Disagio e fragilità degli adolescenti: sabato 14 settembre riflessioni e confronto con Stefano Cirillo
La sofferenza degli adolescenti al centro della “conversazione aperta” di Stefano Cirillo che si terrà sabato con modalità di partecipazione on line
La Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli festeggia trent’anni di attività, proponendo una riflessione su un tema di grande attualità, il disagio e la sofferenza degli adolescenti.
Sabato 14 settembre, Stefano Cirillo apre i lavori presentando un caso agli specializzandi delle quattro sedi della scuola. A seguire, dalle 11, la riflessione continua con una conversazione aperta alla partecipazione della stampa e degli operatori.
Stefano Cirillo, Anna Maria Sorrentino e Matteo Selvini, co-responsabili della scuola, e Monica Piccapietra, della UONPIA polo di Via Barabino di Milano, risponderanno alle domande e alle osservazioni, nel corso sessione aperta moderata da Barbara Di Tommaso, consulente sui temi della progettazione sociale e dei servizi alle persone.
L’incontro può essere seguito online su ZOOM o in presenza.
Disagio e fragilità degli adolescenti
La sofferenza degli adolescenti e dei giovani si esprime ancora attraverso sintomi e patologie “tradizionali”, anoressia, bulimia, dipendenze. Ma accanto a questo, si vedono disturbi diversificati e complessi, di tipo oppositivo-provocatorio, di violenza su sé stessi, stati di depressione, suicidi, rinuncia allo studio e alla socialità. Il disagio sembra essere meno collegato a un sintomo specifico e più connesso alla difficoltà e al fallimento della relazione genitori figli, così come a difficoltà relazionali e di confronto con i pari.
La Scuola nei suoi trent’anni di attività ha visto i grandi cambiamenti della famiglia: l’evoluzione dei padri, le famiglie a doppia carriera, l’aumento delle separazioni, le famiglie allargate e multiculturali. Questi cambiamenti non devono essere demonizzati, ma è necessario aiutare le famiglie, anche le famiglie fragili, a diventare una risorsa. I familiari possono essere collaborativamente coinvolti per capire insieme cosa ha provocato sofferenze e traumi e quale può essere il loro ruolo di aiuto.
Scuola di Psicoterapia – La psicoterapia sistemica
Mara Selvini Palazzoli (1916-1999) è stata una pioniera della psicoterapia e i suoi testi sull’anoressia sono stati tradotti in tutto il mondo. Il suo principale contributo teorico e clinico riguarda la “terapia familiare”: i pazienti più gravi non possono essere curati solo individualmente, serve un approccio diverso.
Si è sviluppato così uno dei principali filoni della psicoterapia contemporanea, quello sistemico, caratterizzato appunto dal coinvolgimento nella terapia del sistema di appartenenza. In trent’anni la terapia familiare si è evoluta e si è sempre mostrata in grado di rispondere efficacemente alle nuove domande di aiuto dei pazienti. Si è recuperata l’importanza della dimensione individuale accanto a quella familiare: l’attenzione all’individuo e alla storia della sua vita, sia esso un genitore o il paziente stesso, permette di tenere a mente la complessità delle storie di vita.
Molte ragazze e ragazzi, adolescenti e giovani, frequentemente in una posizione oppositiva alla famiglia stessa, hanno sperimentato con successo la psicoterapia sistemica. Il familiare partecipa alla seduta e testimonia il suo impegno, la sua dedizione, la sua intenzione di stare accanto al giovane. E questo è un bene riparativo di sofferenze passate, che hanno lasciato la loro traccia nella vita del paziente.
Il disagio psicologico aumenta tra le ragazze e nella fascia di età 14-18 anni
Dal report UNICEF “The State of Children in the European Union 2024” emerge che in Europa più di 11 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni soffrano di disagio psicologico.
Lo studio “Neurosviluppo, salute mentale e benessere psicologico di bambini e adolescenti in Lombardia 2015-2022” (Quaderno n. 48 di Fondazione Cariplo) conferma un processo incrementale in atto a livello internazionale, analizzando i dati della nostra regione.
«In epoca pre pandemica, l’incremento progressivo dei minorenni in contatto con il Servizio Sanitario per disturbi del neurosviluppo è già ampiamente evidente e riguarda la maggior parte delle classi di età prese in esame, sia in valore assoluto sia in rapporto alla numerosità della popolazione di riferimento. In epoca post pandemica, gli accessi ai servizi di utenti con disturbi del neurosviluppo non hanno ancora raggiunto i livelli del 2019, tranne nell’area dei trattamenti farmaceutici e nella residenzialità terapeutica. Se si analizzano però in modo differenziato classi di età, genere e livello di complessità, in tutte le tipologie di dati analizzati si evidenzia un incremento post pandemico degli utenti di genere femminile e nella classe di età 14-18, in particolare per i disturbi psichiatrici che, nel 2022, supera sia in valore assoluto sia in prevalenza i livelli del 2019. Nei dati provenienti da alcuni servizi, tale fenomeno è evidente anche nella classe di età 11-13, sebbene in forma meno marcata”.
L’esperienza clinica della Scuola di Psicoterapia Mara Selvini conferma questo quadro generale, ma mostra anche un cambiamento nell’approccio alle cure: in questi ultimi anni sono diminuiti gli adolescenti che devono essere trascinati in terapia perché rifiutano ogni aiuto. Sempre più spesso ragazze e ragazzi cominciano ad andare dallo psicoterapeuta già a 12-13 anni, anche su loro stessa richiesta, ma, nei casi più gravi, le psicoterapie solo individuali non funzionano e questi giovani stanno sempre peggio (autolesionismo, depressione, idee suicidarie).
Arrivano così alla terapia familiare adolescenti e giovani adulti e come ultima spiaggia, magari a 20/22 anni: sono giovani adulti, ma già dei veterani della psicoterapia.
Se si interviene quando emerge un disagio o una sofferenza, il lavoro familiare è efficace!
Trent’anni insieme a pazienti e terapeuti
Nel corso del tradizionale incontro annuale dei docenti e degli specializzandi, la Scuola di Psicoterapia Mara Selvini festeggia trent’anni di attività e la formazione di oltre mille psicoterapeuti, in grado di dare risposta alla domanda di cura delle persone, delle coppie, delle famiglie, dei bambini, degli adolescenti e dei giovani.
Lo sviluppo della psicoterapia è stato impetuoso, e soprattutto dalla fase Covid c’è stato un forte aumento delle domande di aiuto. Un grande cambiamento culturale ha però ridimensionato lo storico stigma che collegava la psicoterapia con la vergogna della malattia mentale.
La salute mentale, in tutte le fasi della vita, rappresenta dunque una grande sfida, per la Scuola e per tutti noi.
Sabato 14 settembre, ore 11.00 CONVERSAZIONE APERTA. L’incontro può essere seguito online su ZOOM o in presenza. Per il link, inviare una mail a info@scuolamaraselvini.it
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