La strage dei fornai di Cadrezzate nel podcast Cara VareseNews
"La mail che fece luce sul delitto di Cadrezzate" è la seconda puntata del podcast prodotto da Chora media con VareseNews. In mezz'ora si ricostruisce la terribile vicenda e si rivivono le atmosfere di quei tempi
Le prime parole sono quelle di Elia Del Grande. Fredde e distaccate descrivono la mattanza che ha appena compiuto nella casa della sua famiglia a Cadrezzate. A ricevere quella confessione è una magistrata elvetica che lo interroga subito dopo esser stato arrestato mentre cercava di passare la frontiera di Ponte Tresa per andare ad Agno. Dal piccolo scalo avrebbe preso un volo per Santo Domingo.
Quella storia segnò una svolta per VareseNews. Eravamo online da pochi mesi quando ricevemmo una email da una ragazza domenicana che voleva maggiori informazioni su quel processo che vedeva imputato un giovane che conosceva bene. Era la fidanzata di Enrico, il fratello freddato da Elia nella notte dell’Epifania del 1998. Dopo alcuni scambi di email, Marieloy accettò di esser intervistata. Allora non c’erano gli strumenti che usiamo per comunicare. Non esisteva whatsapp o Zoom. Così utilizzammo il più classico dei sistemi: il telefono.
Tutta la storia è diventata “La mail che fece luce sul delitto di Cadrezzate”, la seconda puntata del podcast prodotto da Chora media con VareseNews. In mezz’ora si ricostruisce la terribile vicenda e si rivivono le atmosfere di quei tempi.
Elia in primo grado a Varese venne condannato a tre ergastoli. In appello la pena fu ridotta a 30 anni. Oggi quel ragazzo sbarbato in manette tra due carabinieri è un uomo libero e vive tra la Sardegna e il lago Maggiore. Il podcast racconta una storia di cronaca di quasi 30 anni fa e come un giornale digitale appena nato fece lo scoop più importante sull’intera vicenda.
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