrazione visiva omogenea nell’area dello Scalo Ferroviario. Sul lato sud, affacciato sul fiume Tresa, saranno invece installati pannelli fotovoltaici colorati.

PARCO FERROVIARIO 

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Accanto al polo scolastico, prenderà vita il “parco ferroviario”. Come mostrato nel rendering, l’intento è di espandere l’area verde anche tra i binari che attraversano l’edificio ex parigine e la pensilina, che sarà restaurata e fornita di servizi come una velostazione, una ciclofficina e un percorso coperto per il Loop (la pista ciclopedonale). «L’idea – spiega l’architetto Tagliabue – è quella di creare un giardino in movimento, caratterizzato da piante provenienti anche da paesi lontani, per infondere un senso di internazionalità in questo contesto».

COSTI COMPLESSIVI

Il progetto complessivo è stato suddiviso in tre macro lotti e, secondo il primo budget ipotizzato, si prevede un investimento totale di quasi 40 milioni di euro. Importo tuttavia destinato a ridursi grazie alla vendita degli immobili degli istituti superiori.

Il primo lotto, che comprende la costruzione di una prima parte di palestra, la realizzazione delle prime carrozze per il Liceo Scientifico Sereni e per l’ISIS, oltre al lavoro sulle rive armate per la sicurezza e le attrezzature sportive all’aperto, ammonta a 14,2 milioni di euro. Una prima cifra che potrebbe però scendere a “soli” circa 2,5 milioni di euro, grazie, come detto, a una prima alienazione degli immobili del Liceo Sereni e dell’ISIS, una volta riqualificati e convertiti in nuove residenze, con un recupero previsto di circa 11,6 milioni di euro.

Il secondo lotto, che ammonta a quasi 15 milioni di euro, comprende invece la creazione del Parco Ferroviario, la realizzazione delle carrozze 3 e 4 (per la sede distaccata dell’Isis, l’Itis, e il CFP), la completa realizzazione della palestra con le tribune, la viabilità interna e il restauro della pensilina esistente. Anche in questo caso, è prevista una riduzione di costi di poco più di 5,5 milioni di euro, in questo caso grazie alla prevista alienazione degli edifici del CFP e dell’ITIS (sede distaccata dell’Isis).

Il terzo lotto, con un costo complessivo di quasi 10 milioni di euro, si concentrerà in ultimo sulla riqualificazione interna della stazione. Le opere includono la creazione di un distretto per la cultura giovanile internazionale (oggetto di richiesta di cofinanziamento), un hub dedicato ai sapori del territorio, spazi per la vendita e attività di riuso. All’interno della stazione stessa, invece, lo spostamento della biglietteria nell’atrio e dei servizi ad alta affluenza come la polizia locale e ferroviaria, la presenza dell’associazione Banca del Tempo e di spazi attrezzati per il coworking. Non da ultimo, è prevista la realizzazione del loop, il sovrappasso ciclopedonale che ha l’ambizione di collegare tutto l’area.

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Pubblicato il 05 Luglio 2024
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