Truffa del finto carabiniere a Cannobio, un arresto a Baveno
L'uomo fermato dai carabinieri di Verbania è sospettato di aver raggirato un'anziana di Cannobio per farsi consegnare diversi monili in oro e 600 euro in contanti
I carabinieri di Verbania hanno arrestato martedì 17 settembre l’uomo di 44 anni originario di Napoli sospettato di aver truffato un’anziana di Cannobio e tentato di raggirare altre due persone a Ghiffa e a Bee con il classico metodo del finto carabiniere o del finto avvocato.
Da tempo i militari ricevevano segnalazioni di simili tentativi di truffa a Verbania e nei Comuni vicini. Grazie alle informazioni raccolte dalle vittime e alle immagini delle videocamere di sorveglianza, i carabinieri di Verbania erano riusciti a individuare un’automobile (presa a noleggio), che puntualmente compariva nei luoghi e negli orari corrispondenti alle truffe.
Informazioni che si sono rivelate fondamentali per localizzare l’auto nel corso di un’articolata azione di osservazione allestita dai carabinieri. Nel momento in cui è arrivata la notizia di una truffa andata a segno ai danni di una donna di 80 anni di Cannobio, che aveva consegnato al truffatore diversi monili in oro e 600 euro in contanti, i militari sono quindi riusciti ad “agganciare” l’auto sospetta, per poi fermarla allo svincolo dell’A26 di Baveno.
I militari hanno ispezionato accuratamente il veicolo e il conducente. Sotto un sedile è stata
rinvenuta una scatola di latta con all’interno alcuni oggetti in oro, mentre nel portafogli dell’uomo sono state rinvenute banconote per oltre 600 euro. L’uomo, con diversi precedenti anche per truffa ai danni di anziani, è stato portato in caserma per gli accertamenti del caso.
La vittima della truffa consumata a Cannobio ha sporto denuncia dai carabinieri della Stazione locale, raccontando di aver ricevuto una telefonata da un interlocutore non meglio indicato, che la informava che il marito aveva causato un grave incidente e la controparte versava in gravi condizioni. Secondo l’interlocutore, per non incorrere in una lunga detenzione, era necessario che la donna consegnasse denaro o altri valori alla persona che sarebbe arrivata alla sua abitazione. Poco dopo si è presentato l’uomo che, dopo aver confermato quanto comunicato telefonicamente, ha preso all’anziana donna – molto turbata dalla situazione – una somma di 600 euro e tredici monili in oro: ricordi di una vita che la donna conservava proprio in una scatola di latta.
Il 44enne, al termine degli accertamenti, è stato tratto in arresto e – su disposizione dell’Autorità
giudiziaria – portato al carcere di Verbania in attesa dell’udienza di convalida. Alla donna, invitata in caserma a Verbania ed una volta espletato il riconoscimento formale della refurtiva, i carabinieri hanno restituito l’intera somma di denaro ed i monili in oro.
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