Ubriachi di vino alle 8 del mattino in stazione: l’aggressione, poi la corsa a Cittiglio
In aula il racconto di uno dei tanti episodi che gravitano attorno allo scalo della Valcuvia. Gli agenti della Locale: “Siamo intervenuti per difendere medici e infermieri del pronto soccorso“
Le botte riprese dalle telecamere di videosorveglianza di una zona “calda”, come quella della stazione di Cittiglio: sì, sorvegliata con il vai e vieni di pattuglie, antidroga e polizia locale, ma sempre a rischio per la rapidità dei passaggi di mano di sostanze.
E per la presenza sporadica di ubriachi, sbandati e persone senza una meta, che vengono intercettate dalle forze dell’ordine. Ma non sempre. Proprio come avvenuto alle 7.30 del 6 settembre 2019: un’auto arriva con due persone a bordo, che scendono “strafatte”.
Una seconda auto arriva e si ferma alla rotatoria che precede lo scalo e aspetta una persona per un passaggio al lavoro, ma quest’ultima viene intercettata dai due ubriachi e ne nasce una colluttazione. Risultato: un uomo straniero a terra incosciente fra i cocci di bottiglie rotte; l’amico che non sa cosa fare e la polizia locale che arriva sul posto, soccorre il ferito e lo porta nel vicino pronto soccorso.
Agenti di polizia locale che per tutta risposta, devono rimanere incollati in PS, dal momento che i due ubriachi danno in escandescenze e cominciano a importunare il personale medico, gli OSS e gli infermieri che in quel momento prendono servizio al cambio turno e alla presa in carico delle consegne: un momento delicatissimo, disturbato dal caos.
Sono passati cinque anni, e le problematiche sono sempre le stesse, con il tema della sicurezza del personale medico ancora all’ordine del giorno. Questo è il racconto degli agenti di polizia locale ascoltati nell’udienza di martedì in aula, durante la quale hanno proposto la ricostruzione di quegli attimi, nel corso di un processo che vede imputate due persone per aggressione. L’udienza è stata aggiornata alle prossime settimane, quando si attende una decisione.
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