Luino “Alza lo Sguardo”: studenti e cittadini uniti contro la violenza di genere
Un pomeriggio di musica, cultura e impegno ha sabato 16 novembre riunito giovani, istituzioni e artisti per riflettere sul tema della violenza di genere
Un pomeriggio di intensa riflessione ha animato Palazzo Verbania di Luino sabato 16 novembre. Quest’anno l’evento “Alzare lo Sguardo”, giunto alla sua terza edizione e promosso dalle donne del Consiglio Comunale, ha avuto come protagonisti assoluti gli studenti, che con energia e creatività hanno dato vita a un incontro ricco di significato.
La giornata si è aperta con una coinvolgente performance musicale: batteria e basso, suonati dagli studenti del Liceo Sereni, insieme al giudice Giuseppe Battarino, hanno risuonato nella sala, regalando al pubblico sei minuti di raffinato jazz con “A Love Supreme” di John Coltrane. L’esibizione ha subito fissato un tono elevato e riflessivo per l’evento, preannunciando una discussione profonda.
Il tema dell’evento, “Alzare lo sguardo”, ha preso vita grazie a un flash mob improvvisato tra le sedute della sala, seguito da un momento creativo: pensieri e riflessioni, scritti su post-it colorati, sono stati attaccati a un grande cartellone, trasformandosi in un manifesto collettivo contro la violenza.
Un altro momento significativo è stato la proiezione di un video realizzato dagli studenti dell’ISIS città di Luino Carlo Volonté. Il filmato ha affrontato il tema del linguaggio scorretto e della violenza psicologica, evidenziando come le parole possano essere armi tanto potenti quanto i gesti. La scrittrice e giornalista Sara Magnoli ha poi sottolineato l’importanza del linguaggio, spiegando come i ruoli di potere, ancora oggi, tendano a essere declinati al maschile, un dettaglio che rafforza stereotipi e disuguaglianze.
L’attore Francesco Mastrandrea ha invece coinvolto il pubblico con la lettura di alcuni brani di un libro, ricordando che il teatro, oltre a essere un’arte, è anche una forma di terapia. Quasi due ore di interventi sono così volate, grazie a una successione armonica di temi e interventi, senza mai cadere nella retorica.
La consigliera Valeria Squitieri, sostenuta dalla vice sindaca Antonella Sonnessa e dalle donne del consiglio comunale di Luino, ha espresso soddisfazione per l’evento, così come il sindaco Enrico Bianchi, che ha sottolineato come l’appuntamento sia ormai diventato una tradizione importante per affrontare il tema. «È fondamentale creare spazi di confronto come questo – ha dichiarato Squitieri – dove istituzioni, forze dell’ordine, scuole e cultura si uniscono in una battaglia comune. Con tutte queste risorse unite, stiamo, metaforicamente, tirando la fune dalla nostra parte per prevalere su chi perpetra la violenza».
La giornata si è conclusa con una sfilata di abiti di carta, simbolo della fragilità e della forza: la carta, come quella stampata sui giornali, può sgualcirsi ma è anche in grado di trasmettere messaggi potenti. Gli abiti sono stati un chiaro gesto di protesta contro la frase “com’eri vestita?”, ribadendo che la colpa non è mai della vittima.
Un anno dopo la tragica morte di Giulia Cecchettin, «la consapevolezza tra i giovani appare più forte. Il percorso è ancora lungo – ha concluso Squitieri – ma il segnale lanciato da Luino è chiaro: la lotta contro la violenza sulle donne deve coinvolgere tutti, affinché non vi siano più Giulie».
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