Avevano installato una vera e propria piazza di spaccio nel letto di un torrente, forse per cercare di non dare nell’occhio in questa torrida stagione: i clienti arrivavano sulle rive del fiume, per poi scomparire alla spicciolata subito dopo.

Passaggi di mano di droga che non sono sfuggiti alla squadra Mobile di Novara che ha teso la trappola e fatto scattare due arresti in flagranza di reato.

Il tutto in seguito a numerose segnalazioni di cittadini relative ad un anomalo afflusso di tossicodipendenti nella zona boschiva di Sant’Antonio, località di Fontaneto D’Agogna.

Durante l’espletamento dell’attività di controllo gli operatori notavano diversi giovani raggiungere il letto di un torrente, dove si intrattenevano per pochi secondi con i due predetti cittadini Marocchini intenti in attività di scambio eseguite con circospezione. I due ragazzi stranieri avevano allestito un vero e proprio “bazar” della droga all’interno della zona verde, predisponendo su di un piano i sacchetti contenenti lo stupefacente e tutto il necessario per confezionare le dosi.

A quel punto gli agenti impiegati nel servizio hanno deciso di intervenire e, dopo una rocambolesca fuga nei boschi, sono riusciti a fermare i due nordafricani trovandoli in possesso di 170 grammi di cocaina, 220 grammi di eroina e 300 grammi di hashish, oltre a circa 4950 euro in contanti ed una pistola di libera vendita poi rivelatasi la perfetta riproduzione di una calibro 358 a tamburo.

Al termine delle formalità di rito i due sono stati tratti in arresto e condotti presso la casa circondariale di Novara.

A seguito dell’udienza di convalida agli arrestati è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora esteso a tutta la provincia di Novara.