Da inquilina a ereditiera, “ma il testamento è falso”: maxi sequestro a Brebbia per milioni di euro
I fatti nell’estate del 2022 dopo il decesso della donna. Partono una causa civile per impugnare il lascito, e oggi quella penale con l’accusa di falso
Non pagava l’affitto. E alla morte della padrona di casa, un’anziana che viveva a Brebbia sola e senza figli, ha pure redatto e firmato un testamento sospetto, falso; e per il reato di “falso“ è stata denunciata dai legittimi eredi vale a dire tre nipoti che hanno capito che qualcosa non andava nei movimenti fra carte bollate e notaio dell’inquilina inadempiente.
Tutto da provare, certo, ma già un giudice ha creduto alla tesi accusatoria contenuta dalla denuncia presentata dagli eredi: non solo il gup ha rinviato a giudizio la donna in un processo che si è aperto oggi dinanzi al tribunale monocratico di Varese, ma ha pure accolto una richiesta del pubblico ministero di sequestro preventivo, per sottrarre cioè l’intero patrimonio alla rapacità dell’imputata, una donna che peraltro aveva precedenti specifici recenti poiché «infra-quinquiennali” per reati analoghi, condizione che ha il suo peso in caso di condanna. I fatti risalgono alla primavera-estate del 2022.
Il 21 di agosto di due anni fa la ricca signora che possiede case e proprietà anche nella cittadina in riva al Lago Maggiore muore. Secondo la tesi accusatoria l’inquilina, a quel punto, cerca di cogliere la palla al balzo e dunque formava una «falsa scheda testamentaria olografa (testamento ordinario scritto per intero di pugno del testatore ndr), ad apparente firma della deceduta», carta poi consegnata per la pubblicazione al notaio del luogo, presentando pure dichiarazione di successione quale unica erede testamentaria.
Nel testamento olografo datato 28 giugno 2022 l’inquiulina viene indicata e nominata come erede universale del cospicuo patrimonio mobiliare e immobiliare: parliamo di almeno 10 immobili e sostanze per un valore complessivo che supera i tre milioni di euro. La donna oggi sotto processo (a piede libero) pare che avesse tentato di intestarsi anche alcuni immobili nelle more delle vicende testamentarie.
Tutti fattori che verranno verificati in sede di giudizio: nel frattempo, come spiega l’avvocato Gianluca Franchi che patrocina gli eredi costituitisi parte civile, è stato nominato un curatore testamentario che ha il compito di preservare il patrimonio, sebbene esso come anticipato oggetto di sequestro disposto dalla magistratura.
Parallela si muove anche la causa, ma in civile, legata ad attestare la falsità del documento, rendendolo nullo: già le indagini difensive che si sono avvalse di una perizia avevano dimostrato la falsità del documento grazie ad un confronto grafico sia del documento sia della sottoscrizione. Una perizia analoga è stata disposta anche dai consulenti tecnici di parte incaricati dal pubblico ministero. La vertenza in sede penale procede, e la prossima udienza è attesa a novembre.
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