Grazie ai carabinieri tornano ad Ameno i due quadri della Vergine trafugati nel 2001
L'indagine, curata dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma anche attraverso l'Intelligenza Artificiale, ha consentito di individuare i due dipinti settecenteschi in vendita online
Rubati oltre vent’anni fa, i due quadri settecenteschi della Vergine tornano alla parrocchia di Ameno: un momento quasi emozionante, che “risarcisce” la piccola comunità tra il lago d’Orta e il Mottarone, dopo quel doloroso furto sacrilego risalente al 2001.
La cerimonia di restituzione delle due opere – una annunciazione della Vergine e una immacolata concezione – si è svolta pochi giorni fa, il 23 novembre 2024, nella Sala Consiliare del Comune di Ameno, alla presenza del parroco, del vicario generale della Diocesi di Novara e del sindaco, nonché del Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma.
La coppia di dipinti, olio su tela del XVIII secolo, era stata come detto trafugata da ignoti ventitré anni fa, nel 2001.
Le indagini del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma sono state avviate a seguito di una segnalazione del personale della Sezione Elaborazione Dati del Comando che quotidianamente monitora il web attraverso l’ausilio della nuova piattaforma denominata Swoads (Stolen Works of Art Detection System), un innovativo sistema di Intelligenza Artificiale alla ricerca delle opere d’arte provento di attività di reato.
I dipinti sono stati localizzati su un sito on line di una nota casa d’aste, la quale le aveva poste in vendita su mandato di un uomo residente nella
provincia di Parma che le aveva ricevute a seguito di eredità familiare. I militari dello speciale Reparto dell’Arma hanno così accertato che i beni risultavano essere
stati asportati nel 2001 dalla Chiesa di San Giovanni.
La restituzione dei citati beni, disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma che ha coordinato le attività di indagine, consentirà il
ritorno a casa dei dipinti dopo molti anni, attesi da tempo dalla collettività e reinserendoli nel contesto territoriale di appartenenza ove costituiscono la memoria
storica di quella comunità.
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