Due classi in meno nelle medie superiori del VCO
Due classi in meno nelle medie superiori del VCO
Ci saranno due classi in meno, 54 studenti, alla partenza dell’anno scolastico 2019-20. “Ma – avverte Maria Cecilia Micheletti, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale – i numeri sono distribuiti in modo molto diseguale sul territorio”. A subire la perdita più secca, 118 iscritti in meno, è l’Istituto alberghiero Erminio Maggia più per le vicende dell’ultimo anno scolastico – l’incertezza sulla nuova sede, il rifiuto di insegnanti e studenti di fare lezione all’ex liceo linguistico, le polemiche sul riscaldamento insufficiente nelle 16 aule al collegio Rosmini – che per una reale disaffezione a questo tipo di studi. Oltretutto la dirigenza scolastica è vacante, dopo la decisione della professoressa Manuela Miglio di trasferisti a Baveno. “Ma a fine agosto ci sarà almeno un reggente”, informa Micheletti. Il pensionamento, a fine agosto, di Chiara Barbè al Cavalieri e la vicenda del trasferimento di 10 classi al Ferrini Franzosini non ha influito sulla popolazione scolastica che cresce di 38 unità. Il Cobianchi cresce di 128 unità. In crescita di 19 unità anche il liceo Spezia di Domodossola di 19 unità. Decrescono il Marconi Einaudi di Domodossola, di 43 unità; il Ferrini-Franzosini, di 37; il Dalla Chiesa Spinelli a Omegna di 22, i Il Fobelli di Crodo, di 14; il Gobetti a Omegna di 5.
Maggia a parte, anche la decrescita va interpretata, avverte Franco Francovilla dell’Ufficio scolastico territoriale: “A livello nazionale c’è una tendenza a privilegiare i licei sull’istruzione professionale”. Questo spiegherebbe i dati del Ferrini Franzosini, del Dalla Chiesa Spinelli, del Marconi Galletti Einaudi, del Fobelli. Fa eccezione il Cobianchi che può contare sulla tradizionale utenza dalla Lombardia. “Si tratta – aggiunge Francovilla – di saper intercettare i cambiamenti nel mondo del lavoro ed adeguare l’offerta formativa”. “E’ quello che stiamo facendo – spiega Nadia Tantardini, dirigente del Ferrini Franzosini – adeguando la nostra offerta formativa al made in Italy”. “Intendiamo tenere sotto osservazione l’evoluzione della popolazione scolastica – commenta il consigliere delegato all’edilizia scolastica Giandomenico Albertella – nel medio lungo periodo. Se, ad esempio, continuasse la contrazione dei numeri al Dalla Chiesa Spinelli col ritmo degli ultimi anni, da due sedi passeremmo ad una con una riduzione conseguente dei costi di gestione e manutenzione”.
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